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Generazione X

Creato il 13 febbraio 2014 da Tabulerase

generazione x decadenzaLo possiamo dire con una certezza:la società italiana negli ultimi 30 anni ha cambiato faccia, colori e dimensioni. La famiglia stessa che ne era l’immagine di rappresentanza si è modificata strutturalmente, di conseguenza i costumi ed i modi di pensare.Siamo una società giovane, questo è il paradigma o meglio il Diktat. Guai se non fosse così. Come non ci sono più le mezze stagioni, e Dio sa quanti le vorrebbero, così non ci sono più le generazioni. Parlare di generazione è quanto mai arduo. E lo è perché il concetto di per sé è oscillante e volatile. Una persona media  di 40 anni, oggi, potrebbe dimostrarne 50, ipotesi molto improbabile, come averne 30 se non di meno…! Guai a dire la propria età, si è automaticamente schedati, messi al bando. Meglio sentirsi dire quanti se ne dimostrano! Pare che, soprattutto in certi salotti, sia un passepartout elargire ai presenti la riduzione… di peso, di età,di pensieri impegnativi. Frasi tipo “sei una ragazzina” o “non sei cambiata per niente” sono le più premianti.Qui, le tante serate amarcord organizzate prevedono musiche revival datate con gentiluomini lacchè ad ammiccare a donne strozzate nei loro push-up e nei foulards-collare salva ruga, che sgambettano fuori ritmo.

Le vere vittime sono i nostri corpi trascinati ovunque, dal lavoro alle code interminabili nel traffico, nelle palestre a seguire l’ultimo corso di ginnastica, tanto di moda tra le star di Hollywood- pare, che fa dimagrire, rassodare, potenziare…senza sudare, pena l’etichetta di sfigato. Per non parlare delle speciali terapie nelle beauty farm che hanno abbandonato gli ormai obsoleti trattamenti a base di cioccolato e vino, per concentrarsi sulle proprietà ringiovanenti della verza che, a parte l’unica contraddizione dell’odore poco amabile, soprattutto se surriscaldata, pare sia prodigiosa!

Ma il vero campo di battaglia della Generazione X si  apre nel pre-cena, nell’ormai obbligatorio rituale dell’Aperitivo.La scena è sempre la stessa, ci si deve arrivare dando l’idea della giornata appena trascorsa, tra lavoro e shopping, possibilmente un po’ discinti, anche se la preparazione e cura è stata ben studiata: prosecchi e spritz volano e scompaiono tra menù sempre più innovativi ed bio-alternativi , facce sorridenti che a suon di musiche e ritmi bombardanti ci vengono incontro per l’ennesimo “bacio ed abbraccio”, ricordandoci che è bello e vivere e stare nel posto giusto tra gente giusta.

Non di rado Generazione X  si fa colta e presenzia. Inaugurazioni ed appuntamenti non finiscono più… ,galleristi- P.R ed attempati cultori mostrano ed osservano con meticolosità l’ultime opere del giovane promettente di turno, attribuendogli, tra calici e scambi di mani, poetiche e significati universali nel suo primo e, forse, ultimo giorno di gloria:il Vernissage Day. Quale migliore occasione, poi,  per consigliare ed indirizzare gli astanti verso gli altri imperdibili eventi, dall’ ultima rappresentazione teatrale giunta in città al film di quel regista bielorusso, inviso e non allineato al potere russo- sovietico.

Per non parlare poi delle tante noiose chiacchere fantapolitiche sulle misure certe che farà il governo, come l’altrettanta certezza che si ha nello svelare il piano segreto che è dietro le quinte dei Grandi Poteri. Si sa tutto, si conosce tutti, si sta in un posto di rilievo…

Intanto il tempo passa e questa Generazione X tende a sfumare ed a dissolversi nei corridoi di un Tempo implacabile ed inesorabile.La società che sarà degli altri non avrà nulla in eredità, nessun segno, nessuna traccia. Le bolle d’aria create da tante illusioni non costruiranno nulla per i nostri figli ed i percorsi irrisolti di queste persone irrisolte saranno tante incognite X come incognita ed assurda è la Generazione X.


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