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Fra destra e sinistra, in un mondo confuso...cosa ne rimane?

Creato il 04 aprile 2014 da Alessandro @AleTrasforini
"[...] Il Novecento si è chiuso con una fuga disordinata dalle appartenenze politiche che ne avevano strutturato, nel bene e nel male, l'esperienza storica. 
E' quanto accaduto alla coppia 'Destra/Sinistra', valuta corrente essenziale dello scambio politico nelle democrazie occidentali, base di un sia pur precario 'ordine del discorso' dotato di una propria sintassi condivisa. [...]
Ciò che più sorprende è che le distanze politiche tra Destra e Sinistra si vanno riducendo nell'immaginario collettivo, fin quasi a perdere senso, proprio nel momento in cui le distanze sociali [...] sul piano planetario vanno crescendo o comunque rivelandosi in una dimensione fino a ieri ritenuta intollerabile. 
Che questo appannamento si manifesti proprio nel momento in cui, su scala globale, lo scandalo della diseguaglianza esplode in tutta la sua evidenza, la dice lunga sul male oscuro che sembra minare oggi, nel profondo, la razionalità politica e [...] la sfera stessa del 'politico', così come la nostra modernità l'ha concepito. [...] i professionisti della rassicurazione vanno da tempo ripetendo che va bene così. Che questo attenuarsi del contrasto tra opposte identità collettive è normale. 
Di più: che è il segno della compiuta normalizzazione, di un [...] passaggio della politica, finalmente, dallo stato adolescenziale a quello della maturità, [...] a una conquistata dimensione pragmatica, in cui la ricerca comune delle soluzioni possibili prevale sull'enfatizzazione dei problemi.
Tuttavia [...] non riescono a dissipare del tutto la sensazione di un 'disordine nuovo'.
L'impressione è che questa politica finalmente liberata dai propri consolidati 'riferimenti ideologici', più che pragmatica, sia caotica. [...] sia al contrario minata da una accentuata vuotezza, da una crescente inconsistenza di forme e figure. 
[...] le ragioni della 'famigerata' contrapposizione tra Destra e Sinistra sono ancora tutte lì, sul tappeto 'globale', [...] potenziate e ingigantite dall'unificazione dello spazio planetario.
Quello che manca [...] sembrano essere [...] le soluzioni e i soggetti politici disposti a farsene carico. 
Cosicché è difficile sottrarsi alla sensazione che questo indifferenziato convergere di programmi e proposte su un repertorio ristretto di atteggiamenti condivisi [...] non derivi, in realtà, dall'approdo a uno stile di risposta razionale alle sfide del tempo, ma da una non dichiarata né dichiarabile impotenza, da un'obiettiva assenza di risposte possibili, all'interno dell'orizzonte politico contemporaneo, alle questione vitali del nostro vivere in comune. 
Il che equivarrebbe [...] al fallimento della politica in quello che costituisce, in senso proprio, il suo compito qualificante. 
Per questo dobbiamo interrogarci sul carattere e sul destino della crisi d'identità delle tradizionali famiglie politiche: se si tratti [...] di un appannamento contingente, di un fenomeno di assestamento e di riallineamento destinato a essere più o meno rapidamente superato, o se, al contrario, non si sia di fronte a una caduta strutturale, alla 'cronaca' di una morte più volte annunciata. 
E più in generale, dobbiamo interrogarci sul rapporto che lega l'estenuazione dell'antitesi 'Destra/Sinistra' alle sorti e alla crisi del 'politico' in quanto tale: se questa perdita di consistenza delle consolidate identità contrapposte [...] non rinvii [...] a una parallela e più radicale perdita di contatto tra 'politica' e 'mondo', a una sua inedita 'inoperosità', che rivela a sua volta lo stato avanzato di decostruzione dei fondamenti stessi su cui essa si era fondata fino ad ora. [...]"
(da: Prologo - "Post-Sinistra, Cosa resta della politica in un mondo globalizzato", M.Revelli, iLibra, Editori Laterza-La Repubblica)
FRA DESTRA E SINISTRA, IN UN MONDO CONFUSO...COSA NE RIMANE?

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