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Fuori dal #TotoNobel, le facce poco note del premio alla Letteratura

Creato il 10 ottobre 2013 da Diletti Riletti @DilettieRiletti
accademia

Tra poche ore sarà reso noto il nome dello scrittore che otterrà il premio Nobel per la Letteratura 2013. Molte sono le voci che si rincorrono, ed il favorito appare ad oggi Murakami Haruki, l’autore di Norwegian wood e di IQ84.

Senza entrare nel merito però dei meriti (scusate il calembour) di questo o quello scrittore, sono andata a curiosare tra i nomi che sono stati insigniti del premio dal 1901 ad oggi, scoprendo alcune cosette interessanti.

Maschi e anglofoni

La maggior parte dei premi sono stati attribuiti ad autori maschi e di lingua inglese. Nonostante le volontà di Nobel parlino della valorizzazione della letteratura senza limiti di nazione, sesso o lingua, tuttavia si può notare facilmente che su 109 scrittori premiati (e non premi assegnati, vedremo poi perché) solo 12 sono donne. Tra loro Nadine Gordimer (1991), Wislawa Szymborska (1996) e la nostra amatissima Grazia Deledda (1926).

Per quel che concerne la lingua, come detto, il primato spetta alla lingua inglese con ben 26 premi, seguita a lunga distanza dal francese e dal tedesco con 13. Solo 6 premi a scrittori di lingua italiana, ma considerando la diffusione minima nel mondo, non sembra una cattiva media. Ci sono alcune curiosità anche sulla lingua, però: Tagore (1913) scriveva in bengali e in inglese, Beckett (1969) in francese e in inglese e Brodsky (1987) componeva poesie in russo e prosa in inglese. I premi però sono assegnati rispettivamente per il bengali, il francese e il russo.

E gli americani?

È di questi giorni, ma si ripete puntuale ogni anno, la polemica circa il presunto snobismo eurocentrico da parte dell’Accademia svedese nei confronti della letteratura americana:  in effetti, considerata la mole di produzione letteraria statunitense, 8 premi, di cui due a distanza di trenta e poi di venti anni (l’ultimo è stato assegnato a Toni Morrison nel 1993) il pregiudizio parrebbe confermato, a torto o a ragione che sia.

Non ho l’età. Eppure sì.

Ad oggi il più giovane “laureato” è Rudyard Kipling (1907) che aveva solo 42 anni quando fu premiato, mentre la più anziana è Doris Lessing che fu insignita del riconoscimento nel 2007 all’onorevole età di 88 anni.

Le eccezioni: guerre, pari merito e rifiuti

Fino ad oggi sono stati attribuiti 105 Nobel per la Letteratura, perché in sette occasioni le condizioni non permettevano di individuare con serenità un candidato; in effetti si è trattato sempre di anni in cui le guerre infuriavano nel mondo, e più in particolare nel 1914, 1918, 1935, 1940, 1941, 1942 e 1943.

Tuttavia sono stati premiati, come dicevo poco sopra, 109 letterati: per quattro volte infatti il premio è stato diviso, “a pari merito” diremmo, tra due letterati, cosa molto frequente per le altre discipline, soprattutto scientifiche, molto più rara in questa sezione.

Due scrittori invece lo hanno rifiutato: il primo fu Boris Pasternak (1958), che l’avrebbe accettato, se fosse stato libero di farlo; fu invece costretto a restituirlo dal governo sovietico. Il secondo fu nel 1964 Jean-Paul Sartre, che per una sua scelta ideologica rifiutava ogni sorta di riconoscimento o onorificenza.

Curiosità: pseudonimi, sorprese, motivazioni

Molti scrittori hanno ricevuto il premio per opere scritte sotto pseudonimo: tra loro Sully Prudhomme (pseudonimo di René François Armand Prudhomme), Anatole France (Jacques Anatole Thibault), Saint-John Perse (Alexis Léger), Pablo Neruda (Neftalí Ricardo Reyes Basoalto) e Mo Yan, Nobel del 2012, il cui vero nome è Guan Moye.

Il premio più sorprendente è di sicuro quello assegnato nel 1953 a Winston Churchill, che ricevette in vita venti candidature per il Nobel per la Letteratura e 2 per il Nobel per la Pace (che non gli fu mai assegnato).

In generale, il premio per la Letteratura è assegnato ad un letterato per l’opera di un’intera vita. Tuttavia diverse eccezioni a questo precetto si possono scoprire nelle motivazioni: Ernest Hemingway nel 1954 ricevette l’onorificenza per la sua “maestria nell’arte della narrativa di recente dimostrata ne Il vecchio e il mare”; Thomas Mann nel 1929 “principalmente per il suo grande romanzo I Buddenbrook”; Theodor Mommsen nel 1902 “con speciale riferimento alla sua monumentale opera Storia di Roma”.

Al collo e in tasca

La medaglia per il Nobel per la Letteratura fu disegnata da uno scultore svedese, Erik Lindberg, e rappresenta un giovane seduto sotto un alloro che ascolta rapito il canto delle Muse e scrive.

Per finire con questa carrellata di curiosità, mi pare il caso di scendere dagli allori poetici e guardare anche alla vile sostanza: il premio per il 2013, benché nessuno sembri ricordarlo,  ammonta a 8 milioni di corone svedesi, pari a poco più di 900.000 Euro.

Per fortuna -in rarissimi casi, è vero- con la cultura si mangia. E anche discretamente.

 

Fonte: www.nobelprize.org


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