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Film sul poker. La nostra top five

Creato il 08 maggio 2015 da Taxi Drivers @TaxiDriversRoma

Un film sul poker?
Eccovi nel vostro salotto, belli pienotti dopo una cena squisita e, soprattutto, qualche boccia di rosso. E ora? Che si fa? “Serata poker!” proclama qualcuno. Vi guardate negli occhi, e il padrone di casa fa il timido gesto di alzarsi per andare a prendere le carte. Poi però si ferma e dice “naaaah…..troppo ubriachi!”
E allora? L’idea del gioco d’azzardo vi stuzzica, ma in effetti è vero, rischiate di addormentarvi sulle carte, se va bene, o vi vomitare sul vostro avversario, se va male. Altro che bluff, strategie o simili.
Dal divano proviene un rantolo: “film”?
Buona idea. E se vedessimo, a questo punto, un film sul poker? Ottima idea.
Ma quali sono i più famosi film che parlano, appunto, di casino? Vediamone un elenco.

Il più recente, e divertente, è sicuramente Una notte da leoni, film del 2009 diretto da Todd Phillips, con Bradley Cooper, Ed Helms, Zach Galifianakis, Justin Bartha e Heather Graham  che ha avuto ben due sequel negli anni successivi.
Il film racconta di una notte assolutamente pazzesca vissuta dai protagonisti a Las Vegas durante un addio al celibato, con il piccolo dettaglio che la nottata viene interamente ricostruita pezzo per pezzo durante una giornata di ricerche altrettanto folle. I quattro infatti ricordano solo di aver brindato la sera prima e si ritrovano poi al mattino in condizioni pietose, con tigri e bimbi che girano per l’appartamento, denti mancanti e nessun ricordo. E…ooops, manca il futuro sposo! Un cinese nudo, una spogliarellista sposa novella, un famoso boxeur e un manipolo di gangster agguerriti li aiuteranno a schiarirsi le idee.

Di poker non si parla, ma di azzardi sì…
Tornando indietro di solo un anno ci tuffiamo nelle avvincenti atmosfere di 21, un film di Robert Luketic con Kevin Spacey.
Basato su di una storia vera questo film è una vera chicca per chi ama i numeri e le carte. Si tratta della storia di un gruppo di geniali studenti del MIT che, guidati dal loro professore, girano i casinò di Las vegas sbancando i tavoli del black jack. Se questi studenti vivessero nella vita reale sarebbero sicuramente degli affezionati della websites, ma nel film preferiscono le atmosfere fumose dei casinò reali, dove intrecciano una serie di avventure spingendosi sempre più in là dei loro limiti. Un film piacevole e divertenti per sentirsi un po’ re dei numeri e un po’ canaglia. Pronti per imparare la tecnica degli splitting Aces?

Anno 2006. Bastano le primissime scene di Casino Royale, e le note della canzone,  per capire di chi stiamo per parlare. Un nome che attraversa le generazioni, una battuta che tutti nella vita abbiamo ripetuto almeno una volta: mi chiamo Bond, James Bond.
Eccolo il nostro eroe, dopo essersi conquistato il titolo di “agente doppio 0” con un paio di omicidiucci in giro per il mondo, seduto davanti ad un piccolo tavolo verde sul quale girano cifre vertiginose…e forse distratto dalla bellezza di quello che poi diventerà il suo ennesimo amore, l’affascinante Vesper Lynd, il nostro Bond si lascia quasi mettere nel sacco dal suo avversario, decisamente più esperto nell’arte del bluff. Ma, grazie all’aiuto di Vesper e al bacio della dea bendata, l’agente doppio 0 ribalta la sua sorte e vince la partita. E le avventure non sono certo finite qui…vedere per credere.

Retrocediamo ancora un po’ fino al 1998. Se di solito alla parola Las Vegas se ne associano altre come follia, divertimento, azzardo, casinò, locali, matrimoni e ragazze, qui l’associazione di termini molto meno piacevoli lascia un po’ spiazzati. Paura e Delirio a las Vegas è infatti il titolo di un film diretto da Terry Gilliam, con protagonisti Johnny Depp e Benicio del Toro.
E ancora peggio erano i termini usati nel libro che ha dato origine a questa pellicola, ossia paura e disgusto.
Disgusto? Forse voi una bella vacanzina nella capitale della perdizione ve la sareste fatta volentieri, altro che disgusto…ma veniamo al film.
Gli eccessi sono il tema principale di questo film, eccessi che porteranno i due protagonisti, un giornalista e un avvocato samoano che si recano a Las Vegas per scrivere un pezzo su di una gara di moto, e che passeranno invece il loro tempo ad osare tutto il possibile, a perdersi la gara in questione e a vivere avventure inimmaginabili. Tra giovani pittrici, alcolici ed lsd i due vivranno una singolare avventura, tale da rendere adatti gli infausti aggettivi citati prima.

Il film ha collezionato negli anni numerosi tributi. Il gruppo americano Avenged Sevenfold, ad esempio, ha scritto una canzone dal titolo “Bat Country” che parla proprio di questo film, mentre i due personaggi principali, Duke e Gonzo, compaiono in numerosi occasioni, come nei film “tutti gli uomini del deficiente” e “Mai stata baciata”. Per non farci mancare niente, sappiate che persino i mitici Simpson hanno omaggiato Duke e Gonzo con una loro apparizione in versione “gialla” nella puntata “Viva Ned Flanders”.

Per concludere la nostra top five, arriviamo fino all’ormai lontano 1974 con The Gambler o in italiano “40.000 dollari per non morire”, anche se, a voler essere sinceri, esiste un recentissimo remake del film, datato 2014.
Anche qui, come in 21, troviamo la storia di un professore amante dell’azzardo. A questo punto scavate tra i vostri ricordi, tornate alle superiori o all’università e scoprite chi dei vostri docenti era un appassionato pokerista, dato che sembra che poker e insegnamento vadano a braccetto. Trovato chi potrebbe essere? Sappiatelo, forse se l’aveste scoperto prima i vostri anni di studio avrebbero potuto essere molto diversi!

Scherzi a parte, si tratta invece di una pellicola di un certo spessore, come sottolinea il dizionario del cinema Morandini:
“Un film – scritto benissimo da James Toback – di dolorosa intensità: è uno spaccato memorabile di America amara con un’interpretazione notevole di J. Caan e un epilogo straziante.”
Insomma, avete scelto la vostra pellicola per la serata?

Ehi, ma cos’è questo rumore che sale imperterrito dal vostro divano?

Ronf ronf… mi sa che il film sarà per la prossima volta!



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