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Fincantieri. Bono rispolvera la quotazione in borsa.

Creato il 30 maggio 2012 da Dreamblog @Dreamblog

Fincantieri. Bono rispolvera la quotazione in borsa.

Il numero uno di Fincantieri, Giuseppe Bono, rilancia la quotazione in Borsa della società, oggi controllata al 100% daFintecna, holding del ministero del Tesoro.

A margine della presentazione della “Carnival Breeze” l’ultima nave uscita dal cantiere di Monfalcone, Bono ha dichiarato che la quotazione è certamente «pensabile» anche se «bisogna ricreare le condizioni, e noi in un futuro – speriamo anche prossimo – una volta realizzate alcune iniziative su cui stiamo lavorando, pensiamo che la strada sia quella».

Il capitolo del debutto in Borsa è stato valutato per lungo tempo dall’amministratore delegato della Fincantieri, specialmente nel biennio 2006-2008, incontrando però la sostanziale contrarietà della Fiom, il sindacato dei metalmeccanici della Cgil. L’ipotesi peraltro venne accantonata a seguito della crisi dei mercati, ma ieri Bono ha fatto capire che la questione è tutt’altro che chiusa. «Tutti hanno messo del loro per distruggere questa azienda in questi anni – ha aggiunto amaro Bono -. Tutti i disegni industriali che abbiamo proposto e che ci avrebbero messo in sicurezza, non ce li hanno fatti fare» ha aggiunto, riferendosi in particolare al disegno di consolidamento tra i maggiori cantieri europei, proposto a metà degli anni Duemila, che prevedeva l’accorpamento tra Fincantieri e altri grandi cantieri europei, come i tedeschi Meyer Werft e i francesi Chantiers de l’Atlantique: «Avevamo individuato in Europa la possibilità di guidare il consolidamento dell’industria cantieristica e non ce l’hanno fatto fare» ha spiegato Bono, aggiungendo poi che lo sbarco dei coreani nel Vecchio Continente ha stoppato il progetto. «Avevamo proposto di andare sul mercato – ha aggiunto – e non ce l’hanno consentito. All’insorgere della crisi abbiamo pensato che la cosa più importante fosse la sopravvivenza dell’azienda, e a un anno di scadenza dal mandato il sottoscritto ha affrontato una delle più grandi battaglie della storia sindacale, perché il dovere viene prima di tutto».

L’azienda a maggio 2011 aveva presentato un piano di razionalizzazione dei cantieri che prevedeva la chiusura di Sestri Ponente e Castellammare di Stabia con il taglio di 2.500 persone, fatto ritirare dal governo Berlusconi a seguito della batosta presa alle elezioni amministrative. Ma «a dicembre 2011 – ricorda Bono – abbiamo firmato l’accordo con i sindacati e il governo». Accordo separato siglato da Fim e Uilm, perché come si ricorderà la Fiom non aveva firmato a livello nazionale, essendo a parere del sindacato ancora aperte numerose questioni sul fronte occupazionale e gestionale dell’azienda.

“Carnival Breeze”, che opererà nella flotta di Carnival Cruise Line, è stata presentata da Bono insieme al ceo della compagnia americana, Gerry Cahill e al presidente di Fincantieri, Corrado Antonini. Trentesima unità da crociera dello stabilimento di Monfalcone, ha una stazza di 130 mila, è lunga 306 metri e può ospitare a bordo oltre 6.200 persone.

Fonte: Shippingonline


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