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Fotografia della Storia o Storia della Fotografia. Gli anni di piombo

Da Leragazze

anni di piomboSono stati anni bui e tempestosi, parafrasando Snoopy.

Anni di contrasti, contraddizioni, verità mai svelate, disinformazione e propaganda, paura e incertezza.

Sono stati anni di terrore, eversione, stragi. Strategia della tensione e leggi speciali. Sequestri di persona, attentati, centinaia e centinaia di morti e feriti, migliaia di denunce e condanne per migliaia di anni.

Secondo le parole del giudice per le indagini preliminari di Savona Fiorenza Giorgi in un decreto del 1990, “dal 1969 al 1975 si contano 4584 attentati, l’83% dei quali di chiara impronta della destra eversiva (cui si addebitano ben 113 morti, di cui 50 vittime delle stragi e 351 feriti), la protezione dei servizi segreti verso i movimenti eversivi appare sempre più plateale”.

Erano gli anni di piombo. Così è stato chiamato il periodo che comprende gli anni Settanta e che travolse, oltre l’Italia, anche altri paesi europei, in particolare la Germania Ovest.

Non ho titolo né competenza per entrare nel merito dei tragici avvenimenti di quegli anni, rimando agli storici che se ne sono occupati. Qui mi limito a proporvi la fotografia che è diventata di fatto l’icona degli anni di piombo. Fu scattata a Milano il 14 maggio del 1977 e ritrae Giuseppe Memeo che punta la pistola verso la polizia durante una manifestazione.

Per leggere le puntate passate e future (è possibile anche questo nel Blog delle Ragazze

;)
) cliccate sull’argomento “Storia della Fotografia” alla fine del post.


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