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Frittelle di melanzane e menta

Creato il 14 agosto 2012 da Povna @povna

Se una mattina d’estate capita di svegliarsi in una piccola città in preda alla bufera di vento, quello è il giorno giusto per darsi alla cucina. Se poi nel frigo giace un’unica melanzana piangente (residuo di una scorribanda che ha portato alla realizzazione di caponata, torta salata, parmigiana e vario altro nel giro di una sola settimana), mentre dal davanzale occhieggia, verdissima, la menta, il dado è sicuramente tratto. E la ‘povna può agganciarsi il grembiule anti-unto, e mettersi con gusto a frittellare.
Per farlo, prende quella melanzana negletta, le fa sputare, amaro, il sangue (solito metodo: fette spesse mezzo centimetro, e poi mezz’ora sotto sale), la sciacqua e la taglia a dadi piccolissimi. Li mette in una ciotola, aggiunge sale, pepe, menta (tanta) e basilico tritati. Li lascia stare un po’, perché si insaporiscano. Nel frattempo, prepara una pastella semplicissima: acqua (se c’è gassata, se no pazienza), farina e sale. Sempre se c’è (cioè: se lei la sta bevendo per mantenersi fresca) ci sta bene uno spunto di birretta (perché friggendo gonfi), se no, se ne fa a meno. Quando è pronta (ci vuole pochissimo), versa tutti i dadini nell’impasto, mescola con un cucchiaio, e poi con quello stesso versa porzione del composto nell’olio bollente (la ‘povna usa quello di arachide, ma è laica dentro, quindi lascia a ciascuno la scelta che più piace). Lascia cuocere fino a doratura da entrambe le parti (salando in cottura, ché serve a far sputare l’acqua, e a rendere le frittelle più croccanti), poi scola e serve calde. Con contorno di un bell’aperitivo fresco. Per esempio un Mojito classico. Oppure, a esagerare, un Mint Julep.


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