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GHOST DOG – IL CODICE DEL SAMURAI – Hagakure – tutte le massime in italiano.

Creato il 14 luglio 2013 da Mente Libera

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•    Il codice del samurai va cercato nella morte. Si mediti quotidianamente sulla sua ineluttabilità. Ogni giorno, quando nulla turba il nostro corpo e la nostra mente, dobbiamo immaginarci squarciati da frecce, fucili, lance e spade. Travolti da onde impetuose. Avvolti dalle fiamme in un immenso rogo. Folgorati da una saetta. Scossi da un terremoto che non lascia scampo. Precipitati in un dirupo senza fine. Agonizzanti per una malattia o pronti al suicidio per la morte del nostro signore. E ogni giorno immancabilmente dobbiamo considerarci morti. E’ questa l’essenza del codice dei samurai.
•    E’ male quando una convinzione diventa duplice. Non si deve cercare altrove se si è scelta la regola del samurai. Questo vale per qualsiasi cosa venga definita regola. Chi si attiene a tale principio dovrebbe essere in grado di prestare orecchio a tante regole diverse, essendo tuttavia sempre più in armonia con le proprie.
•    Se si dovesse esprimere in una parola il requisito essenziale del samurai, la base di tutto è un’incondizionata devozione al proprio signore, anima e corpo. Mai dimenticare che quanto di più fondamentale esista per il servitore, è il suo signore.
•    E’ un’utile prospettiva vedere il mondo alla stregua di un sogno. Quando abbiamo un incubo, ci svegliamo e diciamo a noi stessi che abbiamo solo sognato. Si dice che il mondo in cui viviamo non è affatto diverso.
•    Tra le massime scolpite sul muro del signore Naoshige ce n’era una che diceva: “le questioni di maggiore gravità vanno trattate con leggerezza”. Il maestro Ittei commentò: “le questioni di minore gravità vanno trattate seriamente”.
•    Impeccabile. Un fantasma. Uno così non ha prezzo, sa rendersi invisibile.
•    Si fa chiamare Ghost Dog. Non so perchè, ma oggigiorno va di moda fra i negri, quelli delle bande. Hanno la fissa di questi nomi, se l’inventano da soli.
•    Come diceva uno degli anziani, chi colpisce il nemico sul campo di battaglia è come il falco che si avventa su un uccello. Sebbene nello stormo se ne contino migliaia, il falco non presta attenzione ad alcun uccello se non a quello che ha puntato per primo.
•    Secondo gli antichi, una decisione andrebbe presa nello spazio di 7 respiri. E’ necessario essere determinati e avere il coraggio di gettarsi al di là dello steccato.
•    E’ bene che il samurai anche quando è sul punto di essere decapitato conservi l’abilità di compiere un’ulteriore azione senza incertezze. Se saprà tramutarsi in un fantasma vendicatore e mostrare grande determinazione, benchè privato della testa, egli non morirà.
•    E’ bene che si porti sempre nella manica un pò di terra rossa. Può accadere che nel riaversi dopo l’ebbrezza o destandosi dal sonno, il samurai mostri un colorito esangue. In tali occasioni è opportuno fare ricorso alla terra rossa.
•    Quando si è presa la decisione di uccidere una persona, anche se sarà assai difficile riuscirvi seguendo un percorso rettilineo, indugiare in lunghi accerchiamenti non avrà alcuna efficacia. La regola del samurai impone l’immediatezza, dunque è meglio attaccare frontalmente.
•    Sono il tuo servitore, non voglio mancarti di rispetto.
•    I nostri corpi ricevono la vita dal profondo del nulla. Esistere là dove non vi è nulla è il significato della frase “la forma è vuoto”. E il fatto che ogni cosa trae sostentamento dal nulla è il significato della frase “il vuoto è forma”. Sarebbe errato pensare che si tratti di due concetti distinti.
•    Di certo non esiste altro che il particolare scopo del momento presente. Tutta la vita di un uomo è fatta di momenti che si susseguono. Chi sa comprendere pienamente il momento presente, non dovrà fare altro nè dovrà porsi altri scopi.
•    Si può imparare qualcosa da un temporale. Quando ci sorprende un acquazzone, cerchiamo di non bagnarci affrettando il cammino. Ma anche sforzandoci di passare sotto i cornicioni delle case ci bagniamo ugualmente. Agendo con risolutezza fin dal principio eviteremo dunque ogni perplessità e non per questo ci bagneremo di più. Tale consapevolezza si applica a tutte le cose.
•    Si dice che ciò che siamo soliti definire “lo spirito di un’epoca” sia una cosa alla quale non possiamo tornare. Il fatto che questo spirito tende gradualmente a dissiparsi è dovuto all’approssimarsi della fine del mondo. Pertanto, sebbene coltiviamo il desiderio di riportare il mondo contemporaneo allo spirito di cento o più anni fa, ciò non è possibile. Dunque è importante che da ogni generazione si tragga il meglio.
•    Ogni cosa che succede ha una sua ragione.
•    Un samurai deve essere sempre fedele al suo signore… qualsiasi cosa accada.
•    La fine è importante in tutte le cose.


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