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Film e videogiochi: una top five

Da Messersottile @messersottile

Questo post è ispirato da quest’altro: come prevedevo (e temevo), la lettura di Ready Player One ha lasciato pesanti strascichi nella mia debole psiche. Sono caduto in un tunnel di nostalgia degli eighties. Nulla di grave, ogni tanto capita, e quando capita non c’è altra scelta che spararsi a raffica i film di quando eri giovane. In alternativa si possono organizzare delle tavole rotonde (qualcuno li chiamerebbe workshop) con gli amici per affrontare interminabili dibattiti tipo: “E ti ricordi quel film là, quello dove lui pilotava l’astronave..” “Oooohohhhh!!!” “Feeeeeeegaa!!” “E quell’altro?!?! Quello con quello là che ha fatto tutti quei film lì, che qui combatte contro gli alieni…” “Ooohohohoho!!!” “Bellodadioooo!!!” “Feeeeeeega!!!” e via discorrendo…

Film e videogiochi: una top five

I più rigorosi affrontano il dibattito indossano indumenti a tema

Dopo un’attenta ricerca bibliografica e lunghi momenti di raccoglimento e riflessione, mi sento pronto a stilare una top five dedicata ai film che parlano di videogiochi (da non confondersi con i film tratti da videogiochi, che costituiscono una categoria ben più ampia e di difficile trattazione)

  • Tron (1982). Il programmatore di videogiochi Kevin Flynn si vuole introdurre nei software della Encom per vendicare il torto subito dal direttore Dillinger, che anni prima aveva sottratto allo stesso Flynn la paternità dei videogiochi più famosi della ditta. Wikipedia lo definisce un film culto e mi sento di concordare. Tron può vantare una computer grafica all’avanguardia per i tempi, un’ottima colonna sonora firmata Wendy Carlos, Jeff Bridges come attore protagonista e un team di animazione che comprendeva, tra gli altri, Moebius e un giovane Tim Burton. Lo trovate in edizione restaurata sia in DVD che in Blu Ray.

Film e videogiochi: una top five

  • The Last Starfighter – Giochi Stellari (1984). Il giovane Alex vive in un campo di case mobili in cui l’unico svago è un videogioco cabinato: Starfighter, per l’appunto. Il videogioco, però, è in realtà un sistema di selezione per piloti stellari e Alex si troverà catapultato in una vera guerra nello spazio. Imperdibile capolavoro degli anni ’80, sicuramente uno dei film per cui impazzivo di più da piccolo, anche se non ha mai avuto lo spazio che meritava ed è stato ingiustamente dimenticato. La mancanza di una edizione italiana in DVD è assolutamente inaccettabile, bisogna accontentarsi dell’edizione tedesca con audio in Inglese.

Film e videogiochi: una top five

  • The Wizard – Il Piccolo Grande Mago dei Videogames (1989). Un bambino con un’infanzia difficile si rivela un campioncino dei videogiochi e, attraverso un viaggio costellato di difficoltà e pubblicità dei prodotti Nintendo, giunge al super campionato mondiale globale dove dovrà cimentarsi con un gioco inedito: Super Mario 3! E’ inutile dare peso ai detrattori che si lamentano per il mastodontico product placement, questo è un film che ha fatto epoca. Non si può non amare il piccolo Jimmy, anche solo per il fatto che ha come fratelli Christian Slater e Fred Savage, che in quegli anni erano dei veri e propri mattatori dei film per cui stravedevo. Anche in questo caso manca un’edizione Italiana del DVD.

Film e videogiochi: una top five

  • War Games – Giochi di Guerra (1983). Per completare il quadro con Savage e Slater non possiamo dimenticarci di Matthew Broderick, altro giovane mattatore degli anni ottanta. In War Games Brodercik interpreta il giovane David Lightman, hacker indisciplinato che passa con estrema disinvoltura dal falsificare i voti a scuola a rischiare di scatenare una Guerra Termonucleare Globale. Momenti di commozione quando appare il modem con la cornetta del telefono appoggiata sopra. Da segnalare anche un esordiente Michael Madsen. Disponibile in DVD.

Film e videogiochi: una top five

  • eXistenZ (1999). Per chiudere in bellezza la Top Five mi sposto di un decennio abbondante in avanti, fino alla fine dei Novanta, e gioco il carico da undici: il maestro Cronenberg. In uno scenario che quelli che amano le categorie definirebbero biopunk si mescolano realtà virtuale e perdita di contatto con la realtà, mega corporazioni e relativi oppositori, interfacce gelatinose e porte biologiche vagamente sfinteromorfe, salamandre mutanti a due teste. Volete trollare gli amici spiegando loro che Inception in fondo non ha inventato niente? Questo è il film per voi, disponibile comodamente in DVD, organi mutanti e gelatinosi non inclusi.

Film e videogiochi: una top five

Menzione speciale in chiusura per Nirvana (1997) di Salvatores, recensito su Il Futuro è Tornato da Gianluca Santini e menzione trash per Arcade (1993) di Albert Pyun, che ricordiamo per capolavori del calibro di La Spada a Tre Lame, Cyborg e il Capitan America  del ’90.



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