Tutto pronto per le finali del campionato cinese che vedranno le tigri del Guangdong affrontare i leoni dello Shandong a partire da domani, 22 marzo. La squadra della provincia del Guangdong è la migliore realtà nel mondo della pallacanestro cinese (e probabilmente anche asiatica). La ricca provincia del Guangdong sta dominando in ogni ambito sportivo grazie ai grossi investimenti privati nel settore: nel basket è la Hongyuan che sta raccogliendo risultati eclatanti e in pratica sostituendo quella che una volta era la corazzata dell’esercito (parallelo del CSKA nei campionati sovietici). Nel calcio la Evergrande ha portato nel sud della Cina tale Marcello Lippi grazie al piacevole suono di 10 milioni di Euro l’anno.
L’anno scorso le tigri del sud vennero fermate solo in finale dai Beijing Ducks di Stephon Marbury, quest’anno arrivano in finale ancora una volta da vincitori della stagione regolare e dopo aver eliminato in semifinale gli eterni rivali ed eterni sconfitti dello Xinjiang (la provincia più ad ovest della Cina, originariamente non cinese e popolata da civiltà turche dell’Asia centrale).
Sono alla loro dodicesima finale e alla caccia dell’ottavo titolo, che salvo sorprese dovrebbe arrivare non senza qualche affanno. La squadra è composta dall’ossatura della nazionale cinese e dai due stranieri Donald Sloan e Ike Diogu. La caratteristica della squadra e probabilmente anche il pregio maggiore, è proprio quello di non puntare troppo sugli stranieri. La stella della squadra è infatti Yi Jianlian, il ragazzone proprio del Guangdong che l’NBA ha lasciato partire dopo essere stato scelto in alto al draft ma aver avuto alterne fortune.
Gli Shandong Lions sono invece alla loro prima apparizione nelle finali della CBA. Secondi in stagione regolare, hanno eliminato Marbury e compagni pechinesi in una semifinale che ha scatenato polemiche nel settore. I leoni infatti hanno a roster due giocatori americani (Jackson Vroman e Pooh Jeter) più la stellina della nazionale giordana Zaid Abbas. La polemica nasce dal fatto che per regolamento sono ammessi due giocatori stranieri a referto per un massimo di 6 quarti in due, più un giocatore asiatico non cinese. Il problema starebbe nel fatto che Zaid Abbas è notevolmente più forte di ogni altro giocatore asiatico non cinese del campionato, nonché da sempre ignorato dalle squadre europee per probabili motivi politici essendo palestinese.
La federazione ha precisato che la regola rimarrà com’è, ritenendola la miglior soluzione possibile. Abbas vince regolarmente ogni anno il premio di miglior rimbalzista della CBA e la sua lunga esperienza nel campionato cinese ha permesso a Vroman e Jeter di entrare nelle logiche locali ed ambientarsi al meglio creando un ottima chimica di squadra, dettaglio fondamentale che viene regolarmente a mancare alle squadre cinesi che puntano sui grandi nomi americani.
Questo campionato ha visto inoltre la presenza tra i roster della CBA di due grandi ex NBA: Tracy MacGrady e Gilbert Arenas. Il primo è finito tra i notiziari più per le sfuriate in spogliatoio nei confronti dei compagni dopo le 12 sconfitte di fila in partenza, che per le prodezze in campo. Il secondo ha giocato pochi minuti prima di infortunarsi e rimanere fuori per tutta la stagione.
Poche soddisfazioni sportive, un nome probabilmente rovinato nell’attuale terra mondiale degli sponsor, ma sicuramente tanti soldi entrati in cassa: ad un evento di sponsorizzazione, una nota casa di vestiario è riuscita a vendere 30.000 Dollari solo di scarpe mentre T-Mac firmava autografi davanti al negozio.
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