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Frecciatine da Vogue

Creato il 25 gennaio 2011 da Hermes
Leggevo due intelligenti considerazioni di Franca Sozzani a riguardo della moda e della moda maschile, scaturite da due domande frequenti:
Perchè gli addetti ai lavori nel mondo della moda si vestono così male?
Perchè gli uomini si vestono in modo così piatto?
Rispondiamo alla prima: la Sozzani, sinteticamente, dice: "Perché? Per essere fotografate e intervistate. Per essere eccentriche per la gioia dei blogger di cui non si sa neanche che blog abbiano e dei fotografi di riviste che non si sa neanche di che riviste siano e che, se si sanno, sono così cheap che è meglio dimenticarle. E comunque poi pubblicano sempre il peggio. Si sa, e fa parte del gioco. [...] vogliono essere diverse senza sapere che la diversità non la si costruisce per qualche settimana all'anno, ma è un modo di essere innato. Altrimenti è un mascheramento, per non dire travestimento.
Tutto ciò rende la moda ridicola e non aggiunge nulla alla creatività. La moda è creatività, è gioco, è divertimento. Ma deve essere spontaneo come fenomeno, quando lo si applica alla propria persona. [...]Si diventa delle caricature di qualcuno che si pensa di essere.
Giustissime considerazioni, in cui leggo delle frecciate verso BryanBoy e, forse, Anna dello Russo.

Frecciatine da Vogue

Franca Sozzani


Frecciatine da Vogue

Anna dello Russo


Frecciatine da Vogue

BryanBoy


 Poi si continua: Perchè gli uomini si vestono in modo così piatto? La domanda che sorgerà ad alcuni, leggendo questa, è: ma non si contraddice la Sozzani dicendo No ad uno stile troppo eccentrico e no ad uno troppo piatto? No, semplicemente chiede che la moda sia spontanea: non ci sia eccentricità volgare dominata solo dalla voglia di apparire, nè moda piatta per la voglia di confondersi.
"Quando si prende l'aereo o il treno, durante la settimana, per un viaggio di lavoro, gli uomini sono talmente tutti vestiti uguali, con lo stesso abito grigio o gessato o blu e con il cappotto blu o l'impermeabile kaki, che ti viene istintivo chiederti se il look "replicante" è una "conditio sine qua non" per poter lavorare. - Dice la direttrice di Vogue Italia- No, è una scelta. Come una divisa. Omologazione maschile (vedi quella femminile per ragioni opposte).
E sin qui parliamo di banalità, perbenismo, borghesia. Tutti sinonimi di sicurezza estetica. Non ti fai notare e sei nei canoni prefissati di un certo mondo. Molto noioso. Ma "safe". Esci da questi canoni e diventa il caos: Dandy, Mods, Rocker, City Golf Player, Navaho Cittadino, Cowboy Urbano, Metropolitano Etnico, Playboy Seventies. E altri.
Nella strada ne vedremo pochi. In Italia poi pochissimi. La struttura mentale maschile non permette di osare più di tanto. Troppo azzimato, effeminato se osa colori e accostamenti impropri. Suscita attenzione, ma non sempre positiva.
Io non sono una fan delle sfilate maschili, ma devo ammettere che, se non ci fossero, la visione dell'uomo sarebbe ancora più noiosa. La moda di errori ne fa e ne fa fare in nome dell'innovazione. Orrende scarpe appuntite, poi tonde, poi squadrate, rigide e con la punta leggermente all'insù sono state imperdonabili. Eppure, quanti le hanno comperate e le hanno indossate - e purtroppo ancora le indossano - pensando di distinguersi così dall'abito grigio di tutti gli altri. E le camicie a righe trasversali? E il borsello? Pietà. Orrore degli orrori.
Ma, a parte tristi tentativi, l'evoluzione avviene con la sperimentazione e forse qualche esagerazione può spazzare via quella polverosa immagine maschile ancora oggi tanto radicata.
Anarchia. Scegliere quello che si vuole e non voler essere a tutti i costi come gli altri. Con un po' di critica estetica su se stessi."
Giustissimo. Ma come? Bhe, io credo che sia importante avere dei dettagli differenti: osare e portare gemelli tutti i giorni, una pochette a cui abinare i calzini , farsi cucire un foulard dentro la giacca, osare con un mega papillon alla Elbaz (Lanvin) o un enorme fiore all' occhiello.

Frecciatine da Vogue

Carrè Sichuan di Hermès


Frecciatine da Vogue

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