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Garth Ennis – La run su Hellblazer (cap. 1): il dito medio di Satana

Creato il 17 luglio 2013 da Lospaziobianco.it @lospaziobianco
Speciale: Speciale Garth Ennis: nessuna pietà agli eroi

Garth Ennis   La run su Hellblazer (cap. 1): il dito medio di Satana In Evidenza Hellblazer Garth Ennis

L’irlandesissimo Garth Ennis e l’inglesissimo Constantine s’incontrano nella non proprio americanissima Vertigo/DC Comics in un momento critico per le rispettive vite e carriere, e finiscono entrambi con il farsi un sacco di bene e segnare a vita quel che poi combineranno in futuro su altri personaggi o in mano ad altri scrittori. 

Ennis arriva al Magus della classe operaia in un momento confuso e di transizione e ci si aggrappa come a un’ancora di salvezza.
Diventato famoso e apprezzato nel Regno Unito grazie a titoli come Troubled Souls,True Faith e Judge Dredd, l’autore non si sta più divertendo a lavorare per 2000AD ((“On the whole I didn’t have a particularly happy experience working with them”. Trad. it.: “In definitiva lavorare con loro non è stata un’esperienza felice”. Garth Ennis, intervistato da David Carroll su Bloodsongs n. 8, Implosion Publishing, Orlando 1997, p. 38.)) e scalpita, poco più che ventenne, per compiere il grande salto transoceanico che durante quegli anni molti altri autori britannici avevano già compiuto, e andare quindi a cercare fortuna fra le accoglienti braccia di mamma DC.
A Ennis però gli ignari statunitensi propongono, in prima battuta, il Dr Fate ((In realtà il primo lavoro statunitense di Ennis è stato Goddess che però uscì quattro anni dopo i suoi primi episodi di Hellblazer)).
Costui è sì un mago, ma di quelli che girano in calzamaglia e mantello, con un imbarazzante elmo dorato, sempre pronto a volare, recitare buffi incantesimi facendo strambi gesti e combattere il Male in mutandoni blu e gialli.
Ennis sa come sia impossibile combattere sul serio il Male indossando attillati mutandoni e quando non se ne farà più nulla di quest’offerta, il nostro tirerà un sospirone, che si trasformerà in urlo di gioia nel momento in cui Karen Berger lo raccomanderà per Hellblazer.

Garth Ennis   La run su Hellblazer (cap. 1): il dito medio di Satana In Evidenza Hellblazer Garth Ennis

Copertina di Hellblazer n. 41 © dc Comics/Vertigo

La run di Jamie Delano era ormai agli sgoccioli e si cercava qualche tipo di svolta che potesse garantire al personaggio maggiore visibilità e vendite: alcuni autori propongono sinossi e idee (Mark Millar e John Smith fra gli altri) e alla fine è scelto Ennis, al quale è affiancato William Simpson ai disegni.
Se l’autore irlandese arriva al personaggio in un momento d’insoddisfazione e ricerca, Constantine non si presenta in condizioni migliori.
Nato da un’idea di Alan Moore, il warlock proletario ha vissuto, durante la quarantina di numeri scritti da Delano, un processo di caratterizzazione incerto e macchinoso.
Concentrato nel realizzare un commentario sulla situazione socio-politica dell’Inghilterra degli anni Ottanta, Jamie Delano sacrifica spesso il cast agli eventi.
Sebbene regali alcuni momenti intensi e pivotali che segneranno il personaggio per sempre (Newcastle e Il sangue del demone Nergal, per esempio), l’autore pare interessato a donare a Constantine nulla più di una caratterizzazione standard, atta a far procedere la sua run fra diffuso misticismo, simboli e metafore ingombranti e un continuo flusso di minipamphlet politici tanto rabbiosi e onesti quanto, a volte, privi di focus e lucidità.
Verso gli ultimi numeri Delano pare prestare maggiore attenzione al suo anti-eroe, ma è too little, too late.

La cura di Ennis arriva giusto in tempo, dunque, e all’inizio non sembra certo una cura, poiché il protagonista della serie si becca il cancro.
Il ciclo chemioterapico di Hellblazer sarà molto lungo, dal maggio 1991 al novembre 1994 (con un ritorno in terapia nel 1998 per le cinque storie di Figlio dell’uomo).
Quarantuno numeri, uno special e due storie brevi nel corso dei quali l’autore irlandese si distacca dai canoni delaniani e dai suggerimenti mooriani, finendo con lo scrivere quella che per molti fan e critici è ancor oggi la migliore gestione del personaggio.
Gestione che assicura un successo editoriale senza precedenti per la serie e che porta a Ennis anche due nomination agli Eisner Award, nel 1993 e nel 1994.
Prima di parlare della cura occorre quindi esaminare la malattia…

Bibliografia

• Delano, Jamie, AA.VV., Hellblazer nn. 1-24/28-31/33-40, DC Comics/Vertigo, New York 1988-1991.
• Ennis, Garth (intervista), Bloodsongs n. 8, Implosion Publishing, Orlando 1997.
• Ennis, Garth (intervista), The Comic Collettive YouTube channel, 2008.
• Ennis, Garth, AA.VV., Hellblazer nn. 41-83/129-133, dc Comics/Vertigo, New York 1991-1998. Prima Edizione Italiana: Hellblazer nn. 1-8/17, Magic Press, Ariccia (Roma) 1996-2004.

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