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Genere in estinzione!

Creato il 22 giugno 2011 da Jenny76

Genere in estinzione!

E’ come un buco oscuro dove si viene risucchiati, senza ritegno e senza speranza che il cambiamento in atto possa arrestarsi. L’analisi è attenta, ma forse ancora troppo superficiale per capire cosa c’è che respinge e distrugge quell’armonia per la quale erano stati creati i generi: maschile e femminile per l’esattezza.

“Addio maschio” di Pasquale Romeo, psichiatra e psicoterapeuta attivo a Reggio Calabria si limita a disturbare la confusione dei generi, pur solleticando la prospettiva di una risposta futura certa, che per adesso sembra non trovare appigli comodi nel generale caos che recita la società post contemporanea. Uomini e donne, in ogni caso continuano a darsi la mano, anche se con ruoli invertiti. Strada facendo si è persa soprattutto la maschera del tradizionalismo e il “maschio” – perché è questo l’aspetto che sta venendo meno, “l’uomo” come essere vivente in qualche modo resiste – ha smesso di fare il duro e si è dato al libero sfogo delle sue passioni più intrinseche e celate. Come per esempio, quella di sostituirsi alla donna, a volte addirittura nella sua secolare funzione materna. Vi dice qualcosa la parola “mammo” ?

Ma andiamo con ordine. La ricerca di Pasquale Romeo trae spunto da un lavoro di ricerca scientifica sulla sessualità maschile e femminile svolto in ragione del servizio sessuale dell’Asp di Reggio Calabria. Realtà unica, specialmente al Sud, per la sua multidisciplinarietà. Romeo, che già conosciamo per i suoi trascorsi sul legame tra uomo e donna o su Amore e Caos o sulla tematica del tradimento come altro volto dell’amore, in quest’ultima prova tenta di arginare, sollevando soprattutto dubbi, l’emorragia della famiglia. Parte dal presupposto che, superati gli stereotipi sessuali, realizzata una sovrapposizione dei ruoli, il sesso debole è adesso l’uomo, per il semplice motivo che ne è scaduta l’autorità, complice il femminismo e le battaglie per i diritti delle donne. Questo, di conseguenza, ha destrutturato la tipica famiglia patriarcale. Un topos che ora allarga le vedute verso ambiti familiari senza figure stabili, senza il maschio di riferimento, spesso dimensioni familiari allargate o molteplici, e con madri amazzoni sempre più imponenti, donne in carriera/factotum che non hanno bisogno di compagni. A breve, nemmeno per riprodursi. Ecco uno degli squilibri più succulenti, secondo Romeo, della società odierna.

E l’amore, la passione, il piacere, i sentimenti, l’educazione, il senso di protezione e di mutuo soccorso, che fine hanno fatto ? Romeo addirittura sostiene che sia in atto un processo di “misandria”, ovvero “odio verso gli uomini”. Ci possiamo credere ? Che sia evidente l’erosione progressiva dell’identità maschile, su questo concordiamo, ma è realmente ciò che vogliamo ? E’ questa la conquista del femminismo ?  Cinque capitoli, tre appendici a cura di Armando Editore e una buona dose di coraggio per spingere fino in fondo la curiosità.

 



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