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FINANZA/ Così la Germania "rallenta" ancora le nostre imprese

Creato il 10 febbraio 2014 da Artigianauta
FINANZA/ Così la Germania "rallenta" ancora le nostre imprese:
L’accusa da parte di migliaia di tedeschi, sottoposta al giudizio della Corte costituzionale tedesca, chesotto la gestione Draghi la Bce avesse violato lo statuto è stata disinnescata. La Corte, infatti, ha rimessola questione alla giurisdizione europea pur riserv andosi un successiv o pronunciamento nazionale. Laquestione. Lo statuto della Bce vieta il ruolo di garante di ultima istanza dei debiti degli Stati e limitastrettamente le immissioni di liquidità d’emergenza. In sintesi, la Bce non ha strumenti per gestire crisi.Draghi è stato abile, in particolare a fine 201 1 e nel 201 2, nell’inventare strumenti indiretti digaranzia e reflazione che aggirassero i limiti statutari senza violarli. Per esempio, lo statuto fornisce allaBce poteri illimitati di intervento per gestire crisi bancarie. Stabilito il collegamento tra crisi di fiduciasu alcuni debiti sovrani dell’Eurozona e crisi bancaria, per risolvere la seconda ha aperto la possibilità diinterventi sulla prima. Lo statuto non è stato violato nella forma, e infatti l’accusa sarà respinta, manella sostanza, fortunatamente, sì.Qui il punto di frizione con la Germania che pretende una politica monetaria senza rischio, ancheminimo, sul lato dell’inflazione, né di impegnare soldi fiscali tedeschi per salv ataggi europei. Venerdìscorso il mercato ha reagito positiv amente all’abdicazione della Corte tedesca perché ritiene che Draghiavrà mani più libere sia per accelerare la ripresa, via reflazione, nell’Eurozona, sia per emulare lafunzione di garanzia dei debiti statali se ci fosse una nuov a crisi della loro affidabilità. Infatti, i titoli didebito italiano hanno av uto un beneficio in forma di riduzione dello spread con quelli tedeschi e la Borsaitaliana ha av uto un buon rialzo. Ma temo che la libertà d’azione non sarà tanta. Draghi comunqueresta condizionato da uno statuto limitante e da una componente tedesca entro la Bce che ècostantemente di traverso.Infatti, senza criticare Draghi, è evidente che la Bce è in ritardo per contrastare il rischio di deflazione estagnazione dell’economia reale in molte parti dell’Eurozona e, soprattutto, la restrizione del creditobancario, pesantissima in Italia.Probabilmente c’è la preoccupazione di non sfidare troppo il sentimento tedesco per non fav orire inazionalisti nelle elezioni europee di maggio. Ma dev ono gli europei soffrire per rispettare l’ansietàtedesca, tra l’altro tecnicamente infondata?Un po’ è razionale per non scassare l’Europa, ma se le nostre aziende continuassero a chiudere per difettodella politica monetaria ciò sarebbe inaccettabile.

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