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Film, Gravity – Recensione

Creato il 06 novembre 2013 da Molipier @pier78
Film, Gravity – Recensione Walter Fanuli Walter Fanuli vedi altri articoli 06 novembre 2013 13:00 18 Flares Filament.io Made with Flare More Info'> 18 Flares ×

La Trama

Sandra Bullock è la brillante dottoressa Ryan Stone, alla sua prima missione a bordo dello Shuttle, mentre Clooney è Matt Kovalsky, un astronauta esperto al suo ultimo volo prima della pensione.

Ma quella che sembrava una normale passeggiata nello spazio si trasforma in una catastrofe e lo Shuttle viene distrutto, lasciando Stone e Kowalsky completamente soli-collegati solo fra loro e fluttuanti nell’oscurità. Il silenzio assordante in cui sono immersi significa che hanno perso ogni contatto con la terra…e ogni speranza di salvezza.

Quando la paura si trasforma in panico, ogni sorsata d’aria riduce il poco ossigeno rimasto. Ma forse l’unico modo per tornare a casa è addentrarsi in quel terribile spazio infinito. (Fonte: Filmup).

La Recensione

Lo spazio sconfinato è spesso stato oggetto di numerosi film, dai grandi colossal americani ad altri meno conosciuti. Sicuramente la sua grandezza e sconfinatezza è tanto affascinante quanto spaventosa. E il regista di Gravity, Alfonso Cuaròn è stato in grado di rendere la bellezza dell’Universo, seppur confinato in prossimità (si fa per dire) della nostra Madre Terra, affascinante tanto quanto spaventosa.

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La vicenda del film è retta da soli due attori: Sandra Bullock nei panni di una dottoressa alla sua prima missione spaziale e George Clooney, veterano dello spazio in via di pensionamento e alla sua ultima passeggiata cosmica. Quella che inizia come una storia semplice ci catapulta in un breve tempo in un’avventura carica di tensione dove l’unica cosa da fare è sopravvivere. Senza ossigeno e senza possibilità di scampo, l’Universo è il più temibile nemico che esista per noi umani. Ed è su questo punto che si sofferma Cuaròn, regalandoci momenti di assoluta tensione e di straordinaria bellezza. Tutto condito da una colonna sonora epica e che ben si amalgama al silenzio assordante dello spazio.

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Pochi gli approfondimenti sui due protagonisti, quasi la loro vita non fosse stata volutamente descritta per farci immedesimare ulteriormente, come fossero persone comuni alle prese con una sfida mortale come l’immensità del tutto. Ed il 3D regala senza dubbio grandi profondità e trascina lo spettatore lì, a bordo di quella sonda, dove la vita pare non esistere e l’assenza di gravità ci permette quasi di volare. La bravura di Clooney, della Bullock e di Cuaròn scaturisce già fin dall’inizio della pellicola: un lunghissimo piano sequenza di circa trenta minuti in cui non vi è alcuno stacco di macchina.

GRAVITY

Toccante e straordinario, non vi è altro modo per definire Gravity che, senza ombra di dubbio e a mio modesto parere, è destinato ad entrare negli annali di film thriller. Qualcosa di unico, di coinvolgente… qualcosa di veramente emozionante.

Nazione: U.S.A.
Anno: 2013
Genere: Thriller, fantascienza
Durata: 90 minuti
Regia: Alfonso Cuaròn
Cast: Sandra Bullock, George Clooney

Film, Gravity – Recensione

Profilo di Walter Fanuli

Nato nel 1988, ho interrotto gli studi in terza superiore non conseguendo, quindi, alcun diploma. Sono molto appassionato di cinema e di videogiochi e da circa 11 anni sto cercando di inserirmi del mondo del doppiaggio cinematografico e dello speakeraggio radiofonico.

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