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Fronte del Parto - un cineracconto pulp

Creato il 22 gennaio 2013 da Connie
Fronte del Parto - un cineracconto pulp
Dai, ammettiamolo, tutti ci facciamo i film ollivuddiani sulla nostra vita - "Come sarà il mio matrimonio, come saranno le mie vacanze, come sarà  questa storia d'ammore"? -  E giù che partono le scene dei filmetti da carampana con taffeta, cenette romantiche, decorazioni color crema, scenari divertenti e romantici. Ecco io c'avevo provato a farmi il film del mio parto. 
Nella parte del mio fidanzato un Ryan Gosling ( però non quando è troppo palestrato ma quando è piu' orsacchiotto), nella mia parte una Anne Hathaway ( però tirata a figa non quando fa la cozza), nella parte del ginecologo Gandalf ( non Ian  Mckellen, proprio Gandalf ) e nella parte dell'osterica tata Lucia.  Scena uno - esterno di moderna clinica con fontana e fiori.  Scena due - coppia di giovani innamorati che corrono affannati lungo un corridoio di ospedale, bellissimi, fonatissimi, con set di valigie Vuitton. Lei in preda alle doglie, dopo essere stata ricoverata fra risatine, battute e faccette ironiche, comincia a partorire e scossa da un dolore pari a quello di un leggero mal di testa rinuncia al suo charme e alla sua classe per lasciarsi andare a qualche "acciderbolina che dolore". Ryan intanto la sostiene e cerca di non svenire nell'ilarità generale.  Scena tre - ecco Gandalf che saldo e autorevole impartisce ordini a tata Lucia e "spinga Anne, spinga" e nasce un bel bambino di circa 4/ 5 mesi, rosa e urlante... MACOSTOGRANCAZZO! Il mio parto è durato venti ore. Venti ore!  Lo sapete cosa si fa in 20 ore? Si va al mare, si mettono i piedi in acqua, si fa una mangiata di pesce e si torna. Ore 01:25 della notte: vengo colta da dei dolori allucinanti come se tutti i sette nani e Biancaneve mi stessero picconando le budella. Ecco, dalle 01:25 alle 06:00 di mattina immaginatevi i sette nani ogni 7 minuti. Ore 06: 00 la scena che si è presentata al mio fidanzato era questa:

Ore 7:00 prendiamo atto del fatto che forse è meglio andare in ospedale dove ci comunicano che io sono una sanissima donna e che quindi partorirò con dolore e in maniera fisiologica cioè "col cazzo che ti diamo qualunque cosa per aiutarti a soffrire meno". Per le prossime seguenti dodici ore sarà proiettato in loop il film "Alex l'ariete" con uno straordinario Aberto Tomba e un' intensa Michelle Unziker, così perchè capiate la mia sofferenza. Un' agonia sorda, continua e prolungata che si è protratta fino alle ore 19:00.

Ore 19:00 in preda ad una trasfigurazione mistica la Connie vede apparire nell'ordine sul bordo della vasca da partoriente ed elencati da destra verso sinistra: San Giuseppe, San Pietro, Santa Teresa e un paio di  arcangeli non identificati.

Alle ore 20:50 sotto le premurose cure di un personale medico preposto solo ed esclusivamente a dirmi "spingi" quando anche io capivo benissimo che "o spingere o morire", è nata Nina.  Commozione generale in sala d'aspetto, fidanzato frignante, suono di campane in sottofondo, io che giacevo galleggiante in una jacuzzi ospedaliera simil brodo primoridale e pensavo a questa scena...

Insomma, adesso ho un appuntamento con tutte quelle che mi hanno detto:
- Il cesareo? Nooooo vuoi mettere il parto naturale, dopo un' ora sei in piedi!
- Io in quattro ore ho partorito. - Vedrai che dei chili presi ne perdi la metà in ospedale! Però in compenso sono sicura che da ora in poi capirò prima di tutti voi quando cambia il tempo perché mi farà male la pisella!

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