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Football americano- Donne di linea…le storie di Enrica Scalella e Andrea De Vita (Lobsters Pescara)

Creato il 23 luglio 2013 da Simo785

 Football americano- Donne di linea…le storie di Enrica Scalella e Andrea De Vita (Lobsters Pescara)

  Enrica Scalella Guardia -Donna di linea
Sono una ragazza molisana che studia a Pescara. Mi sono avvicinata a questo sport da poco e quando ho raccontato alla mia famiglia e ai miei amici che avevo iniziato a giocare a football hanno iniziato a riempirmi di domande: “in cosa consiste?” “ma è come il rugby?” “tu cosa fai di preciso?!”.
Prima che iniziasse il campionato un uomo di linea mi disse ” chi sta in linea fa il lavoro “sporco” non ha ne gloria ne riconoscimenti, non apparirà mai in nessuna statistica, ma lui lo sa che è essenziale come ogni altro componente della squadra”. Ora, dopo la fine di un’intera stagione, queste parole hanno acquistato significato… ora alla domanda “tu cosa fai di preciso?” risponderei  che io sono una donna di linea, sono uno degli ingranaggi, si ,perchè come un orologio, la squadra, deve funzionare all’unisono, tutti gli ingranaggi sono essenziali…ognuno è spinto dall’altro… posso dirlo solo dopo aver affrontato il campionato perchè solo in partita ti accorgi di quanto questo sport sia fantastico, di quanto unisca, lo leggi negli occhi della tua compagna che grazie ad un tuo buon movimento è corsa verso il touchdown ed ha segnato anche per te quei meravigliosi punti… questa esperienza è stata indescrivibile e tra lacrime amare e lacrime di gioia siamo arrivate in finale…siamo arrivate a Ferrara con la stessa unione, grinta, tenacia, forza, voglia di vincere e voglia di far conoscere quanto questo sport ti aiuti a superare tutto…perchè  ti fa capire che non sei inutile e solo, ma essenziale a far funzionare l’orologio.    Football americano- Donne di linea…le storie di Enrica Scalella e Andrea De Vita (Lobsters Pescara)   Andrea De Vita Centro -Donna di Linea Rivedere dopo due anni le foto della squadra, di quando ci allenavamo senza neanche avere le attrezzature, quando un giorno d’ inverno camminando per strada davanti uno stand Lobsters mi sono incuriosita e ancora non immaginavo cosa fosse il football americano e ciò che ci si nasconde dietro tra passione e valori è stato un bel tuffo nel passato, e rivederci oggi dopo aver dato cuore e sudore per la nostra squadra è sicuramente una delle cose più grandi che mi fa sentire fortunata ad aver iniziato questo percorso, ad essere entrata a far parte di questa grande famiglia e in uno sport che ti porta sempre al limite e superarlo.
Quando mi hanno dato il ruolo di Centro per la mia “altezza” ho capito che in questo sport ogni ragazza con ogni sorta di caratteristica ha un ruolo che le calza a pennello. ritrovarsi in campo con le altre per affrontare un altra battaglia è sempre emozionante e da una carica allucinante, essere li e vedere tutta la difesa schierata, blitz, linebacker, sapere che devi gestire la “trincea” per lasciare campo alle tue sorelle e far avanzare la palla yard dopo yard, hai sempre il cuore a mille.
Arrivare in finale è il piccolo sogno che si avvera e questo grazie alle mie sorelle che ogni giorno mettono in campo cuore, affiatamento e combattono sempre l’una per l altra, e grazie ai nostri coach che hanno saputo donarci il loro sapere, le tecniche e le tattiche giuste per affrontare ogni ostacolo, superarlo e andare avanti senza distogliere mai lo sguardo dalla meta e riuscendo a raggiungerla anche se siamo in numero molto ridotto, ma in fondo anche questo ci lega e ci da la forza di dare tutte noi stesse ad ogni partita.
Io non mi aspetto mai niente, ma so che quando scenderemo in campo ci sarà uno spettacolo formidabile e da non perdere, lo spettacolo che riusciamo a vivere ad ogni incontro ma sempre nuovo ed emozionante. e come Centro della squadra so che le emozioni in linea non mancano mai e a volte sono anche maggiori.
Alle ragazze estranee a questo bellissimo sport vorrei dire che io ho iniziato per caso quando ancora passavo intere giornate davanti un computer senza neanche tanta voglia di muovermi, e mi si è aperto un mondo tutto nuovo affascinante e con emozioni che danno assuefazione, provare non fa mai male, anzi.

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