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Finalmente anche Renzubblica si è accorta... la "locomotiva d'Europa" cresce dello zerovirgola. Forse

Creato il 03 gennaio 2016 da Tafanus

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Eurostat, l'Italia si riprende lentamente dalla crisi: è la peggiore tra i big europei - Secondo i dati di Eurostat l'industria è ancora in affanno e la disoccupazione giovanile ancora troppo alta. Ma Padoan è ottimista: "Ripresa ingranata" (Fonte: Repubblica)
L'Italia non riesce a recuperare le perdite della crisi e a mettersi a pari dei big Ue su industria e lavoro. Secondo i dati Eurostat rielaborati dal ministero dello Sviluppo Economico (Mise), a stentare è soprattutto l'occupazione giovanile, che dal minimo registrato durante la crisi ha recuperato 0,9 punti (2,7 in Germania, 4,2 in Gb e 1,9 in Spagna). Bene invece il clima di fiducia.

Arranca la produzione industriale. In base ai dati contenuti nel "Cruscotto congiunturale" messo a punto dal Mise, il livello della produzione industriale italiana è ancora di oltre il 31% inferiore rispetto ai massimi precrisi ed ha recuperato solo il 3% rispetto ai minimi toccati durante la recessione. La Francia ha recuperato l'8%, la Germania il 27,8%, la Gran Bretagna il 5,4% e la Spagna il 7,5%.

Il confronto è ancora più implacabile se si guarda esclusivamente al settore delle costruzioni: ad ottobre di quest'anno l'Italia era 85 punti sotto il massimo precrisi ed ha toccato il nuovo minimo assoluto dall'inizio della crisi economica. Secondo Eurostat, tutti gli altri big hanno invece recuperato dai picchi negativi, dal 3,4% della Francia al 32,9% della Spagna.

Occupazione, dati preoccupanti. L'Italia distanzia quasi tutti i partner europei nel clima di fiducia dei consumatori e non va male neanche in quello delle imprese, ma nel mercato del lavoro il nostro Paese torna in difficoltà rispetto agli altri. Nel terzo trimestre, il tasso di disoccupazione è sceso all'11,5%, ma in Germania era al 4,5% e nel Regno Unito al 5,2%. La Spagna segnava ancora un grave 21,6%, tuttavia rispetto ai momenti più bui della crisi Madrid ha recuperato 4,7 punti contro 1,6 punti di Roma. Caso a sé quello della Francia: il tasso di disoccupazione è più basso di quello italiano, pari al 10,8% ma si tratta del dato peggiore degli ultimi 18 anni.

L'Italia è infine fanalino di coda nell'occupazione giovanile tra i 15 e i 24 anni con un tasso del 15,1% contro il 28% della Francia, il 43,8% della Germania, il 48,8% del Regno Unito e il 17,7% della Spagna. Rispetto ai picchi negativi della crisi il recupero è stato di 0,9 punti, contro 1,9 della Spagna, 2,7% della Germani a 4,2 della Gran Bretagna.

Ma Padoan è ottimista. "I dati di Eurostat dimostrano che l'Italia ha ingranato la ripresa. Emergono infatti una serie di segnali positivi di ripresa dell'economia, con particolare riferimento alla fiducia di famiglie e imprese, ai consumi e all'occupazione. La produzione industriale continua a crescere, così come l'utilizzo della capacità produttiva".

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Certo che se queste cose le publicasse il "Fatto", avremmo dei fortissimi sospetti. Ma le pubblica "Renzubblica/Economia" (un giornale che sarebbe arduo inquadrare fra i "gufi" o fra i "rosikoni", e allora la cosa dev'essere abbastanza grave...

Non siamo ancora, per Renzi e i suoi cari, al berlusconiano "i ristoranti sono pieni, e non si trova un posto in aereo per i Caraibi", ma ci siamo vicini... Ma non eravamo quelli che "L'italia è la locomotiva d'Europa"? Non eravamo quelli che "L'italia è ripartita, e quando l'Italia riparte non ce n'è per nessuno"?

Ma... misteri del cazzarismo cronico... Qui se i tassi d'interesse dovessero risalire di un punto, a rimorchio della politica monetaria espansiva della FED; o se il petrolio dovesse risalire verso i 60 dollari, saremmo nella merda (per usare un francesismo) quanto e più di prima. Con tanti saluti alla locomotiva.

Tafanus


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