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Food Contact: le norme sugli imballaggi

Creato il 14 luglio 2011 da Scienziatodelcibo @scienziatodelci

1935,packaging,imballi,conformita,food,contact,pet,plastica,pp,pe,10/2011MOCA (Materiali e Oggetti a Contatto con gli Alimenti) significa imballaggi rigidi, flessibili, plastici, metallici, cartacei, ceramici, silicei, da leghe diverse, di silicone, di materiali naturali, dei loro coadiuvanti, ma anche di… salviette, tovaglie, stoviglie, macchine e attrezzature, guanti, biberon ecc. Dallo scorso maggio è in vigore il nuovo Regolamento CE 10/2011 (Plastic Implementation Measures) che riguarda i produttori di materiali plastici per alimenti, e stabilisce i test di migrazione delle sostanze chimiche da effettuare per garantire la sicurezza dei materiali. Ora sarà più difficile nascondere informazioni critiche sulle sostanze potenzialmente pericolose presenti nella composizione dell’imballo e soprattutto non basterà la classica Dichiarazione di Conformità. I produttori di imballi (compresi i vari realizzatori di semilavorati lungo la filiera) devono effettuare e rendere trasparenti tutti i test di migrazione così come stabilito dal regolamento 10/2011 che comunque rimane un’appendice del  Reg. CE 1935/2004, vero pilastro della legislazione sul food contact.

Secondo il Reg 1935 i materiali a contatto con gli alimenti non devono costituire un pericolo per la salute umana, non comportare una modifica inaccettabile della composizione dei prodotti alimentari, nè un deterioramento delle loro caratteristiche organolettiche. Lo stesso Regolamento obbliga all’adozione di un sistema di rintracciabilità per i materiali a contatto con gli alimenti.

Food Contact: le norme sugli imballaggi
Il Regolamento 1935 prevede una procedura specifica e dei requisiti specifici per l’autorizzazione di nuove sostanze e prevede anche l’obbligo per i produttori di MCA (Materiali e Oggetti a Contatto con gli Alimenti) di predisporre la dichiarazione di conformità e di archiviare la documentazione relativa. Secondo l’art. 3 del Reg. CE 2023/2006 che definisce le “buone pratiche di fabbricazione (good manufacturing practices — GMP)”, gli aspetti che assicurano la conformità alle norme ad essi applicabili e agli standard qualitativi sono il rispetto dei requisiti compositivi, dei limiti di migrazione globale, il rispetto dei limiti di migrazione specifica, la conformità al requisito di inerzia sensoriale che significa giudizi numerici bassi (0, 1, 2) dai test sensoriali (UNI 10192, UNI EN 1230-1 e -2 2009) e quantità di volatili residui contenuta secondo la UNI EN 13628-1 e –2. Infine la conformità tecnologica, cioè:

  • caratteristiche barriera ai gas adeguate alla shelf life;
  • caratteristiche barriera alle radiazioni elettromagnetiche adeguate al prodotto;
  • funzionalità senza rischi di incidenti per gli utenti;
  • pulibilità (per gli oggetti di uso ripetuto, le macchine, gli impianti);
  • caratteristiche fisico-meccaniche adeguate al ciclo produttivo e distributivo quali, ad esempio resistenza alla lacerazione, resistenza delle saldature, Il COF, resistenza agli urti e alla caduta ecc.

Insomma la gestione efficace dei Food Contact Materials passa dai capitolati alla qualifica dei fornitori, dalla conformità dei prodotti ai necessari controlli di ingresso. Per prevenire il rischio è necessario intervenire controllando la composizione dei materiali e limitandone gli usi consentiti. Gli strumenti che le imprese hanno a disposizione per garantire la conformità alla normativa vigente sono:

  • Procedura di qualifica dei fornitori
  • Conformità
  • Verifica delle proprietà chimico-fisiche
  • Verifica dell’idoneità funzionale (packaging)
  • Controllo del processo Reg. 2023/ 2006/CE
  • Regole specifiche (es. Liste positive, limiti di migrazione, condizioni di uso).

Fonte: Convegno “Food contact materials: giornata di approfondimento per le aziende del food e i loro fornitori”, interventi di Dr. Dario Dainelli – Sealed Air membro EUPC – “Dalla panoramica sulla legislazione vigente agli imminenti aggiornamenti legislativi” , Dr. Gianluigi Vestrucci – Pack Co – “La conformità globale dei Food Contact Materials, packaging ma non solo” ,  Dr. Marco Sachet, Istituto Italiano Imballaggio – “Il progetto CAST: il più avanzato strumento per la qualità e la crescita delle filiere dei Materiali a Contatto con Alimenti”  , Dr.ssa Francesca Mostardini – Pack Co – “La gestione efficace dei Food Contact Materials: dai capitolati alla qualifica dei fornitori, dalla conformità dei prodotti ai necessari controlli di ingresso”


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