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Gesti sessisti in Senato e Dimissioni di Marino. Cronache dall’indecenza.

Creato il 10 ottobre 2015 da Postik @postikitalia

Roma, Marino si dimette e Barani, preso dall’euforia, nel tentativo di mimare il gesto della fellatio verso il Campidoglio sbaglia direzione e lo fa alle suore del Pio Convento del Buon Consiglio.

Renzi a sua volta mette al risparo Verdini da critiche e sospetti, e dichiara: Verdini non è il mostro di Loch Ness” . Come dar torto a Matteo? E’ da millenni che il dinosauro che non bazzica Palazzo Madama si fa i cazzi suoi!

D’Anna, orfano inconsolabie di Cosentino, ricorda a tutti – e con espliciti gesti – il punto in cui gli è prolassato il cervello. Bei tempi quando, all’inizio della carriera, il novello padre costituente di Ala sbarcava il lunario facendo il palo da lap dance ad Arcore. Poi l’età e l’abuso di vaselina e di olii polinsaturi lo hanno costretto a ripiegare in senato.

Il gruppo Ala, il precipitato altamente tossico della rottamazione: una discarica a cielo aperto in soccorso della maggioranza. Cocci riciclati di amianto trasformati in “Aghi della bilancia”.

Intanto le riforme corrono  e il bicameralismo perfetto, insieme a tutto l’assetto democratico, sarà solo un brutto ricordo! Il premier si dichiara addirittura fiero, e la testa di Marino su un tweet è stato il giusto coronamento di una settima da incubo.

Verdini nel frattempo tratta per far passare dalla parte della maggioranza alcuni senatori della lega, Rokerduck, Gamba di legno, Macchia nera e la cantante Arisa; ma la trattavia è complicata …. non tutti sono Jovanotti e De Gregorio.

Inizia anche il totonomi per il Campidoglio ma Renzi nicchia: non vuole le primarie… ha troppi favori scomodi da restituire e da indiscrezioni di palazzo spuntano i  nomi di Genny a Carogn, Blatter  e Vera Casamonica. Sarà una battaglia ad armi pari!

Intanto Salvini si butta sulla Meloni ma la Mussolini lo frena: o fascista per lignaggio o niente? Casapound, riunita in un bivacco d’urgenza, appoggia tutti!

Alemanno intanto gongola e dichiara in una conferenza stampa con tre parenti stretti: “avrei saputo fare di peggio  anche senza tutti questi casini! Ora mangiamo l’abbacchio … a noi!”

Marino, abbandonato e denigrato dal suo partito, minaccia di fare i nomi e Barani su Skype gli intima di cucirsi la bocca a modo suo. E’ dura vivere in assenza di pollice opponibile e senza la focoltà di parola … anche se sei un senatore. Ma basta una secchiata di acqua fredda e tutto passa.

Anche il M5s vede nel campidoglio vuoto un’opportunità, ma il rigido regolamento impedisce a Di Battista di correre per la carica da sindaco della Capitale. Ne buttiamo una lì! Dimettersi da deputato no? Lo so, è un ragionamento difficile e complicato da far capire, ma con un po’ di sforzo anche tra i grillini potrà esser compreso.

Non escludiamo che il Movimento farà al più presto un sondaggio in rete per accettare il metodo del sondaggio in rete e infine per realizzare un sondaggio in rete per constatare la possibilità di fare un sondaggio in rete per valutare se si può fare un sondaggio in rete per proporre Di Battista dimissionario come candidato sindaco per Roma per un sondaggio in rete! Una cosa veloce insomma!

Un grazie speciale al maestro, Arch. Dott. vignettista Mario Airaghi per aver scelto noi di Postik per ospitare le sue opere.  Che gran fortuna che i bravi vignettisti non leggano i nostri articoli. Grazie Mille Mario Airaghi.

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Vignetta di Mario Airaghi


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