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Fly & Drive in Namibia, arrivo all’Etosha

Creato il 15 gennaio 2015 da Ioamolamaremma @StefanoGambassi

Sono passati tre anni dal nostro viaggio in Sudafrica e non vedevamo l’ora di poter fare questo viaggio in Namibia. Arriviamo a Windhoek con volo Lufthansa/British da Roma via Francoforte via Johannesburg. Impieghiamo circa 2 ore per arrivare all’aeroporto di Francoforte, meno di 1 ora di tempo per prendere il volo per Johannesburg, 10 ore e 30 per arrivare in Sudafrica e quindi dopo un attesa di oltre 3 ore prendiamo l’ultimo volo per Windhoek della durata di un paio di ore.
All’arrivo in aeroporto ritiriamo l’auto all’AVIS, un double cab Toyota Hilux 4wd con doppia ruota di scorta. Roberto il nostro referente su Windhoek ci fa un briefing elencandoci consigli ed avvertenze sulle strade da percorrere e quindi, stanchi morti, arriviamo all’hotel. Per la nostra prima notte a Windhoek siamo al Country Club. Un albergo di ottimo livello con l’unico neo di non riscaldare per niente le aree comuni. Siamo in pieno inverno e al mattino seguente a colazione ci vuole il piumino.  Colazione alle 6.30 e partenza alle 07.30.

Lago Otjikoto
Prendiamo la B1 in direzione nord e in circa 1 ora siamo a Okahandja dove facciamo qualche rifornimento: acqua e qualche cosa da mangiare per pranzo. La cittadina è conosciuta sopratutto per i suoi due mercati di artigianato locale; quello a sud è il più rinomato, anche se si deve tenere presente che i prodotti provengono quasi esclusivamente dallo Zimbabwe, dove il costo della manodopera è inferiore. Il mercato artigianale è chiuso, è ancora troppo presto e quindi proseguiamo la ns. giornata di trasferimento all’Etosha verso nord. Arrivati a Otjiwarongo vediamo un grosso supermercato Despar e decidiamo di completare qui i rifornimenti anche per i giorni successivi.

Intorno alle 13.00 circa ci fermiamo al lago Otjikoto, che in lingua Herero significa buco profondo; visitiamo il posto che è anche parco nazionale. Pranzo al sacco in completa solitudine sul bordo del lago e quindi proseguiamo verso Namutoni. Al gate di Namutoni riempiamo il modulo con i nostri dati e proseguiamo fino al Namutoni camp, il celebre fortino tedesco ristrutturato dal NWR (Namibia Wildlife Resorts). Al check in paghiamo la quota per il parco per tutte le 4 notti che soggiorneremo all’Etosha e ci assegnano la camera, un bush chalet. Le camere sono state ristrutturate recentemente e sono veramente deliziose, mentre i lavori in molte aree comuni non sono ancora del tutto completati. Nel complesso comunque il campo ottiene da noi un giudizio più che positivo.

Namutoni
Lasciati i bagagli ed acquistata la mappa del parco al negozietto del parco ci dirigiamo fuori per il nostro primo safari all’Etosha. Non ci allontaniamo molto perchè il gate del campo chiude al tramonto, oggi alle 17.41, ed oltre a non voler rischiare subito il primo giorno di restare fuori per la notte, vogliamo rientrare per poter vedere il tramonto alla pozza del campo. Non vedere gli animali all’Etosha è impossibile, in circa un ora di uscita riusciamo a vedere dik dik, giraffe, orici, kudu, facoceri e altro ancora.
Tramonto Namutoni
Rientrando al campo ci fermiamo alla reception per controllare il libro degli avvistamenti: una famiglia di leoni è stata avvistata nei pressi di una pozza nelle vicinanze e lo annotiamo per domani mattina. Tentiamo anche di fare rifornimento ma al distributore il diesel è finito. Ci spostiamo verso la water hole per vedere il ns. primo tramonto all’Etosha: uno spettacolo unico, anche se purtroppo non si presenta nemmeno un animale.
La cena al campo è a buffet, 180 NAD bevande escluse. Nulla di eccezionale ma è più che accettabile.

Giraffa
Dopo cena facciamo nuovamente un salto alla pozza ma purtroppo senza riuscire a vedere ancora nemmeno una gazzella.


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