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Food books sotto l’Albero

Da Saporinews

Si avvicina il Natale e nel rush finale alla ricerca di regali e strenne inevitabile entrare in libreria alla ricerca del titolo giusto: da parte nostra qualche suggerimento di libri dove la cultura del gusto e del cibo sono protagonisti, capaci di solleticarci il palato, condurci in un viaggio multisensoriale, rivelarci aspetti sconosciuti.

L’arte del Sushi (Gribaudo, 168 pagine, € 12,90) è un viaggio gastroculturale alla scoperta del piatto giapponese più famoso al mondo. A farci da Cicerone Stefania Viti, nipponista, che insieme a colleghi e foodwriters quali Allan Bay, Pio D’Emilia, Davide Oltolini, Stefano Carrer, Paola Scrolavezza (solo per citarne alcuni) ci racconta tutto quello che c’è da sapere su quei rotolini di riso, pesce e verdure che emanano semplicità e che invece costituiscono una vera e propria galassia di sapori e declinazioni, una mappa geografica di varianti che parte dalle tante province del Giappone per arrivare in Occidente con altre varianti, magari a stelle e strisce tipo Boston Maki e California Maki. Apparentemente facili da riprodurre: invece, ci avverte Stefania Viti, “ci vogliono almeno due anni per imparare a cuocere il riso bianco, altrettanti per riuscire a fare una frittata”.

I libri sono viaggi: dal Giappone alla Sicilia con Piaceri e Misteri dello Street Food Palermitano (Dario Flaccovio Editore, 132 pagine, € 15). Il giornalista e scrittore, nonché autore televisivo e teatrale Gaetano Basile ci racconta storia, aneddoti e sapori del cibo di strada più buono d’Europa. Panelle e crocchè, rascature e arancine (perché le cose buone in Sicilia sono declinate al femminile, sappia telo) per la mattina; carni, ciccioli, brodo, frattaglie calde e fredde per il pomeriggio; sfincione e guastedda ca meusa (pane con la milza) a tutte le ore… e poi babbaluci di fistinu (ovvero le lumachine della festa) fino a quel cibo di strada ormai a rischio estinzione, tra verdure lessate, pannocchie e ricci di mare. Il volume non ci racconta solo aneddoti e curiosità sullo street food che si può trovare in quella bellissima, affascinante città che è Palermo ma ci accompagna per i vicoli e fino alle nostre cucine con le ricette, invitandoci a riprodurle e a riportarci a casa profumi e sapori della Sicilia, con anche i consigli su cosa berci insieme. Cibo di strada che è immenso giacimento culturale frutto della fusione di antiche culture, Oriente ed Occidente, spirito e materia.

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E a proposito di giri del mondo… Bistecche di Formiche (Baldini e Castoldi, 352 pagine, € 17). Doctor Gourmeta aka Carlo Spinelli ci porta a conoscere il cibo che sarà ma anche quello che già è: i cibi più assurdi del mondo, dalle cavallette messicane al quinto quarto estremo, perché non dell’animale non si butta e non si deve buttare niente. Se deve essere sacrificio, allora che lo sia con rispetto per l’animale. Nutrirsi come atto necessario, culturale, etico.

Se invece subite il fascino dello chef, o aspirate a diventarlo, realizzando il vostro piano B per la vita allora i libri giusti sono due. Diario di un Lavapiatti di Campagna (Bompiani, 228 pagine, € 17): l’autobiografia di Romano Tamani, patron e deus ex machina de L’Ambasciata di Quistello (Mantova). Chef e ristorante stellato che la Guida Michelin ha definito “un luogo unico al mondo”. Per il calore che ti accoglie, il ricco e sontuoso arredamento fatto di tappeti, argenterie e lampadari di cristallo ma anche montagne di libri. Luogo unico al mondo soprattutto per l’esperienza che si vive una volta entrati in quella che Lucio Dalla ha definito “il bar di Guerre Stellari”. Il libro (prefazione di Vittorio Sgarbi) ci racconta la vita in cucina di uno chef che non ha niente a che fare con l’arte culinaria dei nostri giorni, fatta di pop e televisione, lustrini e vetrine. Romano Tamani è di un’altra generazione, dalle stalle alle stelle, dalla umile vita in campagna alle prime esperienze all’estero, in Francia e nella Magic London che gli è rimasta nel cuore sino alla stella Michelin , i riconoscimenti, l’esperienza di cucinare per i grandi della terra, da Papa Wojtyla a Michelle Obama, ma anche per Andreotti e Cossiga, Ciampi e signora. Aneddoti e curiosità ricette, consigli ma anche critiche ai vizi della modernità: il fast food, il continuo ricorso all’estetica a scapito della qualità, i cibi da esportazione. “Sono un lavapiatti di campagna nato per servire e la mia gioia più grande è servire felicità”, si definisce Tamani. Felicità dalla sua cucina sontuosa e rinascimentale come quello stupendo zabaione cotto nel paiolo di rame e da questo servito nel piatto e la faraona con frutta, uva, arance, mostarda di frutta e melograno… con un avvertimento: “La cucina è come la radio: si gusta ad occhi chiusi”.

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Se invece avete un amico o un’amica appassionata di cucina e sempre pronta a fare inviti… l’idea giusta allora è Da Uno a Infinito (Gribaudo, 150 pagine, € 24), dove la chef multitasking Stefania Corrado ci racconta i trucchi per trasformare le ricette in base a occasione e numero di ospiti. Pochi ingredienti, tante idee per stupire gli ospiti: quali piatti si possono sembrare con due apparentemente semplici ingredienti quali pomodoro e ricotta? O ancora le scelte giuste per un’occasione romantica, il picnic, la cena in famiglia, la festa con gli amici. Consigli giusti perché se c’è una cosa che può mettere nel panico è proprio quella di cucinare magari per tante persone, quando spesso non si ha idea delle quantità ma anche delle scelte.4 stagioni, 24 macroricette dolci e salate, ognuna delle quali proposta in 3 versioni, da 2 a 4 a 6 a 10 persone. 72 idee originali che rispettano la stagionalità dei prodotti e per tutti i gusti.

 Simonetta Tocchetti


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