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Germano basito, l'innominato e la Via Francigena

Creato il 03 luglio 2015 da Ambrogio Ponzi @lucecolore
Germano basito, l'innominato e la Via Francigena
     SENZA PAROLE SENZA PAROLE, come una vignetta umoristica che non ha nessun dialogo da aggiungere ai protagonisti della vignetta stessa. SENZA PAROLE perché il tutto è assolutamente compresnsibile senza nessuna aggiunta e perchè il lettore possa trarre liberamente le proprie conclusioni. SENZA PAROLE perché lascia veramente allibiti e assolutamente basiti come una persona che non si nomina e parli in nome e per conto del civico consesso senza averne la titolarità oppure SENZA PAROLE perché se chi risponde fa parte dell'amministrazione è assolutamente irrispettoso nei confronti di un cittadino che vuole soltanto mettere a conoscenza di una certa situazione. SENZA PAROLE perchè chi risponde non ha capito nulla, rispondendo in nome e per conto del comune quando è evidente che si parla di Via Franacigena e non di Comune di Fidenza.  Leggete i tre passaggi della Gazzetta di Parma dove nel primo è il sottoscritto che parla, nel secondo il non nominato risponditore (da capire se autorizzato o meno)  e il terzo ed ultimo (almeno per il momento) consistente nella lettera del sottoscritto pubblicata martedì 30 giugno, alla fine vedremo se anche voi riuscirete a restare SENZA PAROLE.                                                    Germano Meletti
Germano basito, l'innominato e la Via Francigena
Germano basito, l'innominato e la Via Francigena
La replica pubblicata da Gazzetta di Parma nella rubrica "Lettere al Direttore" del 30 giugno 2015
Signor Direttore, decisamente in disaccordo con la replica alle proprie considerazioni sulla Via Francigena da parte del Comune di Fidenza, o chi per esso in quanto non è dato capire chi risponde, Germano Meletti invia quanto segue per controreplicare all'amministrazione fidentina o all'anonimo rappresentante. Immagino di vedere due persone che dialogano, ma non si capiscono: il primo fa un discorso in aramaico antico ed il secondo replica parlando una delle lingue tribali africane, secondo voi si capiranno? Secondo me no! Se poi colui che replica lo fa alzando la voce e irridendo il proprio interlocutore, beh, allora la cosa prende decisamente contorni "catastrofici" dal punto di vista dell'esito finale. Perchè ho virgolettato "catastrofici"?  Semplicemente perché nel  pezzo pubblicato giovedì 25 giugno dove il sottoscritto cita determinate considerazioni, la parola "catastrofici", non è mai stata usata, mentre invece l'ignoto replicante di venerdì 27 giugno me la mette in bocca alcune volte, ecco uno dei perché del dialogo incomprensibile tra i due esemplificati sopra ed ecco il perché del virgolettato, almeno lui ha precorso i tempi.  Il signor "ignoto" fa inoltre diventare ignoto anche il sottoscritto, che invece grazie a Dio un nome ed un cognome ce li ha e da tanti anni purtroppo, egli infatti fa riferimento ad "un cittadino" non meglio identificato, quando invece il sottoscritto si è chiaramente nominato, questa però più che incomprensione la chiamerei mancanza di rispetto, esattamente pari come il non far trasparire il nome di chi risponde, arrivando a rasentare anche la maleducazione. 
In quanto alle contestazioni sulle mie affermazioni mi sembrano le repliche di un "Don Chisciotte" qualsiasi in cerca di nemici, che troverà poi solo nei mulini a vento, ma io che mulino a vento non sono, replico punto per punto alle farneticanti affermazioni: sul segnale che "inganna i pellegrini" è un dato di fatto, come anche la mia affermazione generica riferita al "punto di entrata" (virgolettato anche nelle mie affermazioni), in quanto quel problema si trova a dieci metri dal confine tra il comune di Fidenza e quello di Busseto, quindi non avendo lanciato nessuna accusa al comune di Fidenza non ne capisco l'attacco ingiustificato (ancora una volta richiamo il dialogo bilingue).  Non contesto i numeri, ma inconfutabilmente i tremila menzionati dall'ignoto risponditore sono relativi ai passaggi dei pellegrini da Casa Cremonini, quindi comprensivi di coloro che seguono il giusto itinerario, coloro che percorrono il vecchio ed altri che seguono la via Emilia non transitano da Castione Marchesi, quindi non ne passano assolutamente tremila dalla frazione, che è il mio unico punto di osservazione ed in cui transita il solo percorso nuovo ed attuale, conseguentemente svariate centinaia in meno dei tremila menzionati dall'anonimo.  Si fa un sermone poi sull'ipotizzato aumento di posti letto per il futuro, ma io non ho la bacchetta magica e guardo il presente constatando come su due strutture, adesso non ne sia attiva neanche una, quella dei Padri Cappuccini Francescani non è dato sapere neppure se aprirà più, mentre ho parlato chiaramente di lavori presso l'ostello di Cabriolo.  Germano basito, l'innominato e la Via FrancigenaIl Signor "Innominato" mi parla di accordi ed aperture imminenti, ma che ora non ci sono, ma di cosa stiamo parlando? Ah, dimenticavo, siamo sempre in dialogo incomprensibile. Sul tandem Fidenza-Piacenza e conseguente trasferimento delle sedi delle unioni delle Vie Francigene poi, se lo ha detto il Presidente della Regione Bonaccini mi inchino e mi prostro a cotanto nome (non era meglio fare il mio anziché il suo che non c'entra nulla con le considerazioni che stiamo facendo?), ma mi si permetta di dire semplicemente che lo si poteva comunicare il trasferimento di tale sede, se è un'operazione così chiara e determinante, come mai si è spostato tutto senza che nessuno a Fidenza ne sappia nulla, politici compresi?    Signor "ignoto" risponditore, abbia almeno la compiacenza di nominarsi anziche "nebulizzare" chi ha civilmente parlato di reali, non inventate, problematiche, come per esempio quello di dover caricare in macchina la signora tedesca, dolorante ad una gamba, che aveva sbagliato strada per indicazioni coperte, non per colpe o deliranti pensieri di Germano Meletti, ma semplicemente di chi dovrebbe seguire queste cose, o chiedo troppo, naturalmente a nome di tutti coloro che hanno sbagliato strada, a me potrebbe anche non interessarne nulla, se non avessi il senso civico che qualcuno non conosce neppure dove stia di casa."
                                         Germano Meletti 29 giugno 2015

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