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Gasperini

Creato il 24 novembre 2011 da Annalife @Annalisa

Quattro chiacchiere davanti a una pizza ed è risaltata fuori “la” Brunella Gasperini, e la voglia di rileggersela. Così, sono andata a ripescare (quasi) tutto, mi mancano due volumi che saranno sepolti in cantina, ma intanto ho fatto un Cope L'estate dei bisbiglibel tuffo all’indietro.
L’estate dei bisbigli: Dario tutto il contrario, e gli altri. Tra i migliori personaggi incontrati in un romanzo così leggero e così denso. Con una citazione di Edgar Lee Masters da manuale.
Le vie del vento: il seguito dell’Estate dei bisbigli. É stato bello e ho pianto tanto.
Grazie lo stesso: lo schema si ripete (il buono, lo sciupato, la ragazza contesa), la storia è breve e si legge d’un fiato, ma è proprio bello e scritto con maestria. Riletto a decine d’anni di distanza e ancora piacevolissimo e commovente.
Fanali gialli: io “il” Massimo Marangoni me lo ricordavo benissimo, con tanto di nome e cognome e aria malandrina e sciupafemmine. E mi è sempre piaciuto da matti. C’è da spiegare che anche qui il bello e dannato potrebbe incontrare la brava e buona donzella di buona famiglia? Storia sua e storie altre che si intrecciano, e ti fanno Le note bluvenire voglia di godertela fino in fondo.
Le note blu: il seguito di Fanali gialli, con il ribaltamento dei ruoli, o quasi, e i soliti magnifici personaggi di contorno; alcune scene, alcuni luoghi, nel rileggerli, mi saltavano fuori dal passato come appena visti.
A scuola si muore: parlare di droga quando ancora non si parlava di droga, e quindi con qualche ingenuità e forse un filo di banalità. Un giallino leggero ma tragico, ben condotto, dove ciò che conta non è chi è l’assassino, ma chi ruota intorno alla storia.
Rosso di sera: non lo so, dovrei dire che anche qui c’è il ‘solito’ schema (madre buona, papà burbero o cattivo, figliolo incompreso, eccetera), ma com’è che poi ogni storia è a sè, e di “Rosso” saprei raccontare vita, morte e miracoli, distinguendolo facilmente da tutti gli altri? E che bello quel nonno!



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