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Fuga di cervelli…dal cinema italiano

Creato il 28 ottobre 2014 da Postscriptum

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In questi giorni nelle sale italiane va in onda Tutto molto bello, il secondo film firmato Paolo Ruffini, che arriva più o meno un anno dopo il debutto dell’ex presentatore di Colorado con Fuga di cervelli. E che debutto.

Fuga di cervelli è il non film per eccellenza: per dovere di blog (e per masochismo anche) l’ho visto due volte e ne sono venute fuori tante di schifezze, così tante, che ci potrei fare sopra una rubrica intera.

Avevo letto e sentito di tutto su Fuga di cervelli, mi ero anche dovuto sentir dare del cinico perchè storcevo il naso dopo aver visto il trailer e il casting e quindi, con il dovuto tempismo, ho deciso di vederlo azzerando pregiudizi e aspettative. Non sapevo quello che mi aspettava e magari sarò davvero cinico, però, so riconoscere il male quando lo vedo e questo film è il male e fa male, al pubblico italiano inconsapevole e al cinema italiano di genere.

Andiamo a vedere, quindi, perchè secondo me Fuga di cervelli è spazzatura cinematografica.

Partiamo da quello che Fuga di cervelli sarebbe potuto essere.

Fuga di cervelli sarebbe potuto essere un film comico di rottura che, invertendo i canoni triti e ritriti della comicità italiana e attingendo a nuovi serbatoi di idee, avrebbe potuto ridare lustro al genere della commedia brillante sullo stile di Amici Miei di Mario Monicelli. Il paragone non è buttato lì a caso ma sottintende un ragionamento profondo: creare un prodotto comico che sia in grado di divertire e sorprendere trattando anche temi seri come la malattia, il divorzio, l’adulterio e l’alienazione sociale. Per fare ciò è necessario avere delle idee ben precise che non si esauriscano dopo 2 minuti dall’inizio, c’è bisogno di una sceneggiatura particolareggiata scritta con rigore e competenza e soprattutto non ripercorrere i filoni comici che hanno affossato questo tipo di film in Italia come la violenza verbale, la maleducazione e gli stereotipi.

Fuga di cervelli sarebbe potuto essere una spina nel fianco di fin troppi produttori che guadagnano soldi a palate sulle stronzate che portano al cinema i vari cinepanettoni: ripetitività e presunzione innaffiate dall’inconsapevole e inspiegabilmente incondizionato affetto di un pubblico il cui livello culturale cinematografico (e non solo) è in caduta libera da tempo.

Fuga di cervelli sarebbe potuto essere il riscatto di Youtube nei confronti delle televisione. La presenza di due youtubers piuttosto famosi avrebbe potuto dimostrare che si può fare intrattenimento al di fuori dei canali televisivi ormai pilotati dalla politica e dalla stampa di parte.

Fuga di cervelli sarebbe potuto essere un buon film, un film che avrebbe potuto far ridere e pensare, un film che avrebbe potuto divertire e trasmettere un messaggio.

Quello che invece Fuga di cervelli è. Purtroppo.

Fuga di cervelli è una gigantesca presa per i fondelli per gli spettatori che si aspettavano di vedere anche solo un segnale di ripresa nel mondo della comicità; è una presa in giro per chi cerca comicità intelligente ed educata e inoltre è una appropriazione indebita criminosa di personaggi e citazioni da altri film.

C’è un gruppo di amici composto da uno sfigato, un cieco, un paraplegico, un imbecille e Lebowski. Lo sfigato è innamorato della belloccia di turno ma non riesce a confessarle il suo amore così quando lei si trasferisce a Oxford per studio, la combriccola la segue per realizzare il grande sogno d’amore.

Fin qui la pillola va giù anche senza zucchero ma è nella sequenza delle scene che si nasconde il male assoluto. E’ nel casting che si trova il marcio e, soprattutto, è nella sceneggiatura copiata paro paro da una schifezza spagnola che sta l’immondizia più puzzolente. Il film è un remake di un omonimo film spagnolo di qualche anno fa: Ruffini lo ha preso, ha cambiato quel poco che è riuscito a inventarsi e poi lo ha rifatto in tutto e per tutto uguale. La sua regia inizia e finisce nella prima scena dove c’è una bella invenzione registica poi il nulla totale.

Nel cast, oltre a Ruffini, nella parte del cieco, troviamo:

– i Pampers nel ruolo dello sfigato e del paraplegico

– Frank Matano nel ruolo dell’imbecille

– Willwoosh nel ruolo di Lebowski

Ora, a parte la terribile idea criminale, schifosa e indegna di utilizzare un personaggio brillante creato dai Coen per questa immonda merdata, quello che stupisce è che sono stati ingaggiati due youtubers per offrire una comicità diversa dal solito, lontana dalle noiose atmosfere televisive, e invece i due aumentano la percentuale di schifo del tutto. Capiamoci, Matano parte bene, le prime scene in cui si vede qualche risata sincera me l’hanno strappata ma poi subentra lo schifo e la rassegnazione incondizionata ad esso. Willwoosh, che io non conosco come youtuber, è inutile come la presenza di un personaggio pesante come Lebowski. E inoltre le sue battute sono completamente e sempre fuori contesto. I Pampers sembrano i meno peggio specie se paragonati a un Ruffini che si ostina a ripetere battute come Puppa e Sto Cazzo come se non ci fosse un domani.

Il film dovrebbe basare tutto l’impianto comico sui fraintesi e le situazioni surreali. Vorrebbe essere così ma finisce per essere la sagra del rutto, della scoreggia e della volgarità: un disastro nero. E con un finale che più buonista e raffazzonato di così non si può: per la prima volta ho visto una scena riempitiva diventare la scena finale di un film. Mamma mia che schifezza.

Un mio amico, che rimarrà anonimo finchè lui non voglia diversamente, mi ha fatto notare che Ruffini viene dalla mirabolante scuola dei cinepanettoni perchè ne ha recitati diversi, quindi non poteva non esserne influenzato. E’ vero, ma anche io quando vado in bagno entro in contatto con gli escrementi, però non è detto che voglia andare in giro a tirarli in faccia agli altri.

Per finire, siccome non sono l’ultimo degli stronzi, vi consiglio di vederlo questo film così potete tutti rendervi conto di quale sia il livello di questi sedicenti registi che promettono innovazione e freschezza e invece finiscono per sguazzare nelle stessa melma che criticano dandosi tante arie quante ne avrebbe uno Zeppelin tedesco. E in più vi linko qua sotto i canali di Willwoosh e Frank Matano così potete vedere, dopo il film, quanto quello che sembra geniale su Youtube diventa merda quando viene edulcorato per tirarne fuori soldi.

Canale di Frank Matano

Canale di Willwoosh

Canale di Paolo Ruffini

 


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