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Foschi: "Tornare a Palermo? È una cosa alla quale aspiro da sempre, se Zamparini chiama torno subito

Creato il 04 marzo 2015 da Univeryo7p
Rino Foschi se le dico Palermo lei cosa pensa?
«Divento patetico. Penso ai sei anni più belli della mia carriera e credo anche di poter dire i sei anni più belli del Palermo di Zamparini. È vero, gente come Sabatini ha fatto bene per due anni, Perinetti ha avuto alti e bassi, ma io sono stato quello che ha fatto di più a livello sportivo e finanziario».
••• In che senso?
«Abbiamo conquistato la promozione in serie A e l’Europa. Nel 2009 ho chiuso con una plusvalenza di 54 milioni di euro. Poi, guardi in giro per il mondo. Le faccio due esempi: Cavani e Sirigu oggi giocano nel Psg».
••• Domenica si sfidano la squadra della sua vita e la squadra della sua città. Che partita si aspetta?
«Una partita molto dura e per me molto impegnativa dal punto di vista delle emozioni. Ricordo quando venni a Palermo con il Genoa e strappammo un pari. Alla fine il Genoa si salvò e il Palermo andò in B. Da un lato ero felice, dall’altro ero dispiaciuto». 
••• Un po’ quello che le potrebbe capitare domenica?
«Per noi vincere sarebbe fare un grande salto verso la salvezza. Quindi, tutto il bene che voglio al Palermo viene messo da parte per novanta minuti perché per noi restare in A sarebbe un traguardo storico. Il Palermo ha tre marce in più di noi, ma noi lottiamo per sopravvivere».
••• La sua storia e quella del Cesena, s’intrecciano con quelle del Palermo e di Iachini.
«Quando Zamparini era a Venezia io ero il suo direttore sportivo e Iachini il nostro allenatore. Un giorno il presidente mi chiama e mi dice: “Prendiamo il Palermo. Hai quindici giorni per sistemare tutto”. Spostai ottanta giocatori, presi Glerean per il Palermo, Belotto per il Venezia e mandammo Iachini al Cesena».
••• La sua operazione migliore?
«Nel complesso sì se consideriamo i tanti movimenti fatti e i risultati che poi ottennero il Palermo e il Cesena. Io lavoravo per il Palermo, ma da lontano mi occupavo anche del Cesena».
••• Tutto con la regia di Zamparini?
«Zamparini, spero non si offenda nessuno degli altri dirigenti con i quali ho lavorato, è il miglior presidente che abbia mai avuto. È uno che capisce molto di calcio anche se questo può diventare un’arma a doppio taglio e lui ti può mettere sotto». 
••• Dica la verità, se Zamparini le chiedesse di tornare a Palermo?
«Risponderei subito di sì. È una cosa alla quale aspiro da sempre, ci penso spesso. Con Zamparini i rapporti sono sempre ottimi. Ci sentiamo spessissimo e parliamo tanto di lavoro. A volte è più freddo e altre più caloroso, ma questo deriva dalle giornate e da come sono andate le partite. Fa parte del suo carattere».
••• Adesso lei vorrebbe proporgli Defrel?
«Io ho solo detto che Defrel mi sembrerebbe un buon elemento per sostituire Dybala anche se Dybala non è facilmente sostituibile. Vediamo come finisce il campionato e vedremo quale sarà il futuro di Defrel».
••• È Dybala l’uomo che teme maggiormente del Palermo?
«Del Palermo temo tutto. Iachini è riuscito a creare un gruppo solido. Non è il Real Madrid, ma Beppe è riuscito a tirare fuori il meglio possibile. Prenda Vazquez ad esempio».
••• Cosa l’ha colpita nel caso di Vazquez? 

«Da oggetto misterioso è diventato un punto fermo del Palermo. Del resto, Zamparini ha sempre creduto in Vazquez così come ha sempre creduto in Dybala ». 
••• Guardiamo in casa sua. A Cesena l’allenatore è Di Carlo, una vecchia conoscenza dei tifosi rosanero.
«Con lui vado a cena il giovedì e a volte, invece di parlare di Cesena, ci ritroviamo a discutere di Palermo. Anche lui ha ottimi ricordi di quella sua esperienza. Mi piace la sua carica. È quello che crede più di tutti nella salvezza»

••• E poi nel Cesena gioca anche Brienza. 

«È il “Messi di Cesena”. A Palermo con me segnò undici gol nel primo anno di Guidolin. Ha trentacinque anni, ma la sua classe è ancora cristallina».
Questo è un articolo  pubblicato da La Repubblica ed. Palermo di oggi, ed è stato selezionato da  Edicola Rosanero per Rotocalcio.org. 
Fonte: Rotocalcio.org

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