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Gallipoli - Gli anni spezzati

Creato il 09 febbraio 2011 da Robydick
Gallipoli - Gli anni spezzati1981, Peter Weir.
Due ragazzi nel 1915, in Australia, fanno amicizia a seguito del comune amore per la corsa, sono 2 atleti. Archy, il più giovane, ha desiderio di combattere per il suo paese in Turchia a fianco degli inglesi, e convincerà Frank a seguirlo nell'avventura. Si tratta di andare a combattere contro i turchi, alleati dei tedeschi.
La prima parte, oltre a mostrarci la nascita della citata amicizia, è un ritratto-omaggio dell'Australia della quale Peter Wier è tra i massimi ritrattisti. Terra estrema e remota del Commonwealth, ha un rapporto contrastato con l'Albione d'origine dei coloni, cosa evidenziata da piccole stilettate di dialogo. Nonostante risulti un po' prolissa è parte storicamente interessante e esauriente, propedeutica per il seguito.
Poi i 2 amici arriveranno alla guerra e qua il discorso cambia radicalmente. Inizialmente a Il Cairo per l'addestramento siamo ancora in un clima quasi da colonia vacanziera, poi arriverà il dramma. Ci sarà lo sbarco in terra turca, sulla penisola di Gallipoli, parte significativa di un'operazione passata alla storia come la Campagna dei Dardanelli. Leggete il link: fu uno dei più grandi massacri della prima guerra mondiale, stupido e inutile: 150000 solo i morti, feriti ed invalidi non si contano. Non che le guerre normalmente producano "morti utili", ma quelle furono veramente frutto di una strategia folle.
Su questo drammatico evento (che tanto per cambiare è un'altra cosa che ho imparato grazie al Cinema, non ne sapevo nulla) Weir s'inventa un'amicizia bellissima. Al tempo stesso inserisce dei fattori di apparente casualità che rendono la vicenda ulteriormente drammatica. Il dramma si carica quindi del dettaglio importante, delle relazioni umane che la follia di pochi ufficiali distrugge. Tutta l'ultima mezzora è così, fino ad un finale epico. La foto in locandina ritrae proprio l'ultimo frame, frazioni di secondo che possono decidere la vita di centinaia di uomini, la tensione della fatalità. Detto così tutto semplice, ma poi se si vede com'è stato fatto si comprende la bravura immensa del regista, quel tocco che fa la differenza fra l'Arte e la banale fiction. Poca violenza, poco sangue. Anche poche parole. E' la guerra che distrugge l'umano vivere e convivere più che i corpi.
Tra i film di guerra più belli che possa ricordare. La prima parte lo tiene un filo sotto l'Olimpo ma sicuramente va tra i miei Cult. Visione consigliatissima.
p.s.:
Non è una gran recensione, piuttosto sintetica; la dedico ugualmente all'amico-maestro Wilson. Questo come tanti altri è uno dei film da lui consigliati, ogni tanto è giusto dargli tributo.

Gallipoli - Gli anni spezzati

da sx a dx Archy (Mark Lee) e Frank (Mel Gibson)


Gallipoli - Gli anni spezzati

fantastica inquadratura


Gallipoli - Gli anni spezzati

altra inquadratura super. l'assedio durò a lungo abbastanza da giustificare un cimitero in loco per le vittime


Gallipoli - Gli anni spezzati

follia totale: carica con 5 mitragliatrici frontali turche, un suicidio


Gallipoli - Gli anni spezzati

la locandina, solo a colori


Bella e particolare la colonna sonora non originale, commistione di moderno ed antico. Composta da brani di Jean Michel Jarr (Oxygene parte 1 e 2), che si sentono durante le corse dei 2 ragazzi, e da un famoso Adagio di Albinoni del quale riporto un video di una versione con voce a tromba, un pezzo emozionante.

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