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Fiera del libro per ragazzi di Bologna, qualche splendida novità..

Creato il 30 marzo 2011 da Atlantidelibri

 

Fiera del libro per ragazzi di Bologna, qualche splendida novità..
Harriet Russell
60 COSE IMPOSSIBILI PRIMA DI PRANZO

Rilegatura: Brossura
Lingue: Disponibile in Italiano e inglese
Prezzo: € 16.00, Corraini

 

Chi è venuto prima, l’uovo o la gallina? Dov’è il centro di nessun posto? Come si arriva alla fine di un arcobaleno? E dove trovare l’ago nel pagliaio?
Ci sono domande che non hanno risposte, o che sono così difficili da essere impossibili. Altre ancora hanno così tante risposte che è impossibile darne una sola. A tutti i curiosi che si sono cimentati con domande, idee e indovinelli così singolari, questo libro offre la possibilità di credere fino a 60 cose impossibili prima di pranzo!

Harriet Russell ha studiato alla Glasgow School of Art e alla Central Saint Martins a Londra. Collabora con case editrici e quotidiani come Penguin, The Guardian, Independent on Sunday, Random House, Phaidon e molte altre. Vive e lavora a Londra.
“60 cose impossibili prima di pranzo” è il suo quinto libro per Corraini, dopo “A come rinoceronte”, “Un libro da colorare per i pigri”, “Il libro per contare che non conta niente” e “Giacomino e il fagiolo magico

IL LIBRO NERO DEI COLORI

di Menena Cottin – Rosana Faría, Gallucci

Che sapore ha il rosso? E il verde, ha un odore? Com’è il giallo?
Chi non può vedere le cose conosce il mondo attraverso il gusto, il profumo, i suoni, le emozioni.
Dal buio dei suoi occhi, Tommaso invita tutti a scoprire i colori in un modo diverso.
PREMIO BOLOGNA RAGAZZI
Nuovi Orizzonti 2008

“Il miglior libro illustrato dell’anno” The New York Times

Impariamo a vedere con il tatto, l’udito e l’olfatto

La scuola segreta di Nasreen, Jeanette Winter, Stoppani
Prima che i Talebani prendessero il controllo dell’Afghanistan il 70% degli insegnanti erano donne, il 40% dei medici erano donne, il 50% degli studenti dell’Università di Kabul erano donne.
Dopo la presa di potere dei Talebani, alle ragazze non fu più permesso di frequentare alcuna scuola o università. Alle donne non fu più permesso di lavorare fuori casa. Fu loro proibito di uscire di casa senza essere accompagnate da un parente maschio. Fu loro imposto il burqa, il lungo abito che copre il corpo dalla testa ai piedi, lasciando solo una piccola fessura velata per gli occhi. Non si poteva più cantare o ballare e nel cielo non volarono più gli aquiloni. L’arte e la cultura furono banditi dalla terra di Rumi, il poeta immortale. I colossali Buddha di Bamiyan scolpiti nel fianco di una montagna vennero distrutti. Fu l’inizio degli anni bui della paura e dell’isolamento. Ma furono anche gli anni del coraggio di persone comuni che si opposero ai Talebani in tutti i modi, arrivando a sostenere scuole clandestine per ragazze. Ancora oggi, dopo la caduta dei Talebani in Afghanistan nel 2001, il pericolo non è scongiurato. Le scuole vengono bombardate, incendiate, chiuse. Ancora oggi gli insegnanti sono minacciati di morte. Ancora oggi le ragazze che osano andare a scuola, sono vittime di minacce e aggressioni.
Ma nonostante ciò, le ragazze, le loro famiglie e gli insegnanti continuano a sfidare la tirannia tenendo aperte le scuole. Il loro coraggio non ha mai vacillato.
(dalla nota introduttiva dell’autrice)

Jeanette Winter è una figura singolare sulla scena americana della letteratura per ragazzi. Nata nel 1939, si iscrive all’Art Institute di Chicago con l’ambizione di diventare un’artista e ne esce con l’idea di diventare illustratrice di libri per l’infanzia. Dopo alcuni anni trascorsi ad illustrare storie popolari e racconti di altri autori, sente di voler narrare autonomamente le sue storie, per le quali prende quasi sempre spunto da fatti realmente accaduti e dalle biografie di grandi personaggi del passato.

Fortunatamente, Remy Charlip, Orecchio acerbo

Fortunatamente, un giorno Ned ricevette una lettera che diceva: “Sei invitato a una festa a sorpresa, Ti aspettiamo!” Ma sfortunatamente la festa era in Florida, e lui era a New York. Fortunatamente un amico gli prestò un aeroplano. Sfortunatamente il motore dell’aereo esplose. Fortunatamente sull’aeroplano c’era un paracadute. Sfortunatamente nel paracadute c’era un buco. Fortunatamente a terra c’era un covone di fieno… Un’altalena. Una montagna russa di sentimenti e sensazioni. Con le discese che tolgono il fiato e fanno battere forte il cuore. Con le risalite che rinfrancano e rianimano. Poi di nuovo le discese, e ancora le risalite. Un continuo, avventuroso alternarsi di speranze e delusioni, sogni e risvegli. Scanzonati e scherzosi, tanto più strappano il sospiro e il sorriso quanto più prima hanno fatto trepidare e palpitare. Delicato e lieve, nei disegni come nei testi, Remy Charlip fa un grande regalo a tutti i bambini che vogliono crescere. E anche a tutti noi. Sottovoce, pudicamente, ricorda che nella vita non sempre è primavera. Ma anche che l’inverno non dura in eterno. Soprattutto se, come Ned, ci si dà da fare perché finisca al più presto. Forse è anche per questo che lo School Library Journal ha scritto “Le sue fantasiose illustrazioni esaltano al massimo questa avventura straordinariamente avvincente”.

Leo e Lia, Laura Orvieto, illustrazioni di Vanna Vinci, Giunti
”Leo e Lia. Storia di due bimbi italiani con una governante inglese” è il primo volume per l’infanzia che Laura Orvieto scrisse sotto lo pseudonimo ”Mrs El.” nel 1909. Il libro si compone di tanti brevi quadretti in cui l’autrice ritrae la sua esperienza di madre. Una mamma, infatti, e due bambini (Leo e Lia, per l’appunto) si raccontano emozioni, scoperte e azioni di ogni giorno. Nonostante sia stato scritto più di un secolo fa, il libro è attualissimo perché parte dall’innocente curiosità di due bimbi di due e quattro anni, dalle loro vicende, dalle domande del più grande e dalle risposte semplici ed efficaci che ogni mamma sa trovare per i propri figli. Come si nasce e si muore, cos’è la neve, giochi di parole, litigi e risate: ecco alcuni dei temi che ricorrono all’interno del volume, così come in tante famiglie del giorno d’oggi.

Lo spacciatore di fumetti, Pierdomenico Baccalario, Einaudi ragazzi
Un palazzo scrostato nel centro di Budapest, una famiglia in frantumi, una scuola che nega ai ragazzi il diritto al futuro: questa è la sua vita, ma Sándor non ci sta. Non esiste forse un mondo dove la meschinità è messa al bando e il coraggio è premiato? Un mondo dove è possibile vendicare i torti, sconfiggere il crimine, punire i cattivi, difendere la libertà? Si che esiste, ma per Sándor e i suoi amici, nell’Ungheria schiacciata dagli ultimi colpi di coda del regime, è un mondo proibito: è quello dei supereroi, Batman, Spider-Man, i Fantastici Quattro, Freccia Nera… E allora Sándor decide: seminerà briciole di libertà e di giustizia intorno a sé, costi quel che costi. Spaccerà fumetti, e si metterà al passo con i supereroi che da sempre camminano al suo fianco, sentinelle invisibili della sua fantasia. Vivrà un’altra vita, segreta e spericolata, fino al giorno in cui un vento nuovo inizierà finalmente a soffiare. Età di lettura: da 12 anni.

Il bambino che guarda l’isola, Guido Quarzo, Salani
Emilio incontra il bambino su una spiaggia durante una luminosa mattina invernale. Emilio, nella vita, racconta storie disegnando a carboncino. Milo è curioso, guarda i suoi disegni, affascinato e gli chiede perché non disegna l’isola di fronte, come tutti i pittori che passano di lì d’estate. Allora Emilio inizia a raccontare: c’era una volta un uomo che andava per mare a cercare un’isola, dove qualcuno aveva forse nascosto qualcosa di prezioso. E poi? Attraverso la narrazione nasce pian piano tra i due una forte complicità; entrambi cercano qualcosa: l’uno la memoria perduta e l’altro il fantasma del padre che non ha più. L’isola di fronte alla spiaggia diventa il luogo che contiene tutti i fantasmi e i segreti più intimi dell’uomo e del bambino, che troveranno insieme il coraggio di attraversare quel breve tratto di mare per incontrarli.

I GIUDIZI

“Quarzo dà il meglio di sé nella rarefazione del narrare e nella meraviglia delle sue storie rotonde’, come le chiama lui.”
Donatella Ziliotto

“La bellezza della scrittura di guido Quarzo ha la capacità di slittare dalla Storia alla ‘storia’ senza pesantezza alcuna trascinando il lettore come nel sogno di un personaggio.”
Il Sole 24 Ore

UN BRANO

“Emilio incontrò il bambino sulla spiaggia.
Era una mattina di sole e di vento, a metà febbraio.
La spiaggia era deserta: oltre a Emilio, c’erano il bambino, la madre del bambino e qualche gabbiano più in là.
Emilio portava in testa un cappello di tela grezza, a tesa larga. Si sedette sulla spiaggia, che era una distesa di ciottoli levigati, e prese dalla sacca un album e una matita a carboncino.
Subito il vento scompigliò i fogli dell’album come vele.
Emilio incominciò a disegnare il profilo della costa, come lo si poteva vedere a destra, dove un promontorio si spingeva sul mare e aveva un contorno che ricordava vagamente la testa di un drago.
Il bambino si avvicinò.”

L’AUTORE

Guido Quarzo è nato a Torino, dove vive e lavora. Laureato in pedagogia, ha lavorato per molti anni nella scuola elementare sia come insegnante sia come formatore. Dal 1989 ha iniziato a pubblicare racconti, romanzi e poesie per ragazzi. Nel 1995 ha vinto il premio Andersen – Il mondo dell’infanzia e l’anno seguente il Premio Cento, rivelandosi uno degli autori di maggior peso e interesse in Italia. Di Guido Quarzo Salani ha già pubblicato L’ultimo lupo mannaro in città (1993), Clara va al mare (1999) e Il libraio sotterraneo (2008).

Ricette per racconti a testa in giù,
Friot Bernard, Castoro

Ricette brevissime, velocissime, per ridere, fare paura, commuovere o semplicemente far sognare. I racconti di Friot si aprono elencando alcuni ingredienti alla rinfusa, proprio come in un libro di ricette: ecco uno zaino, un vestito da Superman, qualche compagno di scuola, un lupo, delle stelle, una strega, un orco, un temporale, e poi anche del ketchup, della nutella… Da lì inizia il volo della fantasia e della costruzione di una storia. Ecco come! Procedimento: mescolare gli ingredienti e, scuotendoli con forza, farne un racconto. Servire con una dose di risate, una presa d’amore, un pizzico di brivido e una gran voglia di fantasia. Degustare immediatamente. Le storie di Friot tornano a raccontare la realtà attraverso gli occhi limpidi e impietosi dei bambini. Fra nonne distratte trasformate in lampioni, genitori insopportabili, ranocchie impertinenti e pozioni antipipì, non stupitevi se il mondo osservato a testa in giù vi sembrerà più autentico di quanto lo abbiate mai visto. Una lunga esperienza con le difficoltà di lettura dei ragazzi ha permesso all’autore di sviluppare uno stile singolare che ricorda la geniale trasgressione di Roald Dahl. Le sue storie sono tanto brevi quanto avvincenti, tanto rapide quanto profonde

The frozen boy, Guido Sgardoli, San Paolo
Groenlandia, aprile 1946. Il dottor Robert Warren è un uomo distrutto dal rimorso e dai sensi di colpa; con il suo lavoro ha contribuito alla realizzazione delle bombe che hanno raso al suolo Hiroshima e Nagasaki e suo figlio Jack è morto, dilaniato da un’esplosione in un luogo imprecisato del Pacifico. Sa di non essere stato un buon padre, troppo preso dal suo lavoro e da se stesso, ma proprio quando ha deciso di farla finita si imbatte nel corpo di un ragazzino racchiuso in una lastra di ghiaccio. Trasportato in laboratorio, il ragazzo viene rianimato, ma inizia a invecchiare rapidamente. Chi è? Da dove viene? Che lingua parla? Non c’è tempo per rispondere a queste domande, perché bisogna scappare dai servizi segreti che vogliono rapire Jim e usarlo come cavia. Tra i due si stabilisce un rapporto intenso, che ridona a Robert uno scopo nella vita. Braccati dagli agenti del governo, Warren e il ragazzo trovano un aiuto insperato in Beth, che scopre che la lingua parlata da Jim è il gaelico e riesce a farli imbarcare per l’Irlanda, dove Robert fa luce sul passato del ragazzo: 100 anni prima lui e la sua famiglia erano salpati su una nave diretta negli Stati Uniti, poi affondata durante una tempesta. Il giorno dopo, al risveglio, Robert non trova più Jim al suo fianco, sparito come in un sogno. Un romanzo di amicizia e rinascita. Non dimenticate l’ospitalità; alcuni praticandola, senza saperlo hanno accolto degli angeli.

Dentro Jenna, Mary E.Pearson, Giunti
La diciassettenne Jenna Fox, dopo più di un anno di coma, si risveglia in un corpo e in un presente che stenta a riconoscere. I genitori le raccontano che è stata vittima di un gravissimo incidente automobilistico, ma sono tante le lacune sulla sua identità e molti gli interrogativi irrisolti sulla sua vita attuale. Perché mai la sua famiglia si è trasferita di colpo in California, abbandonando tutto a Boston? Perché la nonna la tratta con inspiegabile scontrosità? Perché i genitori le proibiscono di parlare del loro improvviso trasloco? E come mai Jenna riesce a ricordare intere pagine del Walden di Thoreau, ma riporta a stento alla memoria stralci disordinati del suo passato? Assetata di verità e inquieta, la ragazza cerca di riappropriarsi della sua vita passata. Guardando i filmati dell’infanzia, strani ricordi riaffiorano nella sua mente confusa e, lentamente, Jenna realizza di essere prigioniera di un terribile segreto. Mary E. Pearson ha costruito un’affascinante e credibile visione di un futuro distopico esplorando i territori dell’etica e della sperimentazione scientifica, il potere della biotecnologia e la natura dell’anima, con delicata poesia e intrigante suspence. Questo romanzo è un’ottima miscela di fantascienza, thriller e relazioni adolescenziali che ha già appassionato i lettori americani. Titolo originale: ”The adoration of Jenna Fox” (2008). Il nuovo punto di riferimento sul web per la generazione Y: http://y.giunti.it



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