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La incontra di nuovo dopo tre anni: Nicky sta preparando un grosso colpo nell'ambito delle corse professionistiche di automobili, la Formula Uno.
E lei è lì in mezzo tra lui e la riuscita del colpo.
Che fare?
Glenn Ficarra e John Requa sono un duo di registi / sceneggiatori che ormai ha maturato una sorta di tendenza ben individuabile nei tre titoli che hanno diretto in prima persona.
Parliamo di I love you Phillip Morris ( titolo italiano da brivido Colpo di Fulmine- Il mago della truffa ) che era una storia d'amore gay che esondava più volte nella malinconia e nella scorrettezza politica, di Crazy , Stupid Love, un affresco un po' più composito che ponendo al centro uno stranito Steve Carell raccontava di amori stupidi e folli proprio come diceva il titolo e sempre con quel generoso pizzico di cattiveria che arrivava ad essere cinismo vero e proprio e ora parliamo di questo Focus- Niente è come sembra in cui i due si divertono un mondo a cercare di depistare lo spettatore esattamente come avevano fatto nei primi due film.
Se nei primi due film l'amalgama tra commedia, cattiveria e depistaggi vari era sostanzialmente riuscita, non possiamo dire altrettanto di questa loro terza pellicola.
Perché se è vero che parla di un truffatore di alto livello che ha al suo servizio una squadra super organizzata e addestrata a fare colpi di ogni tipo, è anche vero che a furia di voler per forza sorprendere sempre e comunque lo spettatore si perde per prima cosa l'effetto sorpresa ( perché quando ce ne sono troppe e tutte insieme si perde un po' il filo e anche la capacità di gustarsi fino in fondo il colpo di scena) e poi inevitabilmente si crea una sorta di assuefazione, come con la droga.
Vuoi andare verso lo sballo sempre più pesante per ottenere lo stesso effetto e questo succede anche in Focus - Niente è come sembra.
Per una buona parte del film si gioca continuamente al rialzo con truffe sempre più ardite e spericolate e poi quando ne vuoi ancora di più , quando sei pronto al colpo supremo che ti lasci inebetito là sulla poltrona, svuotato dalla tensione e dal thrilling della scommessa all in, quando ti aspetti l'esplosione della bomba finale che spazzi via tutto quello visto in precedenza facendoli sembrare giochetti da bambini, Ficarra e Requa fanno invece scoppiare solo un mortaretto, gettano la maschera e cominciano a parlare d'altro.
D'amore.
Della malinconia dell'uomo solo al comando.
Dell'uomo che arrivato a un certo punto della sua vita , cerca un porto stabile in cui ripararsi.
E per Nicky questo approdo sicuro è Jess, impersonata da un'australiana tutto pepe come Margot Robbie, un'attrice forse ancora non completamente a fuoco ma che sparge gnoccosità ad ogni sequenza in cui è impegnata, è come se camminasse sempre su un tappeto di petali do rosa.
Will Smith dal canto suo è una sicurezza alle prese con un personaggio all'apparenza duro e disincantato ma che in realtà ha un cuore di panna che si strugge per quella biondina.
Il problema di Focus - Niente è come sembra è che non fa fede fino in fondo a quell'appendice che la maligna congrega di titolisti italiani ha voluto aggiungere improvvidamente al titolo originale.
A furia di voler essere esattamente il contrario di quello che sembra, finisce per essere prevedibile perchè quando ritroviamo assieme a Nicky la magica silhouette di Jess, , beh, già sappiamo come andrà a finire.
Si svicola per l'amore e non più per il film di truffe e raggiri che avevamo visto fino ad allora.
E in questo campo personalmente ho un titolo inarrivabile che non è stato minimamente scalfito da Requa e Ficarra.
Parlo de La stangata, film che a più di 40 anni di distanza mette in mostra tutta la sua modernità e una sceneggiatura che sembra scritta da un cronografista svizzero.
Ecco al solo ricordo di quel film Focus -Niente è quello che sembra impallidisce e avvizzisce miseramente.
Ma non è film da buttare via : per avere il fisico da blockbuster hollywoodiano che si ritrova ha un tasso di intelligenza superiore alla media e in fondo è una visione che scorre via leggera e piacevole come una bevanda estiva.
Che però non lascia traccia di sè.
PERCHE' SI : Will Smith è una sicurezza, Margot Robbie sembra camminare su un tappeto di petali di rosa, altri caratteristi di ottimo livello nei ruoli di contorno, ritmo alacre e un continuo gioco al rialzo che però non arriva fino alla fine del film.
PERCHE' NO : a furia di voler sorprendere si crea assuefazione e tutto comincia a sembrare esattamente cio che è, l'ultima parte del film è assolutamente prevedibile, quando si aspetta il gran colpo finale in realtà si passa a parlare d'amore.
LA SEQUENZA : tutto il tira e molla di scommesse col tycoon coreano. Da infarto e risolto con un trucco da mentalista.
DA QUESTO FILM HO CAPITO CHE :
Non ho mai scommesso in vita mia ( non so neanche come si fa) e non credo che comincerò ora.
Il gioco d'azzardo non farebbe bene alle mie coronarie.
Aver visto su SKY la trasmissione Il mentalista è stata un'ottima palestra per sapere in anticipo come finivano le varie truffe.
Giocarsi milioni e milioni di dollari in una scommessa da dentro o fuori è veramente da minchioni.
( VOTO : 6 / 10 )
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