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Fisco, gli italiani lavorano 161 giorni all’anno solo per pagare le tasse

Creato il 14 settembre 2014 da Nicola933
di Consiglia Grande Fisco, gli italiani lavorano 161 giorni all’anno solo per pagare le tasse - 14 settembre 2014

TasseDi Consiglia Grande. Ogni famiglia italiana è gravata da un carico fiscale medio annuo di quasi 15.330 euro. Ogni nucleo familiare versa all’erario, alle Regioni e agli enti locali mediamente 1.277 euro al mese. Tutto ciò ricomprende l’Irpef e le relative addizionali locali, le ritenute, le accise, il bollo auto, il canone Rai, la tassa sui rifiuti, i contributi a carico del lavoratore.

L’ufficio studi della Cgia ha rilevato che la pressione fiscale, nel 2014, è destinata a toccare il record storico del 44%. I contribuenti italiani, quest’anno, hanno lavorato per il fisco fino all’11 giugno, ovvero 11 giorni in più rispetto al 1995. I Giorni di lavoro per pagare le tasse ammontano a 161, come nel 2011 e contro i 160 del 2013 e i 155 del 2010 e del 2011.

Inoltre, nel 2013, in vista dell’abolizione dell’Imu sulla prima casa, il prelievo medio annuo è sceso a 15.329 euro: 325 euro in meno rispetto a quanto versato nel 2012.

Il gettito però, quest’anno, è destinato ad aumentare, a causa dell’introduzione della tasi e degli effetti legati all’aumento dell’aliquota Iva avvenuto nell’ottobre scorso.

Il segretario della Cgia, Giuseppe Bartolussi, dichiara in proposito: Nonostante la restituzione degli 80 euro ai redditi più bassi con un carico fiscale di questa portata sarà difficile rilanciare i consumi delle famiglie. Il livello di arrabbiatura raggiunto nei confronti di un fisco sempre più aggressivo e pretenzioso, ha fatto scendere ai minimi storici la fiducia dei consumatori italiani.  D’altronde gli effetti legati alla rivalutazione delle rendite finanziarie, all’aumento dell’Iva, che nel 2014 si distribuisce su tutto l’arco dell’anno, all’introduzione della Tasi e, soprattutto, all’inasprimento fiscale che graverà sulle banche, compensano abbondantemente il taglio dell’Irap e gli 80 euro lasciati in busta paga ai lavoratori dipendenti con redditi medio bassi. Al netto delle modifiche che potrebbero essere introdotte nella nota di aggiornamento al Def che sarà presentata nelle prossime settimane, la pressione fiscale di quest’anno è destinata a salire di 0,2 punti percentuali rispetto al livello raggiunto nel 2013.


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