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Formattare e ripartire

Da Contofinoa3
Se addirittura il Papa, davanti a tutto il mondo, può dire che non ce la fa (più), allora posso dirlo anche io. Così martedì sono andata dal mio dottore, abbiamo fatto una bella e lunga chiacchierata, e ho comprato le goccine, quelle per la sera per cercare di dormire e altre goccine, quelle del giorno, per cercare di non crollare. Da molto tempo prova a convincermi e adesso è arrivato il momento. Non ne sono contenta ma è inutile che insisto: non ci riesco. Non piace un blog in cui si leggono sconfitte. Le mamma, quelle fighe delle riviste e dei blog, sono delle eroine imbattibili. Io, invece, sono svuotata. In casa c'è un problema dopo l'altro: il cesso (nuovo) che perde, la doccia (nuova) che perde, l'impianto elettrico (nuovo) che salta, la lavatrice (nuova) che non si accende più. E poi l'assicurazione (scomparsa) per il risarcimento del danno al piano superiore. I famosi soldi che dovevano arrivare a ottobre e ancora non si sono visti; Equitalia che controlla i nostri 730 e ci scrive una raccomandata (ovvio, non eravamo in casa) per avere un rimborso di 60 euro a testa.  Calcoli fatti dal Caf e raccomandata da ritirare in posta. Io scorro Facebook con lo sguardo e vedo le foto di un mio ex insegnante che si gode la pensione con la moglie: Thailandia, Roma, Egitto...  Francesco è nervosissimo e sta cambiando in un modo che a noi sembra inverosimile. Ci racconta un mondo a noi sconosciuto. Oggi tizio mi ha fatto lo sgambetto e sono caduto e ho battuto il naso. A seguire: mi ha schiacciato un dito in mezzo ai banchi... Arriviamo anche alla "ginocchiata nelle palle". E quando lo osservo e lui non mi vede, mi accorgo che inizia ad avere delle movenze e dei modi da vero tamarro... e io sono terrorizzata. Non sarà anomalo, a quell'età, prendersi qualche calcio o spintone e io sarò anche una mamma cagacazzo però: non voglio che a scuola (sottolineo scuola) chicchessia sfiori i miei figli! Una volta va bene, due anche ma alla terza... Stasera ho gli occhi pesanti e il cuore rattristato perché avrei voluto rotolarmi di coccole con i turulli; hanno però le balle in giostra e passano le ore a piangere per dispetti e stanchezze e ripicche, con noi e tra di loro. Ho votato... E ho guardato sta scheda come mai fatto sino ad ora.  Non ho avuto il coraggio... e, cosa assai più triste, so che le persone a cui è andato il mio voto non sanno cambiare questo paese. Nel nostro futuro non ci saranno più nonni in pensione che andranno a prendere nipotini a scuola... Come vedete son pensieri scollegati ma neanche poi tanto... Mentre scrivo, Chiara ha un attacco fortissimo di tosse, uno dei suoi, tipici di questa stagione... e anche qui sono disarmata, non capiamo perché e come farla passare. Penso ai miei amici, alle vacanze estive e alle cene con cui vorrei riempire questa casa che inizio a non amare più. Ma mi sento svuotata... priva di quella euforia e entusiasmo che tanto mi fanno patire ma che tanto mi fanno produrre. Ora penso un pochino a me; magari a me e a Danilo. L'altro giorno ho perso in strada le chiavi della macchina e dopo nove ore le ho ritrovate.  Sicuramente è di buon auspicio.

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