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Gaia e la sorellina

Creato il 03 novembre 2011 da Nkw1978 @NKW1978
G: “Ohi babbo”.
N: “Dimmi”, ero sovrappensiero, pensavo ad altro e non mi ero accorto che piano piano Gaia si era avvicinata a me.
G: “Ho pensato molto alla sorellina”
N: “Bene, cosa hai pensato?”
G: “Ho pensato che dato che io sono quella grande volevo scriverle una lettera di benvenuto per dirle cosa ho scoperto che è importante. Così parte avvantaggiata”.
N: “Bellissimo, cosa hai pensato, vuoi leggermelo” (Perchè Gaia legge e più che altro, Gaia scrive?!)
G: “Ciao, io ho più di un anno in più di te e volevo darti un paio di dritte sulla vita. Anzitutto non ti devi preoccupare di fare i tuoi bisogni e di mangiare, pare che all’inizio si all’unica preoccupazione che hanno genitori e nonni.”
N: “Giusto, giusto, vogliamo che sia affamata e che si liberi”
G: “Poi volevo insegnarti altre cose. Anzitutto cerca di essere felice, io farò quello che posso per aiutarti, ma tu cerca di essere felice, di essere leggera. Cerca di piacere a te stessa, piacere agli altri è come cercare di baciare un sedere che balla”.
N: “GAIA!!!”
G: “E’ un modo di dire. Comunque, cerca di piacere a te stessa, cerca di essere il meglio per te stessa e sarai il meglio per il mondo. Cerca di essere curiosa, scopri cosa ti incuriosisce di più, potrebbe essere quello che farai nella vita. Ascolta le tue passioni e coltivale, non sono mai una perdita di tempo. Non dare mai nulla per perso, se cominci a studiare chitarra a vent’anni quando ne avrai solo trenta saranno già dieci anni che la studi, un mucchio di tempo. Ascolta la musica, è il modo migliore che ho trovato per famigliarizzare con le emozioni. Scopri le emozioni e dagli un nome, non pensare sempre e solo a gioia a tristezza. Fidati di me, sempre. Io mi fiderò di te, ciecamente. Ti strapperò i capelli, mi ruberai i vestiti, ci urleremo di tutto ma se mai avrai bisogno di me non servirà neppure che tu me lo dica, mi troverai lì. Cerca di dire sempre quello che pensi, impara a dire le cose nel modo giusto ma non smettere mai di dire quello che pensi. Ricordati sempre che sei figlia unica, a chiunque ce lo chieda noi diremo che siamo due sorelle figlie uniche, non siamo copie o duplicati, siamo uniche, come persone”.
N: “Gaia è molto bello, brava”.
G: “Non ho finito”.
N: “Scusa, procedi”.
G: “E infine ricordati: i miei vestiti sono miei, il mio scooter è il mio scooter, i miei trucchi sono i miei trucchi e, soprattutto, i miei filarini sono i miei filarini. Mi sono spiegata. Ricorda che sono la maggiore, sempre!!!”
N: “Ma, Gaia…”
G: “Magari l’ultima parte la tolgo”.

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