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Forza maggiore: lezione di antropologia svedese

Creato il 18 maggio 2015 da Presidenziali @Presidenziali

Titolo Originale: Turist Regista: Ruben Ostlund Sceneggiatura: Ruben  Ostlund Attori principali: Johannes Bah Kuhnke, Lisa Loven Kongsli, Vincent Wettergren, Clara Wettergren, Kristofer Hivju Fotografia: Fredrik Wenzel. Montaggio: Jacob Secher Schulsinger Produzione: Svezia, Francia, Norvegia, Danimarca.Distribuzione: Teodora. Genere: Drammatico Durata:118 minuti.Guarda il trailer

Forza maggiore: lezione di antropologia svedeseTomas, Edda ed i loro figli, Vera e Harry sono in vacanza sulle Alpi francesi. Alcuni scatti tra le nevi, nella più classica delle consuetudini dei turisti, li immortalano come la famiglia perfetta, come uscita da una pubblicità. 
A pranzo  sulla terrazza della moderna struttura che li ospita si ritrovano ad assistere ad un’imponente e spettacolare “valanga controllata”. La valanga tuttavia ha dimensioni e proporzioni inaspettate che sembra travolgere con tutta la sua irruenza gli ospiti dell’hotel.Questa improvvisa situazione di pericolo spinge Tomas ed Edda a comportamenti totalmente diversi ed inaspettati che cambierà per sempre le loro vite. 
La valanga non li travolgerà, ma niente sarà più come prima.
Forza maggiore è diretto e scritto dal 39° enne svedese Ruben Ostlund, ha riscosso un positivo riscontro di pubblico e critica ed è stato premiato nella sezione Un Certain Regard a Cannes 2014 con il Premio della Giuria. 
Con uno sguardo distaccato, freddo, non partecipe, il regista osserva i protagonisti e le loro reazioni come uno studioso analizza il comportamento animale. I protagonisti si muovono in un ambiente lussuoso ma estraneo, alienante ed asettico, ed il fatto che non si trovano nel loro "habitat naturale" aumenta la tensione.     
Forza maggiore è come una puntata del “Mondo di Quark” dedicata allo studio del genere umano dopo un evento traumatico. 
Scadenzato giorno dopo giorno come fosse il diario di un laboratorio, i protagonisti sono osservati ogni mattina nel bagno e, riflessi nello specchio, sembrano come studiati dietro un vetro. Giorno dopo giorno si passerà dalla famiglia felice, immortalata nelle foto, alla totale disgregazione ed incapacità di comunicare. 
In questo contesto Forza maggiore è un’analisi sui comportamenti e sui meccanismi sociali che ci contraddistinguono, il tutto con un sapore surreale fortemente amplificato dall’estraniante paesaggio innevato, quasi lunare. In caso di un forte trauma è il genere, maschio o femmina, che fa la differenza nel nostro tempo? Come ci comportiamo in caso di pericolo? Come reagisce il resto del "branco"? Come si ricostruisce un’armonia in caso di perdita della fiducia?  
Se vi piace un cinema che riflette sull’esistenza andate a vederlo, con il giusto distacco però, come dietro uno specchio, mi raccomando!

Voto 6,5

Forza maggiore: lezione di antropologia svedese

la famiglia "in vetrina" 



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