Magazine Cinema

Gekitotsu! Satsujin ken (aka: The Streetfighter) - Il teppista

Creato il 25 agosto 2011 da Robydick
Gekitotsu! Satsujin ken (aka: The Streetfighter) - Il teppista1974, Shigehiro Ozawa.
Dopo la visione di "Cinque dita di violenza" e di "Dalla Cina con furore", icone del boom dei film di arti marziali in Italia e nel mondo, questo era per me un passaggio obbligato. Siamo di fronte a un cultissimo del genere e ad un personaggio che, almeno per il Cinema, possiamo considerare "il Bruce Lee giapponese", Sonny (Shinichi) Chiba.
Dalla pagina wiki: « Chiba? Chiba, mi domandate, eh? Be'...ve lo dico io cos'è Chiba. Semplicemente il più grande attore, dopo Bruce Lee, che abbia mai lavorato nei film di arti marziali » (Quentin Tarantino).
Sottoscrivo alla lettera, risponderei esattamente così anch'io e questo film, che vide l'esplosione internazionale dell'attore già da anni all'opera con la "Toei Company Ltd." ma solo in ambito nazionale, basterebbe a riprova. Non a caso ho messo la locandina estera prima, perché nello specifico ebbe la sua importanza.
Gekitotsu! Satsujin ken (aka: The Streetfighter) - Il teppistaCompletiamo ancora con qualche dato biografico dell'importantissimo attore giapponese. Anzitutto lui non era praticante di Kung-Fu come l'illustre cinese, bensì di Karate e Judo in diverse specialità. Ecco l'elenco delle sue cinture nere: Ninjutsu—Quarto Dan; Gojuryu—Secondo Dan; Jūdō—Secondo Dan; Kendo—Primo Dan; Shorinji Kempo—Primo Dan; Kyokushin Karate—Quarto Dan. Inoltre è fondatore della scuola Japan Action Club. Me' cojoni! direbbe Er Gobbo, personaggio che stimo moltissimo. Bisogna averle praticate le arti marziali, come il sottoscritto da ragazzo, per aver coscienza del mazzo terribile che bisogna farsi, oltre al talento che occorre necessariamente, per arrivare a simili risultati. Ha fatto parte anche della squadra olimpica giapponese il grande Sonny, ma è nel Cinema che ha portato il meglio di sé e noi appassionati glie ne saremo eternamente grati.
Eh sì, Bruce Lee "nun se batte!", come ho detto tante volte e ora ho scoperto dire pure da Tarantino. Il fenomeno cinese ha portato il corpo umano a performance limite che sanno di disumano. Ma Sonny Chiba segue a non troppe lunghezze, ha una gran bella faccia capace di espressioni fumettistiche, doti interpretative notevoli nelle quali fin supera lo specializzatissimo cinese infatti ha partecipato anche a moltissimi film non di genere e persino in serie tv, qualità atletico sportive già descritte.
Personaggio di rilievo assoluto Sonny Chiba. Nato nel 1939 e ancora in attività, meritava questa presentazione.
Il film, semplicemente entusiasmante, è presto definito in breve: un Pulp in arti marziali.
Takuma Tsurugi (Sonny Chiba) è un killer solitario, eccezionale e grintosissimo karateka, con un "socio" aiutante abbastanza maldestro (simpatico, fonte degli "alleggerimenti" umoristici della trama). Non verrà pagato come stabilito per aver fatto evadere un condannato a morte, e la vendetta gli procurerà dei nemici. Altri nemici verranno da un'organizzazione della mala di Hong-Kong, il Goryu Kai, in combutta con la mafia giapponese per ottenere l'eredità di un petroliere recentemente morto e con una giovane figlia come erede. Tsurugi rifiuterà un loro incarico di rapire la ragazza, anzi farà in modo (non disinteressato) di proteggerla. Il resto ve lo guardate...
Non manca nulla per chi apprezza le arti marziali o il pulp più cruento. Combattimenti tecnicamente ottimi, mimiche facciali apprezzabili proprio nella loro fumettistica esagerazione, ma anche mutilazioni, sangue a fiotte e persino un'evirazione brevi manu da brivido inguinale per i maschietti che somatizzano facilmente. Si gioca parecchio anche sui punti di ripresa, grandangoli a non finire, dal basso o dall'alto. Il ritmo è frenetico, delle scene e delle riprese parimenti. Nervi tesi anche nei rari momenti di pausa tra una scena d'azione e l'altra. Finale epico come si deve, con un gran incasinamento di ruoli ché, si sa, in oriente spesso l'onore supera ogni accordo e se una cosa non si deve fare non si fa.
Semplicemente IMPERDIBILE! Nel nostro personalissimo Olimpo.
C'è un vera e propria "trilogia del teppista" anche se i sequel a quanto ho letto hanno suscitato minori entusiasmi. Non escludo di guardarli. Sicuramente ne arriveranno altri di Chiba, su questo non ci sono dubbi.
Robydick
Penso che il grande copiatore (lo dico con affetto) Quentin Tarantino non se ne avrà a male se gli dovesse capitare di ascoltare qualche pezzo di "Pulp Fiction" qua nel frameshow.
Credits:
un caro grazie all'amico Frank che m'ha aiutato a trovare un'ottima versione sottotitolata del film. grazie anche a quelli che me ne hanno parlato anche se non ricordo chi in dettaglio, forse l'amico Gus appassionato del genere, e quasi sicuramente l'onnipresente, nelle mie scelte, Napoleone.

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :

Magazines