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Gerónimo Barbadillo, storia di Gerry il Tartufon, un’autopattuglia sulla fascia dell’Avellino (by Frankie)

Creato il 23 novembre 2013 da Simo785

Gerónimo Barbadillo, 24/09/1952

Gerónimo Barbadillo, storia di Gerry il Tartufon, un’autopattuglia sulla fascia dell’Avellino (by Frankie)

 

 

 

 

 

Gli inizi

L’Autopattuglia (Patrulla), così veniva soprannominato in patria Geronimo Barbadillo per la sua velocità. Figlio di Guillermo, grande ex-calciatore peruviano, Geronimo iniziò a muovere i primi passi calcistici nel suo Paese, esordendo anche in Nazionale,  ma la svolta fu nel 1975 quando passò al Tigres de la UANL, squadra del massimo campionato messicano e quando partecipò (nello stesso anno) alla storica vittoria peruviana della Copa America. Con la formazione messicana segnò oltre 60 reti e diventò un idolo dei tifosi tanto che al suo addio il club decise di ritirare la sua maglia nr.7.

L’arrivo in Italia

Mondiali 1982, Barbadillo fa parte della spedizione peruviana, non parte sempre titolare ma gioca il match contro l’Italia dove si fa notare per le sue accelerazioni sulla fascia. Ala di vecchio stampo, tutta corsa e dribbling, Barbadillo si trasferì proprio nel 1982 in Italia, nell’Avellino. Il giocatore raccontò in seguito che il suo approccio con quella realtà non fu dei migliori, sia per via dei segni evidenti dell’allora recente terremoto, sia perché era convinto di andare a giocare in un club di prima fascia del campionato italiano, come i suoi agenti gli avevano fatto credere.

Gerónimo Barbadillo, storia di Gerry il Tartufon, un’autopattuglia sulla fascia dell’Avellino (by Frankie)

L’idolo dell’Irpinia

Ma quel folkloristico giocatore, chiamato simpaticamente “Gerry” dai suoi compagni, ci mise ben poco ad ingranare e a diventare insieme a Ramon Diaz il più celebre giocatore di quel grande Avellino, capace di centrare il nono posto in serie A proprio nella stagione d’esordio del peruviano e di rifilare un clamoroso 4-0 al Milan.

Tartufón (soprannome attribuitogli dai tifosi irpini per celebrare quella sua particolare chioma) nei tre anni con la maglia dell’Avellino fece divertire tutti gli appassionati con quel suo gioco funambolico e imprevedibile.

Gerónimo Barbadillo, storia di Gerry il Tartufon, un’autopattuglia sulla fascia dell’Avellino (by Frankie)

 

 

 

 

Udine, tra passato, presente e futuro.

Nell’estate del 1985 passò all’Udinese, dove giocò la sua ultima stagione (con 22 presenze e 2 reti) e dove sopratutto trovò la sistemazione definitiva per lui e la sua famiglia, dove ancora vive e dove è stato anche talent-scout per la società friulana e ospite di varie iniziative di beneficenza.


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