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Gabriele a canestro: come la penso così la dico.

Creato il 03 marzo 2015 da Ambrogio Ponzi @lucecolore
Gabriele a canestro: come la penso così la dico.
Dopo lunga e sofferta discussione Gabriele Rigoni, civico impenitente, incurante delle timide ed incerte esternazioni della controparte politica arriva ad una conclusione: basta ricatti al Consiglio Comunale, la decisione su quell'hotel in località Lodispago poteva essere rinviato o bocciata. Sembra ovvio ma la prassi del Consiglio Comunale finora è stata diversa.

Gabriele a canestro: come la penso così la dico.

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Come la penso
Nuovo hotel si o no o forse, la legittimità del Consiglio Comunale a dire eventualmente no è stata messa in dubbio da autorevoli esponenti del pd locale. Ma le regole democratiche dicono altro, al di là delle possibili eventuali calamità in cui sarebbe incorso il Comune e sbandierate in consiglio e fuori, di fronte all'eventualità di una decisione avversa alla delibera. Vale un Principio generale del diritto, inconfutabile per chiunque, nonostante le superficiali dotte citazioni di codici e codicilli chiamate a spaventare i passeri: l'organo che produce una norma è l'unico che possa modificarla. Qui si parlava, tecnicamente, di norme attuative di un piano particolareggiato riferentesi al vecchio Prg, competenza del Consiglio Comunale, quindi solo il consiglio poteva approvare o meno questa variante. Gli improvvisati giuristi per caso del pd dovrebbero ripassarsi un'altra volta i principi base. Non serve minacciare gravi sanzioni per giustificare i propri errori di valutazione e per celare la sudditanza verso altri uffici che devono avere le proprie competenze ma non quelle del Consiglio. Il Consiglio quando è chiamato alla decisione, decide su materie di propria esclusiva competenza ed è sovrano nel perseguire l'interesse pubblico.  Da qui la possibilità di dire di si, ma anche di dire no, oppure rinviare la decisione, come chiesto da Rete Civica al fine di discutere l'argomento nell'ambito del dibattito generale relativo al nuovo e prossimo Psc. Siamo in Consiglio per decidere e prenderci noi le responsabilità, se possibile a ragion veduta. Viceversa inutile farsi eleggere. Gabriele Rigoni

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