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Fumo e fumatori: quanto costa davvero un pacchetto di sigarette?

Creato il 09 ottobre 2010 da Alessandro @AleTrasforini
FUMO E FUMATORI: QUANTO COSTA DAVVERO UN PACCHETTO DI SIGARETTE? Limitatamente alla sola Italia, la questione fumo assume contorni tutt'oggi di notevoli urgenza ed emergenza. Contrariamente alla gravità, se ne parla pochissimo. Le aziende produttrici provvedono a lavarsi la coscienza con scritte lapidarie su ogni pacchetto, da "Il fumo uccide" a "Il fumo nuoce gravemente alla salute". Così facendo si giustificano, ovviamente, gli introiti portati ai bilanci degli Stati interessati a legalizzare quella che in realtà è una droga, a tutti gli effetti. Attingendo a notizie provenienti dal web, si possono capire a piena consapevolezza i perchè di questa non segnalata droga: ogni anno, infatti, il solo erario statale italiano guadagna cifre pari ad un totale di 9,5 milioni di Euro. Negli ultimi 10 anni, a regime, le entrate sono aumentate circa del 113%. Si può leggere anche che, complessivamente, il fumo contribuisce a produrre introiti per un 3% sulle entrate fiscali complessive sul bilancio di uno Stato come quello italiano. Ipotizzando un costo di 100 per ogni pacchetto di sigarette, si avranno percentuali di costo così retribuite:
  • 58,5% versato nelle casse dell'erario a titolo di accisa;
  • 17% versato sempre alle casse dello Stato sottoforma di IVA;
  • 10% versato come guadagno del rivenditore;
  • 14,5% versato come guadagno del produttore primario.

Fumare e far fumare, dunque, conviene alle casse dello Stato.

D'altro canto, purtroppo, farsi asfaltare i polmoni da sottili e graduali stati di catrame è un rischio che molti continuano, tutt'oggi, a sottovalutare senza troppa coscienza.

Per non scrivere poi dei rischi indotti dal fumo passivo, soprattutto nei confronti di coloro che rimangono a stretto contatto con i fumatori "attivi" , nella vita di tutti i giorni.

A conti fatti, a quanti ammontano i fumatori in terra italica?

Stando ad un rapporto diffuso dalla Lega Tumori ed aggiornato al 2008, semplicemente troppi.

Leggendo il dossier, infatti, se ne contano circa 11,2 milioni divisi più o meno equamente fra uomini (6,5milioni) e donne(4,7milioni).

In totale, da questo report DOXA-ISS, si ha circa un 22% dell'Italia coinvolta in problemi di fumo attivo.

Il resto del dossier è reperibile alla pagine seguente:

http://www.legatumori.it/images/uploads/doxa-il_fumo_al_volante.pdf

L'età media di inizio era, al 2008, di circa 17 anni.

In una buona percentuale dei casi, però, si riscontra un inizio addirittura tra i 15 e 17 anni.

Di un'emergenza come questa, però, non se ne parla.

Qualcuno si è interessato di determinare, con tecnica e rigore, il reale costo di un generico pacchetto di sigarette.

Tenendo conto della dose di morte in ciascuno di essi contenuto, si scoprono cifre inquietanti: è risaputo, da chissà quali calcoli scientifico-matematici, che ciascuna sigaretta tolga, secondo qualche media, 10 minuti di vita al generico fumatore.

La stima e' stata fatta da ricercatori spagnoli dell'Universita' Politecnico Cartagena (UPCT) diretti da Angel Lopez Nicolas ed e' stato reso noto sulla "Revista Espanola de Salud Publica".

Includendo, purtroppo, costi vincolati a morte prematura legata al fumo si ha un aumento, esponenziale, delle cifre abitualmente spese.

Ciascun pacchetto ha un costo che si aggira, normalmente, attorno a tre/quattro Euro.

Aggiungendo i costi vari ed eventuali sopra citati, si arriva ad una spesa per pacchetto di 107 Euro per gli uomini e 75 Euro per le donne.

Sono anche questi numeri, silenziosi, legati alla banca di morte facente rima con la parola tabacco.

[Fonte: http://www.dillinger.it/perche-allo-stato-piacciono-le-sigarette-37750.html

http://www.legatumori.it/images/uploads/doxa-il_fumo_al_volante.pdf ]


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