Furono giorni duri per Enzo Tortora

Subire un torto può causare un cancro? Se sì, Enzo Tortora è morto senza dubbio per l’ingiustizia subìta con l’arresto, la condanna e la detenzione. A voler essere pignoli, però, andrebbe calcolato in quale misura pesarono le molestie che Marco Pannella gli inflisse perché contrario al suo ritorno in tv. Per meglio dire, contrario al suo ritorno alla Rai, perché premeva affinché firmasse un contratto con la Fininvest. Furono giorni duri per Enzo Tortora, sul quale Marco Pannella esercitò ogni sorta di pressione, fino al punto da rendere pubblico il suo indirizzo di casa in una lettera che fu pubblicata sulle pagine di Stampa Sera e nella quale invitava militanti, elettori e simpatizzanti radicali a scrivergli per fargli cambiare idea. Lo considerava proprietà privata, gli dava fastidio che oltre all’impegno politico avesse una vita sua. Infine si dovrebbe calcolare quanto pesò il dolore di dover assistere alla liquidazione del Partito Radicale per l’avventura transnazionale, espediente che servì a Marco Pannella per ridimensionare chi cominciava a fargli ombra nel partito, e che Enzo Tortora paragonò al Cacao Meravigliao. 

Roberto Saviano dev’essere a conoscenza di tutto questo ed è perciò che intelligentemente si sottrae alle grinfie di Marco Pannella. Al punto da evitare scrupolosamente di citare i radicali anche quando sarebbe del tutto ovvio. Non è per crudeltà, è per legittima difesa.