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Finale Premiership Leicester - Northampton 37 - 17

Creato il 26 maggio 2013 da 22metri @22metri

Leicester campione in una finale dove succede di tutto e di più e Hartley si dimostra ancora una volta di non essere un "santo"

Il primo derby delle Midlands in finale regala agli appassionati una finale memorabile, sette mete,  ed anche il primo cartellino rosso della storia della finale. Il Northampton gioca tutto il secondo tempo in 14 e riesce a portarsi a sette punti di distanza, ma crolla nel finale.
La partita ha visto numerosi colpi di scena, a partire dall'uscita di scena del capitano del Leicester, Toby Flood toccato duro da Courtney Lawes al 20' e dal rosso per il capitano del Northampton Dylan Hartley che ha offeso Wayne Barnes allo scadere della prima frazione di gioco.
Ma andiamo con ordine.
Il Leicester parte forte e mette subito in difficoltà le prime linee del Northampton e va subito avanti di 10 punti nei primi dieci minuti grazie ad un piazzato di Flood ed una meta di Niall Morris.
I Saints reagiscono però subito e Stephen Myler va in meta al quarto d'ora.
Al 20' il primo dei colpi di scena, Lawes placca Flood che cadendo a terra e sbatte la testa sull'erba di Twickenham. L'apertura prova a rimanere in campo, ma un altro placcaggio duro fa capire allo staff delle Tigers che i riflessi non sono lucidi e così Ford viene mandato in campo al suo posto.
I Saints sfruttano il momento di assestamento e vanno a pressare sulla linea di meta delle Tigers, che però resistono e riconquistano palla.
Salgono sugli scudi gli estremi, prima Tait percorre 50 metri eludendo diversi placcaggi, poi Foden va vicinissimo alla meta al 35' ma il replay mostra un suo piede in touch prima di schiacciare il pallone.
Al 40' il secondo colpo di scena, che segnerà poi la gara. Su una ripresa dai 22 Barnes dice chiaramente che il pallone non può essere calciato direttamente fuori, ma che si deve giocare ancora un'azione. Myler lo ignora e calcia direttamente in touch, Barnes accorda correttamente una mischia al Leicester, sulla mischia l'arbitro fischia un fallo per le Tigers che fa imbestialire Hartley.
Ford non si fa impressionare e mette a segno il piazzato per il 16 - 5 parziale.
Il capitano era già stato richiamato dall'arbitro una paio di minuti prima e si guadagna il primo cartellino rosso della storia della finale del campionato inglese con un commento poco decoroso, fucking cheat. Purtroppo assegnare ad una prima linea per la fascia di capitano non è un'idea molto saggia, chi è nel mezzo della battaglia può lasciarsi andare più facilmente di chi è meno coinvolto, Barnes ha gestito male la mischia per tutta la partita, e prima di questo episodio aveva già punito i Saints in ben sei occasioni, ma nessuno si deve permettere di offendere l'arbitro, tanto meno il capitano.
Questo episodio potrebbe portare ad una lunga squalifica di Hartley e costare al tallonatore inglese la maglia dei Lions per il tour dell'Australia che parte la prossima settimana.

Finale Premiership Leicester - Northampton 37 - 17

Dylan Hartley discute con Wayne Barnes
poco prima di essere mandato fuori - foto: ACTION IMAGES

Per affrontare il secondo tempo in inferiorità numerica Jim Mallinder fa uscire l'ala Jamie Elliott per mandare in campo il tallonatore di riserva Mike Haywood.
Haywood si fa subito notare nell'azione che al 4' manda Foden in meta nell'angolino sinistro.
Il Leicester si rifà subito con Graham Kitchener che vede un buco tra i due piloni dei Saints e va a segnare.
Il Northampton non è però domo ed ancora Foden da il la all'azione che porta alla terza meta dei Saints, segnata dal mediano di mischia Lee Dickson e la distanza tra le due squadre è di soli 7 punti, 24 - 17.
Negli ultimi minuti però la stanchezza si fa sentire nelle gambe dei Saints che continuano a lottare con coraggio e determinazione ma le forze fresche delle Tigers iniziano a trovare spazi sempre più grandi.
Prima Tuilagi poi Goneva vanno in meta e Ford chiude la gara con un piazzato a tempo scaduto per il 37 - 17 che chiude una finale appassionante e ben giocata da entrambe le parti e condizionata da un episodio che non è degno della splendida cornice di 81.000 spettatori di Twickenham.

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