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FUORI CAMPO – Intervista a Guido Volpi

Creato il 09 settembre 2014 da Viadeiserpenti @viadeiserpenti

FUORI CAMPO – Rubrica dedicata all’illustrazione e al fumetto

Nuages 2013 copia
«Disegnare vuol dire raccontare qualcosa, è come scrivere, fare cinema, dietro al mezzo ci sono dei contenuti che sono frutto di una ricerca continua. Poi c’è la ricerca estetica, io per esempio mi rendo conto di disegnare male, quando riguardo i miei disegni vedo che sono tutti deformati, mi piace scolpirli, inciderli a testa bassa. Io adoro la carta, il segno, le sbavature, la riproduzione viene in secondo piano, credo che mi sto allontanando dall’editoria». (Guido Volpi).

Guido Volpi è nato a Siena, ha 32 anni, vive e lavora a Bologna. Realizza illustrazioni per libri e riviste letterarie. Come autore, ha pubblicato tre libri, di cui l’ultimo, Festina Lente, insieme a Liliana Salone (Modo Infoshop). Ha collaborato con la pagina domenicale di «Repubblica» e realizzato il booktrailer di «Mandami tanta vita» di Paolo Di Paolo (Feltrinelli).  Per la collana ISOLA ha illustrato le poesie di Yari Bernasconi. Qui il suo sito.

Da dove vieni, dove sei e dove vai?
Vengo da una strada lunga e tortuosa, sono in un attimo di quiete, spero di essere nella giusta direzione.

Come hai iniziato a disegnare e come ti sei avvicinato al mondo dell’illustrazione?
Ho iniziato a disegnare, come spesso accade, per sfogo e per divertimento. Mi sono avvicinato all’illustrazione perché generalmente, nel disegnare, uso inchiostro e acquerelli in formati non troppo grandi.

Qual è il tuo metodo di lavoro e come affronti un nuovo progetto?
Mi immergo il più a fondo possibile e lavoro, quando torno a galla spero di avere tra le mani qualcosa di buono.

Ci sono artisti che hanno influenzato il tuo percorso di crescita?
Chi per una cosa chi per un’altra sono molti, mi hanno influenzato e mi influenzano tutti i giorni.

C’è una casa editrice, italiana o straniera, di cui apprezzi particolarmente il lavoro?
È  difficile fare nomi anche in questa domanda e non dire una banalità. Molto spesso guardo con stima “le piccole” che fanno progetti mirati e quindi interessanti dal mio punto di vista: su due piedi, mi venie in mente Alessandro Berardinelli editore che sta facendo la collana Onirica. I miei editori “per eccellenza” Modo Infoshop… scrivere nomi  fa sempre brutto, citi questo e non citi l’altro.

Il mercato dell’illustrazione parla italiano? Quali sono oggi le opportunità per un giovane illustratore?
Con la parola mercato si può pensare che stiamo parlando di soldi, quindi è sbagliato, lo chiamerei più baratto dell’illustrazione in Italia: illustrazione-pubblicazione o altro. Ci sono dei piccoli compensi, il giovane illustratore deve aprirsi nuove strade in cui c’è un guadagno, credo (anch’io sono un giovane disegnatore).

balena

Un tuo commento sulla nuova collana ISOLA.
È  un progetto che avrei potuto citare nella domanda precedente “progetti che apprezzi particolarmente” ideato da due persone che stimo particolarmente.

Che cosa c’è da leggere sul tuo comodino?
Niente , sono stato un po’ fuori casa e finalmente la mia testa è vuota.


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