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Fotografie da urlo al MIA: Elio Ciol e Matteo Mezzadri

Creato il 17 maggio 2013 da Polistyles Hot&cool
Qualche giorno fa mi sono infilato su un treno regionale per Milano con destinazione MIA, la fiera d'arte dedicata alla fotografia.
Con me un drappello di fotografi torinesi capitanati da Claudio Cravero, con la partecipazione stra ordinaria di Ina Maier, Nicola Paroldo e molti altri.
A parte un'iniziale ostilità da parte di un press office sostenitore della teoria del sospetto (Chi sei? ma siamo sicuri che scriverai? Devi scrivere o vuoi solo curiosare?) che mi ha costretto ad abbaiare e con gran fatica, la visita meritava il viaggio.
Solo gallerie, solo di fotografia, ogni galleria porta un artista, due al massimo, stand non enormi ma grandi abbastanza per presentare il lavoro degli artisti. Come sempre in questo tipo di manifestazioni un bel po' di fuffa venduta a prezzi insensati (secondo noi), molte cose buone e alcune folgorazioni straordinarie. Tra queste, due artisti italiani, distanti anni luce per età, formazione, poetica.

Elio Ciol, Sogni di Prosperità, 1985

Elio Ciol, Sogni di Prosperità, 1985


Elio Ciol, EUR-Roma, 1955

Elio Ciol, EUR-Roma, 1955


Elio Ciol è un signore friulano, classe 1929, che sinceramente nessuno di noi aveva mai sentito nominare prima. Eppure i suoi bianchi e neri hanno una potenza mai vista, sia che si tratti di immagini del periodo neo realista (magistrale una piazza San Marco dove uomini e piccioni sembrano una cosa sola, datata 1955), sia che si tratti di scatti più recenti, dove il paesaggio (campi con nuvole, tagli di luce improvvisa, alberi scultura) diventa quasi elemento astratto. Ciol ha alle spalle una carriera di tutto rispetto, ma da buon friulano è sempre rimasto lontano dai grandi giri. Oggi ha una brava gallerista, Sara Sist, che sa raccontare oltre che vendere e un figlio stampatore di altissima qualità. I prezzi delle sue opere sono sorprendentemente bassi in proprorzione: tra i mille e i duemila, quando grandi fotografie sotto plexiglass tuttofumo-nientearrosto vengono proposte a 12-15 mila. Se avessimo potuto, avremmo fatto shopping perchè il valore delle opere di Ciol non potrà che aumentare....

Matteo Mezzadri, Città minime 1, 2012

Matteo Mezzadri, Città minime 1, 2012


Matteo Mezzadri, Città minime 8, 2012

Matteo Mezzadri, Città minime 8, 2012


Del quarantenne parmigiano Matteo Mezzadri ci ha colpito il suo progetto Città minime. Skyline di città, anonime ma anche iconiche, realizzati in studio a base di mattoni da edilizia. Mezzadri ci sa fare con la mise en scéne, c'è poco da dire, dopo un perfetto allestimento del set lo scatto è "solo" il capitolo finale. Tutto molto "analogico", nel senso che anche gli elementi apparentemente figli di Photoshop, come il cielo e il fumo delle ciminiere, sono il realtà frutto di lavoro in studio, tra macchine del fumo (per il cielo), tubi innocenti e gas refrigeranti (per le ciminiere), luci continue (per il sole). Molto ben gestita la luce, in uno dei pochi progetti visti al Mia col sapore di nuovo.
Paolo

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