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Frittata di pasta....vecchi rimedi

Da Babette
Ancora non sono salita nella calda e casciarona Roma, mi sono dilungata un pò di più qui nel vecchio paese, alla fine della terra, per via di alcuni documenti e dati che devo prendere riguardo al mio lavoro di tesi. Ero appena tornata da una passeggiata tra vecchi cortili  e giardini, dimenticati da dio e dagli uomini, dove C. che in maniera adorabile, si è prestata a farmi da paziente modella, quando ho cominciato a sistemare tutto l'occorrente per il mio serale momento di riflessione, sotto al porticato dai grandi archi, con un libro poggiato sullo scalino, la mia caraffa di te o d'acqua a seconda, il quaderno di schizzi rilegato in pelle, il lapis troppo malconcio, il diario scomposto dei miei giorni...All'imbrunire gli uccelli si preparano per la notte, si radunano intonando antichi canti e dopo alcuni volteggi in aria, scelgono il posto più sicuro per la notte, la chioma dell'abete del mio vicino si appesantisce ricevendo d'un tratto il peso dello stormo appollaiato e la viuzza silenziosa risuona di quel cinguettare sottovoce, prima che arrivi il giorno. Il cielo è nuvolo, bianco latte, piccole gocce di umidità si fermano a mezz'aria, il silenzio a volte può essere disarmante, fa spazio a timori e paure che aspettano l'imbrunire per farsi forza e uscire dal piccolo covo in cui si nascondono. Poi un fruscìo, una gazza rompe il silenzio e squarcia il cielo con il suo colore, in tutto quel bianco, come una goccia di caffè nel latte. Si sistema sul muretto e mi osserva. Sorrido. Ari non si accorge di nulla, sta sognando caccia grossa al cinghiale, probabilmente, visti i sommessi ululati che fa, muovendo in maniera sfrenata le sue zampe. Il cellulare si sgranchisce, è L., rispondo. Porto le mie gambe sulla poltrona, un piccolo riflesso della mia immagine si propaga nella pozza d'acqua vicino allo scalino. Parliamo dei nostri timori, di ciò che si è disposti a mettere in gioco, parliamo di ciò che non è andato, di storie differenti, di ciò che non sappiamo avere di fronte, parliamo di uomini e temporali, di navigare a vista, di non accontentarsi, di avere coraggio. E' bello sentire la voce di un'amica la sera, le paure scappano via e t'accorgi che anche loro hanno dei punti deboli. Disegno una barca che imperterrita va dritta verso  l'orizzonte, non sembra temere il temporale che la strattona da un'onda all'altra. Le stelle mi guardano e mi viene in mente "punta alla luna mal che vada avrai vagabondato tra le stelle" chiamerò L. per dirgliela..
FRITTATA DI PASTA 
Frittata di pasta....vecchi rimedi
Ingredienti:
1 o 2 piatti di pasta condita avanzata del giorno prima (preferibilmente spaghetti),2 uova,pangrattato,4 o 5 foglie di menta,prezzemolo,olio evo,sale qb,latte se necessario
In una coppa miscelate gli ingredienti, uova, spaghetti, menta, prezzemolo, tritato, pangrattato, se l'impasto è molto asciutto potete aggiungere  un goccio di latte. Lasciate qualche minuto, in modo che si insaporisca bene e preparate sul fuoco la padella antiaderente con un filo di olio ben disperso per tutta la superficie anche sui bordi. Versate il contenuto e abbassate di fiamma, coprendo con coperchio! Giratela con coraggio, senza avere paura, aiutandovi con il coperchio e fate continuare la cottura.Servite con dell'insalata fresca.

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