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Finanziamenti all’editoria: si cambia?

Creato il 13 giugno 2013 da Redazione Firstmaster Magazine @FirstMasterFad

Ricambio generazionale e innovazione sono i nuovi criteri per accedere ai finanziamenti di Stato 2013. 

Il Governo si è espresso sulle nuove linee di finanziamento dei quotidiani, tramite il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Giovanni Legnini, che ha concluso ieri l’audizione tenuta davanti alla VII commissione della Camera.

L’approccio di Legnini è decisamente progressista, quando afferma che «le politiche del Governo per l’editoria debbano far segnare un cambio di prospettiva, superando la logica puramente “resistenziale” e conservativa, imposta anche dai reiterati tagli di bilancio degli ultimi anni. Occorre un piano incisivo di rilancio dell’intero settore che contempli la modernizzazione degli strumenti dell’intervento pubblico adeguandoli al nuovo contesto economico e tecnologico».

Meno soldi all’editoria, ma spesi meglio

Uscendo dal solco dei contributi a pioggia, su parametri notoriamente scadenti e non oggettivi (se non peggio), Legnini ha indicato quattro punti della nuova linea del Governo:

1) Ricambio generazionale
Sostegno alle ristrutturazioni aziendali con misure che contemplino l’accompagnamento in uscita delle professionalità in esubero e contestualmente incentivi all’ingresso di giovani professionisti in modo da favorire un adeguato ricambio generazionale in funzione dei processi di innovazione in atto;

2) Innovazione
Sostegno ai processi di innovazione del comparto anche a mezzo di incentivazioni fiscali alla diffusione dei contenuti digitali ed al rilancio della domanda di lettura di prodotti editoriali; misure finalizzate a favorire la modernizzazione della filiera della distribuzione e vendita dei giornali;

3) Copyright
Avvio di un processo di riforma del diritto d’autore con il coinvolgimento di tutti i dicasteri competenti, dell’AGCOM e delle molteplici esperienze e professionalità che hanno esaminato approfonditamente le problematiche attuali del diritto d’autore e dei diritti connessi;

4) Soldi dai Motori di ricerca
Favorire un’intesa tra editori e motori di ricerca, ovvero, in mancanza, un intervento normativo che preveda la costituzione di un fondo per finanziare i progetti di innovazione dell’editoria italiana, alimentato principalmente dalla contribuzione dei motori di ricerca;

«Per conseguire tali obiettivi – ha concluso Legnini – ho già convocato, nei giorni scorsi, un tavolo che ha condiviso metodo e finalità dell’iniziativa. Il tavolo si riunirà nuovamente all’esito del confronto nei due rami del Parlamento sulle linee programmatiche.

Rosetta D’Este & staff


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