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Ghana / Epidemia di colera ma....ci siamo chiesti il "perché"?

Creato il 22 aprile 2011 da Marianna06

Periodicamente arrivano dall'Africa(ormai siamo abituati  e questo è male, anzi malissimo perché genera assuefazione) notizie allarmanti per quanto riguarda lo stato di salute degli abitanti di alcune sue nazioni o territori delle stesse.

Quindi pervengono a noi non solo echi di guerre, più o meno lontane , ma anche voci di epidemie, malanni gravi e/o situazioni di estremo disagio, cui si cerca di fare fronte, in loco, come si può.

Stavolta la notizia riguarda il Ghana che, di per sé, non è tra gli Stati più poveri e male organizzati dell'Africa.

Riferiscono fonti attendibili  che il Paese è stato investito di recente da un'epidemia di colera come non si vedeva da dieci anni a questa parte.

Si elencano 5 mila casi ufficiali per i contagiati e 69 invece per quelli che hanno avuto esito mortale.

E sembra che il maggior numero di vittime è riscontrabile ad Accra, la capitale, dove i morti sono stati ben 36.

La causa scatenante dell'epidemia, secondo i sanitari, sarebbe stata la mancanza d'igiene della popolazione, dovuta in prevalenza alle latrine a cielo aperto, disseminate un po' dovunque e alla mancata raccolta dei rifiuti nelle strade.

Quello dell'immondizia nelle strade cittadine e nelle stesse campagne è, in Africa,(anche se non sembrerebbe) un altro grosso problema, perché genera inquinamento ambientale e può scatenare o scatena conseguenti epidemie.

Pertanto si tratta di un argomento da prendere in seria considerazione.Specie se sivogliono evitare le emergenze, che sono poi  ovviamente molto difficili da gestire.

Per quel che riguarda in particolare  quest' ultima epidemia di colera, essa interessa  non solo Accra ma cinque regioni del Ghana su dieci.

Il batterio comunque non è stato ancora identficato.

Altra cosa gravissima è che nel principale ospedale della capitale non solo, come prevedibile, c'è sovraffollamento ma mancano i farmaci indispensabili per un repentino intervento così da fronteggiare in qualche modo il "male".

Male sul quale, e non solo per questo accadimento, sarebbe forse il caso ,da parte nostra ,d'interrogarci.

Perché dobbiamo abituarci, piuttosto che allarmarci e mostrare compassionevole pietà in tristi circostanze, che pure sono atteggiamenti importanti e comprensibili umanamente, a chiedere prima a noi stessi e poi agli altri la "ragione", il "perché" delle cose sbagliate.

Il capitalismo nefasto e miope di cui sono vittime( ma non solo loro) i Paesi africani va ,più che trascurato o addirittura talora coccolato per interesse,  assolutamente combattuto.

E combattuto senza lasciargli via di scampo alcuna.

Proprio perché oggi certe cose le sappiamo.E non possiamo fingere-come qualcuno ha detto- il sonno della"bella addormentata".

Come?  Da dove partire per ingaggiare la  "sacro-santa" battaglia?

Con l'struzione prima e con l'informazione "onesta" dopo. Io dico.

Solo così , infatti ,si cresce e ,non solo crescerebbe l'Africa o il Ghana, ma tutto il mondo, lì dove si presentano emergenze, vivrebbe una quotidianità, se pure complessa, tuttavia a misura d'uomo.

E' il sapersi interrogare e il  darsi risposte intelligenti che preoccupa i potenti in ogni angolo del nostro pianeta.

Anche il più remoto.

Non dimentichiamolo mai.

 

A cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)

 

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