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Freelance: un posto al sole per tutti

Creato il 22 marzo 2011 da Kalaris @EssereFreelance


Freelance: un posto al sole per tutti

Mi capita sempre più spesso di ripeterlo di questi tempi: “C’è posto per tutti!”, e io ci credo veramente, per quanto molti mi guardino con occhio storto.

Per quanti liberi lavoratori vaghino qua e là, dentro e fuori la rete internet, di lavoro c’è n’è in abbondanza, mentre di professionisti, e mi riferisco a quelli veri e con il marchio D.O.C., non ce ne sono poi così tanti.

Ovviamente parlo di professionisti freelance che si propongano come scrittori, blogger, articolisti, ma lo stesso discorso è valido per programmatori, grafici, esperti di marketing e chi più ne ha, più ne metta.

Personalmente credo che sia inutile nascondere le proprie fonti di “approvvigionamento lavoro”, stupido non passare alcuni dei propri contatti, e controproducente tenere nascosti i propri referenti!

In fondo il web offre un piccolo posto al sole a tutti, specie agli scrittori freelance dotati di un certo spirito d’iniziativa e voglia di fare.

Web troppo affollato?

Alcuni si lasciano prendere da una paura tacita: come farsi strada in un mercato tanto affollato? Aver paura è, tanto per cominciare, il modo sbagliato per inaugurare la propria attività. Il fatto che io sia ormai da qualche anno sul mercato, e che ancora lavori con una buona costanza, migliorando giorno per giorno il mio lavoro, significa che per davvero c’è posto per tutti e si può essere scrittore e freelance insieme.

Per freelance motivati, che si stanno lasciando prendere dal timore d’essere in troppi in questo settore giovane e fresco è bene ricordare che:

  • ogni giorno nascono “freelance” come fossero funghi, convinti che la professione di scrittore web sia un passatempo divertente. Quando si rendono conto che le cose vanno un pelino differentemente e che per guadagnare qualche euro si deve faticare, abbandonano il campo;
  • da non sottovalutare il fatto che non tutti i freelance siano affidabili. Questo tira l’acqua al mulino del blogger professionale, che fa seguire alle promesse consegne puntuali e lavori efficienti. E alla lunga la costanza e la correttezza pagano sempre;
  • non dimenticare inoltre che nel nostro settore il cliente si fidelizza molto facilmente. E’ probabile che chiunque si sia trovato bene una volta, richieda lavori anche per una seconda, terza, quarta volta, creando un rapporto di lavoro non continuativo, eppure appagante. Essere ricercati da un vecchio cliente è la conferma che il lavoro svolto, era di qualità. Personalmente è da mesi che non cerco nuovi clienti, dato che, fortuna vuole, quelli che ho da tempo mi tengano già notevolmente impegnata;
  • l’esperienza non va mai sottovalutata, e solo quando la si è accumulata la si potrà far valere. Un freelance con esperienza sarà sempre un passo avanti alle giovani leve, sta al professionista far valere in positivo o negativo questa “saggezza”;
  • infine, non meno importante, il talento. Senza si arriva davvero poco lontani, per quanto ci sia passione e costanza. Per farsi chiamare scrittori freelance, un briciolo bisognerà averlo. Quindi prima di tutto umiltà e pazienza: lascia che siano gli altri ad inizio a chiamarti scrittore J!

Rafforzare il proprio business

Detto questo, adagiarsi sugli allori è un errore che un freelance non può davvero permettersi. Ogni giorno infatti dovrà tentar di migliorarsi in molti modi diversi. Si potrà ad esempio specializzarsi. Qualunque lavoratore specializzato, in qualunque parte del mondo verrà pagato di più e maggiormente stimato. Si potrà inoltre cercar di capire cosa si sa fare meglio degli altri, potenziando ancor di più quell’aspetto.

Infine, non mi stancherò mai di dirlo, se si vuole operare sul web, si deve avere sul web una vetrina e dunque un proprio blog o sito web che racconti quel che serve di te, della tua professione, dei tuoi successi, delle tue capacità. Negli ultimi tempi sta diventando sempre più importante inoltre socializzare. Come? Ovviamente tramite aggregatori e social  network. Qui si troveranno lettori e potenziali clienti.

Che ne dici tu? Troppi freelance in ballo? Il mestiere ti va stretto?

Photo Credit: janram49


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