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Frittata di Zucchine e Pancetta al Forno

Da Lauradv @antroalchimista
Frittata di Zucchine e Pancetta al Forno
Chissà perché una semplicissima frittata è una pietanza che da sempre mette sempre tutti d’accordo e nella sua estrema semplicità porta tanta allegria in tavola. Immancabile nelle scampagnate il sostanzioso panino con la frittata, una specie di ghiotto rito a cui pochi sanno rinunciare! Senza dubbio la frittata di zucchine, insieme a quella di cipolle, può considerarsi a tutti gli effetti un piatto povero della tradizione italiana. Per molto tempo la frittata è stata infatti una tra le pietanze base della nostra civiltà contadina: un piatto di minestra e una fetta di frittata con quello che offriva l’orto (soprattutto le erbe spontanee) e la cena era servita. Oggi la frittata rientra a tutti gli effetti tra quelle ricette facili e veloci che vi permetteranno di imbastire una cena da leccarsi i baffi anche quando il vostro frigorifero o la vostra dispensa sono desolatamente vuote. Basta solamente lavorare con un po’ di fantasia e riciclare quel poco che si ha in casa secondo la nobile arte del riciclo, proprio come facevano le sagge massaie d’un tempo. Quella proposta oggi, inoltre, non è cotta in padella bensì al forno. Sinceramente la preferisco, risulta più compatta, leggera e decisamente meno unta e poi non dovrete impazzirvi in strani esercizi al limite del surreale per rigirarla.
Curiosità: nel film “Il secondo tragico Fantozzi” il famoso “frittatone” con le cipolle accompagnato da birra gelata e rutto libero rappresenta il rifiuto, almeno all’interno delle mura domestiche, di quelle regole di buona educazione di stampo “ipocrita-borghese” con cui il Rag.Fantozzi, travet del ventesimo secolo, si scontra nella sua quotidianità lavorativa. Fonti storiche narrano che nel 1535, presso la Certosa di Padula (Salerno), fu preparata una frittata con 1000 uova in onore di Carlo V di Spagna che, di rientro vittorioso da Tunisi insieme al suo esercito, si fermò presso la Certosa. Ancora oggi ogni 10 agosto si celebra il ricordo di questo evento. Il Guinness della frittata più grande del mondo va invece a Scheggino, un piccolo borgo della Valnerina, dove quest’anno in occasione della manifestazione “Diamante Nero” dedicata appunto al tartufo, è stata preparata una frittata con 2.500 uova (l’apertura delle uova è iniziata alle 6 di mattino e terminata alle 11) a cui sono stati poi aggiunti 50 Kg di tartufo nero di Scheggino.
Frittata di Zucchine e Pancetta al Forno
Ingredienti per 4 persone
5 uova
60 ml latte
3 zucchine medie
2 scalogni tritati
50 gr di pancetta dolce a cubetti
3 cucchiai di parmigiano
50 ml di formaggio Emmentaler tritato
Olio extravergine d’oliva
1 cucchiaino di basilico tritato
50 ml vino bianco secco (per l’antro Vinchef)
Un pizzico di pepe bianco
Pane grattugiato
Sale
Preparazione
Pulire le zucchine e con l’aiuto di una mandolina tagliarle a rondelle sottili. In un tegame antiaderente scaldare un cucchiaio d’olio, aggiungere gli scalogni e farli soffriggere per qualche minuto. Aggiungere poi le zucchine e la pancetta dolce. Fare rosolare per 5 minuti. Sfumare con il vino bianco e farlo completamente evaporare. Salare e proseguire poi la cottura a fuoco medio per altri 8/10 minuti (le zucchine dovranno risultare tenere), se necessario aggiungere qualche cucchiaiata di acqua calda. Levare dal fuoco, incorporare il basilico, 2 cucchiai di parmigiano e lasciare intiepidire. Preriscaldare il forno a 180°. In una terrina sbattere le uova con il latte, aggiungere un cucchiaio di parmigiano, un pizzico di pepe bianco e regolare di sale. Aggiungere le zucchine intiepidite e amalgamare per bene il tutto. Foderare una teglia tonda con carta forno, ungerla con un velo d’olio e spolverarla con il pangrattato. Aggiungere il composto di uova e zucchine, livellarlo bene e completare con il formaggio tritato. Infornare a 180°per circa 30 minuti (sulla superficie deve formarsi una crosticina dorata).
Abbinamento consigliato: il piatto proposto oggi ha una struttura delicata, una spiccata tendenza dolce e grassa, una buona aromaticità e una certa untuosità. In abbinamento consiglio un vino bianco, giovane, secco, fresco, di media struttura e buona sapidità, discretamente morbido e caldo come un Colli Perugini Grechetto dal colore giallo paglierino e dai sentori fragranti, fruttati (pesca gialla, pera, banana) e floreali (ginestra e mandorlo).
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