A gennaio finirà la disponibilità di indirizzi Ipv4, i classici indirizzi IP che i più pratici di computer sicuramente erano abituati a riconoscere. Il direttore del registro degli indirizzi (Ria) per l’America Latina ha dichiarato: “Rimangono solo cinque blocchi da assegnare, e si è deciso di darne uno per ogni continente”. Nonostante i vari protocolli aggiuntivi e le soluzioni introdotte, il momento è giunto. Sarà presto il momento di passare al protocollo Ipv6, già funzionante da molti anni. In ogni caso, non ci sarà bisogno di preoccuparsi, dato che i sistemi operativi più recenti sono già attrezzati per operare con entrambi i tipi di indirizzi e già ora milioni di persone navigano su Ipv6 senza nemmeno accorgersene. Il problema però è che in alcuni paesi, tra cui l’Italia, molti provider (i fornitori della connessione a internet) non hanno ancora aggiornato le proprie infrastrutture. Inoltre la Pubblica Amministrazione è un altro tasto dolente. Basti pensare che il CNIPA (Centro Nazionale per l’Informatica nella Pubblica Amministrazione) ha realizzato network che possono solo lavorare sul protocollo Ipv4, mentre negli enti pubblici americani sono anni ormai che le reti sono state adeguate all’utilizzo di Ipv6. Insomma, ci sarebbe bisogno di una pressione politica per l’aggiornamento, che sarà in ogni caso necessario e inevitabile. (fonte: Notizie Lampo)
Insomma come al solito siamo rimasti indietro e purtroppo gennaio è alle porte, senza contare che l'utilizzo del web nel nostro paese ha toccato i massimi storici, ormai moltissimi software lavorativi sono in versione web, c'è il rischio della paralisi se non si attuano soluzioni adatte al più presto. Lo so è folle che esista anche solo questo rischio, ma in fondo siamo in Italia.
di Cristian Amadei
Pacman
Nostradamus
Magical Cat Adventure
Snake