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Forum - assuefazione da videogames

Creato il 20 settembre 2010 da Lanta
Forum - assuefazione da videogames
Chi ha seguito la puntata di oggi (20 settembre) di Forum? Non so se si trattasse di una replica o cosa, ma so per certo che dopo averlo visto mi ha fatto talmente tanto girare le scatole che non ho potuto fare a meno di correre al computer per scrivergli una mail... Senza volerlo il pubblico e lo staff, evidentemente informaticamente analfabeti, non hanno fatto altro che mettere in evidenza tutti i lati negativi del mondo videoludico. Dal tema principale della causa, l'assuefazione di un ragazzo 13enne per gli sparatutto, si è passati a discutere del media in generale. Ed è proprio lì che tutti sbagliavano, sembrava che stessero parlando di un fenomeno di nicchia, mi sembrava di sentire gli stessi discorsi che facevano negli anni '80 [che poi io neanche c'ero a quell'epoca...]. Dovete aprire gli occhi, il mondo è cambiato: le console di videogiochi hanno avuto un enorme successo e la loro diffusione è cresciuta tanto da diventare paragonabile a quella di un qualsiasi elettrodomestico. Deve sparire questa visione "arcaica" [preferite il termine "preistorica"?] del fenomeno!!!
Poi mi chiedo perché i netgamers in Italia stiano calando... ma la risposta ce l'ho sotto il naso! E' colpa degli italiani, della nostra società marcia che non riesce a trovare risvolti positivi in una tecnologia recente. Una società antiquata e conservatrice, che non guarda di buon occhio il progresso: niente incentivi sull'informatica, le ADSL peggiori nel mondo, analfabetismo informatico che dilaga... ma dove siamo!?!?
E, mi spiace doverlo scrivere in questo blog, il media televisivo in questo proprio non aiuta, forse proprio perché vede nel Web una concorrenza spietata e una seria minaccia al suo monopolio di informazione. Un po' per colmare queste lacune, questo è un blog e quindi tratteremo anche questi argomenti nel post odierno.
Torniamo al caso che ha fatto scatenare tutta questa "disinformazione" [stranamente non è il web la fonte della disinformazione questa volta, ma la TV]. Un bambino 13enne che passava molte ore della sua giornata davanti a un monitor, a giocare a "giochi di guerra" [quindi si presume qualcosa in stile Call of Duty], e ai genitori questo non andava giù tanto che hanno chiamato le Forze dell'Ordine in loro soccorso [incredibile ma vero]. Esprimo le mie idee per punti, al fine di essere più chiaro:
1) Per stabilire se un gioco è adatto o meno a una certa fascia d'utenza esiste il PEGI, una classificazione dei videogiochi presente su ogni prodotto. Ecco i vari simboli presenti, che non penso sia necessario spiegare.
Forum - assuefazione da videogamesE' compito del genitore, al momento dell'acquisto di un titolo, leggere cosa sta comprando al figlio. Insomma, se il bambino si trova alle mani un gioco in cui muore gente a caso con schizzi di sangue dappertutto la responsabilità non è sua, ma dei genitori.
2) L'assuefazione da videogames esiste. E' impossibile negarlo, basti solo pensare a titoli come World of Warcraft che ogni anno mietono centinaia di vittime [non ovviamente nel senso letterale...]. Che un ragazzino già in giovane età presenti certi disturbi anche questo è frequente, non ci si può fare niente... l'importante è che  si dedichi a ciò che per lui è realmente importante. Per me una carriera da gamers può essere messo a pari livello con una qualsiasi carriera lavorativa o con un qualsiasi impiego nel mondo del lavoro. Poi, giusto per ritornare alla causa, il bambino aveva anche ottimi voti a scuola, quindi non vedo dove fosse il problema per i genitori. Preoccupati per la vita sociale di vostro figlio? Guardatevi 3 secondi questo grafico, e avrete la risposta da soli...
Forum - assuefazione da videogamesE come spesso accade, visto che ormai il problema è stato portato in televisione, i nerd non sono sempre visti di buon occhio [i pregiudizi sono dietro l'angolo]. Questo non significa che non siano intelligenti e che non abbiano delle doti eccezionali, a volte sono anche meglio delle persone comuni... ognuno si sceglie la propria vita in base alle proprie attitudini personali. Resta comunque il fatto che l'assuefazione, e questo va sottolineato, non è intrinseca del media videoludico ma è generata da una "ossessione", come riporta il grafico, ovvero dal desiderio di un individuo di completare tutte le missioni o sbloccare tutti gli achievements completando il titolo al 100%. Ma non è colpa del gioco, dipende dal temperamento di ogni persona e questo, in qualche modo, è legato alle nostre esperienze ed è specchio della realtà in cui si vive. Invece di curarlo e ritenerlo "malato", sarebbe più opportuno come genitori chiedersi il "perché" di queste sue scelte, del motivo che lo spinge a sfogarsi con un videogames violento. Sarà forse il caso di rivedere il clima familiare [se non erro i genitori, in questo caso, erano divorziati e non avevano mai tempo da dedicargli] e di creare un habitat più adatto alle sue necessità?
3) Non era assolutamente necessario far intervenire le Forze dell'Ordine. Se proprio volete "curare" vostro figlio esiste una clinica a Roma di "disintossicazione videoludica", ma affinché la terapia abbia successo è necessario che la persona interessata sia convinta di voler guarire da questo problema [e ovviamente questo succede nell'1% dei casi forse, ci si sente bene sfogandosi in una realtà virtuale]. Ancora più inappropriato mi è sembrata l'idea di rendere questo caso pubblico portandolo su Forum di Mediaset, in quanto non ha fatto altro che creare ancora più disinformazione di quella che è già diffusa tra gli italiani [preciso, le vecchie generazioni di italiani] e l'ha reso a tutti gli effetti un caso nazionale. Vostro figlio non sarà certo né il primo né l'ultimo ad avere questi problemi, ma non ci sono soluzioni come potete ben capire e come con questi 6000 caratteri sputati ho cercato di farvi capire. "Vivi e lascia vivere".
EDIT: appena viene pubblicato il video della puntata ve lo linko per completezza... che amarezza.

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