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Filesonic Cede Le Armi: L’ Effetto Domino Di Megavideo

Creato il 25 gennaio 2012 da Notiziemagazine @notiziemagazine

Filesonic cede le armi con un breve comunicato sulla sua home page annunciando che tutte le funzioni di file sharing non sono più attive.

La caduta di Megavideo sta avendo un effetto domino, infatti ha spinto probabilmente Filesonic a disabilitare la funzione di condivisione, ora è possibile solo caricare i propri video personali, insomma si è trasformato in un normale servizio di backup.

Al momento Filesonic non ha rilasciato ulteriori spiegazioni per il cambio di strategia, ma vista la tempistica è probabile che la vicenda sia legata alla chiusura di Megavideo e, per evitare problemi giudiziari abbia deciso di abolire la funzione di condivisione.

Un altro portale di file sharing, Uploaded.to, invece ha optato per una strategia diversa, mantenendo attive le sue funzioni di condivisione, ma tagliando fuori dal servizio i server situati sul territorio statunitense, rendendo così inaccessibile la piattaforma agli utenti a stelle e strisce.

Alexandra Zwingli , Ceo di Rapidshare, dichiara di non essere preoccupata e che la loro attività è del tutto trasparente e legale, anche se si vocifera che il prossimo obiettivo dell’ Fbi sarà proprio questa piattaforma.

4Shared, un altro noto sito di condivisione file, ha cancellato dai server Usa molti file video ed audio che restano, invece, disponibili sulla piattaforma europea.

Per quanto riguarda Megavideo, rimangono al momento senza soluzione il problema dei rimborsi agli utenti che hanno acquistato l’ account ed il recupero dei file di proprietà dei clienti.

Sulla possibilità di ottenere la restituzione dei video, un portavoce del Dipartimento di Giustizia ha fatto riferimento  alla FAQ di Megaupload,  che spiega che la società  non è responsabile per la perdita dei file e pertanto si consiglia di conservarne una copia.

Da questa risposta si può trarre la conclusione che i video probabilmente non saranno recuperabili, si dovrà sperare che in futuro sarà possibile ricevere almeno il rimborso per l’ acquisto dell’ account.

Da quando l’ Fbi ha tagliato la testa al re del file sharing, ha lanciato un chiaro messaggio a tutti quei portali che, come Megavideo, ricavano una parte dei loro guadagni grazie a materiale pubblicato illegalmente e coperto, quindi, dal copyright.

Visto il successo che ha avuto l’ operazione del governo americano e l’ effetto domino che sta avendo, non è da escludere una replica in tempi brevi.

Presto potremo avere notizie della chiusura di nuovi portali e non importa se la loro sede legale non sarà situata sul territorio statunitense, infatti ricordiamo che quella di Megaupload è ubicata a Hong Kong.

È l’ inizio del tramonto del file sharing come lo abbiamo sempre conosciuto ?

Fonte Zdnet.

Fonte Monitor

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