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Flavio Insinna al quotidiano Avvenire: "Vigilia tv in famiglia"

Creato il 21 dicembre 2013 da Nicoladki @NicolaRaiano
L'emozione, Flavio Insinna, non prova nemmeno a nasconderla: "Darò la linea al Papa" dice, parlando della puntata speciale di Affari Tuoi che andrà in onda martedì 24 dicembre. E spiega: "Non sarà uno speciale vero e proprio ma una puntata leggermente più lunga del solito in cui approfitteremo per dare al pubblico un po' di sapore natalizio. Diciamo che in studio ci sarà il clima di una fimiglia che festeggia il Natale".
Subito dopo Buon Natale Affari Tuoi ci sarà la Santa Messa dalla Basilica di San Pietro.Cosa vuole che le dica? Avrò l'onore di dare la linea al pontefice. Ogni spallata che papa Francesco dà alla tristezza, alla solitudine delle persone e alle stanche convinzioni è per me motivo di esultanza.
A parte la televisione, come trascorrerà il Natale?Anche quest'anno sarò alla comunità di Sant'Egidio. E per un motivo molto semplice: se avessi moglie e figli potrei mediare ma, essendo rimasti solo mamma, mia sorella Valentina ed io, la festa esteriore non c'è più e, dunque, si dà più importanza a quella interiore. Poi, certo, durante questi giorni, non mancherà qualche cena con gli amici.
Ne approfitterà anche per festeggiare il successo di "Affari tuoi"? In pochi mesi è diventato il programma più visto della sua fascia oraria e, a volte, anche dell'intera giornata.Affari tuoi, lavorativamente parlando, è la cosa più importante, più folle e più intensa che mi sia capitata fino ad ora. E questo successo è tutt'altro che scontato. Era impossibile prevedere come avrebbe reagito il pubblico vedendomi di nuovo lì dopo dieci anni. Invece, l'affetto è, a dir poco, commovente. Con tute le bottiglie che mi regalano, se non fossi astemio sarei già finito in clinica.
I tempi de "Il braccio e la mente", il programma di Canale 5 che non ha avuto i risultati sperati, sembrano lontani anni luce.Oggi, per fortuna, posso dire di aver saputo tenere la barra dritta quando quel programma non andava bene e di non avere mai scaricato la colpa sugli altri. Perciò, mi godo ancora di più questo momento e il pubblico se ne sta accorgendo. Sono giornate faticose ma bellissime. Chi avrebbe mai potuto immaginare che il mio regalo di Natale lo avrei ricevuto in anticipo, dal pubblico di Raiuno?
A proposito di regali, lei ha dichiarato che le piacerebbe riceverne uno dai dirigenti di Rai Fiction: poter fare una fiction su Libero Grassi, l'imprenditore siciliano ucciso nel 1991.E' vero, mi piacerebbe riceverlo per poterlo, a mia volta, fare al pubblico, raccontando la meravigliosa storia di Libero Grassi. Attraverso un documentario ho conosciuto la storia di quell'uomo speciale che, per primo, ha avuto il coraggio di dire che a Palermo si pagava il pizzo quando tutti dicevano che non era vero o che, al limite, andava considerato come un costo d'impresa.
Ne ha già parlato con la famiglia Grassi?Ho avuto il privilegio di conoscerla: persone di integrità morale assoluta. Mi inorgoglisce che mi abbiano dato il lasciapassare "umano" per questo progetto. Da figlio di siciliano onesto vorrei raccontare la storia di una di quelle figure che devono guidare il nostro Paese.
Nel fratempo, lei potrebbe tornare nella prima serata del sabato di Raiuno con un nuovo programma, "La pista".Il titolo è provvisorio comunque sì, ci sto pensando. Diciamo che, se mi accorgessi di poter essere utile anche in quest'altra sfida, se ne potrebbe parlare.
Infine, sta scrivendo un nuovo libro.Tra una scatola e l'altra non ho fretta. Non si esce con un libro o con un programma tanto per farlo.
Intervista di Tiziana Lupiper "Avvenire"

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